lunedì, novembre 10

Novello Petrarca



I neri capelli sparsi al vento
come fili di seta
e la luce di quegli occhi
risplendeva 
con immensa forza.

E ti sembrava che il viso
 non so se davvero
o solo nel tuo pensiero
 si avvampasse.

tu che avevi deposta 
in cuore
 l’esca amorosa
c’è da meravigliarsi
 se subito t'infiammasti d’amore?

Il suo incedere
 non era quello 
di una creatura mortale
ma di un angelo celeste
e dalle parole traspariva 
 più che voce umana
uno spirito azzurro
un sole splendente

Fu ciò che vedesti
e se non fosse neppure 
 più come allora
la ferita non si rimargina
 allentando l’arco.

Novello Petrarca
canti l'amore 
per una fanciulla
che regge una tede
accanto all'arca.

Grevi passi, con fede
ti portano lontano
da quello chalet posto
su di un picco montano

Vuoi chiederle la mano
così scendi verso il mare
ed io, triste e silente
resto a guardare
la nostra storia morente.

Danila Oppio
Inedita

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