mercoledì, settembre 11

Smemoria e memoria poetica

La cara amica, psicologa e co- protagonista del mio breve romanzo Smemoria, dottoressa Nelly Irene Zita Garcia, ieri mi ha fatto dono di una sua breve relazione, dopo averne letto il contenuto.

Danila Oppio, Smemoria


È un piacere leggere l'opera scritta da Danila. Lei, come autrice, senza rendersene conto, con il suo stile, crea le favorevoli condizioni per farti partecipare ad un gioco teatrale. Gioco, nel quale i personaggi principali e non solo, compaiono e spariscono, non solo perché i giochi di scena li obbligano, ma anche perché è lo stesso lettore che, partecipando emotivamente alle parole che trova scritte, si lascia trasportare da quell'energia che le stesse parole rivelano.

La capacità, che dimostra la scrittrice, di donarsi a poco a poco ai lettori e di sviluppare la trama del suo racconto in maniera così delicata, induce, a chi la legge, ad entrare completamente nei protagonisti in maniera totalmente silente e senza che lo stesso lettore ne sia cosciente.
Durante la lettura accade qualcosa di simpatico. Il lettore, mentre inizia a leggere  cercando di comprendere i personaggi e gli eventi che li hanno condotti a vivere il dramma, di cui solo alla fine viene svelato, si trova a leggere da una lettera all'altra, brani di prosa e di poesia con contenuti così accattivanti che gli fanno dimenticare il dramma che i personaggi stanno vivendo. La sensazione che si percepisce è che lo stesso lettore diventa uno smemorato, giacché negli intervalli descrittivi del mondo interno dei protagonisti, la scrittrice riesce a cogliere tutte le diverse sfumature del loro animo, descrivendoli con una sensibilità ed una leggerezza tale che ti senti avvolto da ogni parola.



Nelly Irene Zita Garcia

2 commenti:

  1. E la Nelly Irene ha perfettamente ragione nel suo pensiero, Danila è Memoria nella Smemoria e, forse, non sbaglia nemmeno una virgola, tanto è vera, nella surrealtà descrittiva
    Lode a lei che ne è stata capace
    Gavino

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  2. Grazie Gavino, un tuo elogio mi è di grande consolazione. Irene è uno dei personaggi del mio romanzo, ha un ruolo di tutto rispetto, tra le pagine del libro, ma soprattutto nella mia vita e nel mio cuore. Una grande amica, direi anzi, una cara sorellina!
    Danila

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