lunedì, gennaio 27

Se canti ti passa di Tommaso Mondelli




Si può parlare degli scritti di Tommaso Mondelli in una miriade di modi e maniere, ma io qui ed ora se avessi saputo farlo, avrei voluto poter coniare nuove parole per questo suo nuovo libro. Dei suoi lavori precedenti è stato già detto: “vena poetica fertile”, “scrittura raffinata, forbita e ricca”, “poesia che commuove e svela una sapienza conquistata sul campo della vita” ed altro ancora, tutto ancora pulsante e vero per questo suo nuovo lavoro. Le sue parole che con leggerezza ci inducono alla riflessione, ci spingono altresì ad immaginare e scrutare “l’uomo” che scrive.  A me capita così, e così è successo quando ho letto i suoi lavori, prima d’incontrarlo.  Poi da quando i suoi pensieri e le sue parole da vettore di significato, attraverso lui e con lui si son fatti suoni, parola parlata, è scaturito il bisogno di un approccio diverso per la meraviglia e la gioia che sa con continuità suscitare. Meraviglia per la sua forza, vestita di mitezza. Meraviglia per la sua profondità e le sagge convinzioni supportate da studio ed esperienza. Meraviglia per la sua apertura al confronto aperto e costruttivo, agito senza mai un filo di supponenza che pur si potrebbe permettere. Meraviglia per la sua infinita verve che sa farsi stimolo,  per  la inesauribile energia a tutto campo, che agisce sempre con entusiasmo.  Incontrarlo ed ascoltarlo è stato ed è  per me come ricevere un caldo abbraccio della vita, forse per questo  in modo irrinunciabile mi viene da dire chi è l’uomo che ci regala questi nuovi e preziosi versi.

- Un maestro sapiente e fedele che “trasporta in sé” tanti segreti, una parte dei quali ha scelto  di donarceli attraverso versi.

- Una persona che si esprime in modo sapiente ed incanta con parole scelte con cura e spontaneità, che sa comunicare  con maestria  pensieri e concetti, emozionando chi legge ma soprattutto che riesce ad aprire con l’altro da se un proficuo dialogo.
- Un uomo che dialoga  mostrando cose semplici a volte complesse in altre, che implicano sempre tutte e comunque, la sua  acuta osservazione, il suo desiderio per la conoscenza a tutto campo sia delle situazioni appunto,  che dell’essere umano e del suo comportamento. Forse i suoi studi possono averlo aiutato in questo suo modo di essere anche filosofo pratico e teoretico, ma io credo  che se pur possiamo apprendere quasi tutto,  non possiamo di certo imparare il modo di sentire che ci viene donato dalla nascita è che è la scintilla con cui si accende  il desiderio del dire.
 Ed è la sua scintilla che fa la differenza.
Grazie Tommaso.

Prefazione di Arcangela Contessa





3 commenti:

  1. Danila, mi sa che hai anticipato l'editore...

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  2. L'editore non legge certo il mio blog! Inoltre il materiale mi è stato inviato direttamente da Tommaso e dalla signora Arcangela che ha scritto la presentazione. Il libro è già andato in stampa ed è in mano all'autore. E' l'editore ad essere in ritardo semmai! Un abbraccio!

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  3. Hai ragione! Grazie a te ho potuto leggere l'introduzione di Arcangela che ancora non conoscevo.
    Un abbraccio anche a te!

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