giovedì, aprile 14

Cuochi e porcospini , per non scordar i soffritti - di Angela Fabbri


Son più snervata dal pensiero di dover far la valigia che dal pensiero del premio.
Il treno FE-BO-CATTOLICA di sabato alle 12.27 mi staccherà dai pensieri dell'evento, chiamiamolo così, che poi lo è, visto che richiama in gioco l'Angela del secolo scorso!
Il treno che mi porterà verso la Cattolica di quando ero bambina, con la sua emozione, mi distrarrà dal pensiero della premiazione (bella rima!).
Mai salita sul palco di un teatro, nella mia vita. Finisce che mi ci affeziono e mi iscrivo all'Accademia d'Arte Drammatica.
Scherzo, son troppo vecchia per un lavoro così duro, ma cercherò d'imprigionare nel cervello le scene, le persone, la musica che l'orchestra suonerà. In questa mia grande improvvisa occasione.

Ma, ti sembrerà strano, la cosa che desidero di più è visitare le cucine dell'albergo e quelle del ristorante e distribuire i miei porcospini ai cuochi, ai sotto-cuochi, agli inservienti, agli sguatteri e all'intera cucina...
Quest'ultimo è un grande sogno, lo so. Ma, prima o poi, i sogni dei bambini si realizzano.





 
Adesso che ti ho risposto, ho il cuore a posto, mi sento in pace. E seguo il tuo consiglio per le carte.
Angie

Il tuo senso artistico ad ampio spettro,  Angie, comporta anche la passione per i fornelli, e quindi capisco che ha una parte rilevante anche la cucina di un albergo. Sia il porcospino che il soffritto sono in sintonia con l'arte culinaria.
Dani









Hai ragione, adesso mi dimenticavo IL SOFFRITTO...
Cambiamo treno a Bologna. Partiamo da Ferrara alle 12:27 e arriviamo a Cattolica alle 15:16.
C'è tutto il tempo per sistemarsi in albergo, Cristallo o Kursaal non importa, tanto una scappata al Kursaal gliela facciamo lo stesso e ti racconterò.
Anch'io vorrei che tu fossi con me quei giorni incredibili. Stanotte ho appunto sognato che ero nella platea di un grande teatro e seduta a fianco a me c'era una donna sconosciuta con cui eravamo in grande confidenza e ridevamo insieme e potevo appoggiarle la testa sulla spalla, sentirmene felice e sapere che anche lei era felice. Ma dei sogni non riesco ancora a fare fotografie...
Però, chissà, ci sto pensando.
Ciao.
Angie



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