tag:blogger.com,1999:blog-3171689951136184546.post5888122222683672635..comments2024-03-25T20:59:24.094+01:00Comments on VERSI IN VOLO: Khalil Gibran: IL DOLOREDanila Oppiohttp://www.blogger.com/profile/05879803697515637167noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-3171689951136184546.post-54156569656796264942015-10-10T17:48:53.510+02:002015-10-10T17:48:53.510+02:00Ma se il dolore apre il guscio di ciò che sappiamo...Ma se il dolore apre il guscio di ciò che sappiamo, cioè di ciò che abbiamo imparato fin qui e a cui teniamo e che ci teniamo stretto, allora il dolore ben venga. A aprire le porte e far entrare il vento...<br />AngelaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3171689951136184546.post-37093657040457600502015-10-10T12:47:34.386+02:002015-10-10T12:47:34.386+02:00Un tempo si usava il voi al posto del "tu&quo...Un tempo si usava il voi al posto del "tu" o del "lei", forse la poesia era diretta ad un'unica persona. Ma sono d'accordo con te, che è sempre meglio trattare di noi e di nostro. Tutti siamo sulla stessa barca, a volte carica di dolore.<br />DanilaDanila Oppiohttps://www.blogger.com/profile/15255636051250497248noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3171689951136184546.post-5555844626209991022015-10-09T18:45:22.629+02:002015-10-09T18:45:22.629+02:00Avrei preferito che Khalil, nel dire tante belle c...Avrei preferito che Khalil, nel dire tante belle cose, avesse usato il 'noi' e il 'nostro', invece del 'voi' e 'vostro'. Ma, tant'è...<br />Angela Fabbri Anonymousnoreply@blogger.com