martedì, aprile 8

Recita d'un dramma


Ho respirato molto di più quell’ansia
Di raccontarmi di tutto quanto
Ti porta ad allontanarti
Allora vai

So che ami camminare tra la gente
E’ lo stesso desiderio mio
Ma vivo da reclusa
Esclusa

Avverto le carezze gelide della solitudine
Quasi ogni giorno della mia triste vita
Per questo non vorrei essere
Abbandonata

E non raccontarmi dei tuoi lunghi viaggi
Con un sorriso d’ironico compianto
Che già grava la mia anima
Abbrumata

Oltre ad avvertire ancor più pesantemente
L’imbalsamata solitudine in cui vivo
Cammino sola nella  mia landa
Sconfinata

Non sollevar banali ingiustificate scuse
Che comprendo appieno certo
La ragion tua è vivere
Tra le muse

Come l’incarto di una caramella gettato a terra
Senza curarti di raccoglierlo
Butti via la nostra storia
Cestinata


Qui non ci sono più notti e albe e aurore
M’hai lanciata in rossastri tramonti
Come fossero laghi di sangue
E annegata

Vivi i tuoi giorni, e il tuo lungo e inutile viaggio
Dove ti porterà credi, non lo so davvero
Che importa se nel frattempo
Tutto si muta in nero

Che t’importa se cala il sipario della buia notte
Sul decrepito teatro e tra le ragnatele
Recito il mio ultimo monologo
E nella polvere muoio

Danila Oppio
  Inedita










1 commento:

  1. Bellissima! Un dramma che mi ha preso il cuore.
    Un abbraccio
    Graziella

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