mercoledì, ottobre 26

Palindromi di Danila Oppio



Strani palindromi,
per esempio, che tu,
pensiero ossesso
eri un nano, non annuire.
Lo sai che non è vero.
te lo dimostro adesso.

E intanto l’Etna vomitava
l’incandescente lava.
A valle tra masse
ebre, la nera l’accese d’ira.
Arida secca l’arena l’erbe
essa martellava.



Eran i mesi di seminare,
ma ormai la terra fremeva
ed Anna, piangeva.
Era timida Anna ad imitare
(non ci provava certo)
la moglie dell’adorato figlio,
e la rabbia saliva in gola
all’impaziente marito,
che urlò inviperito
O mordo tua nuora,
o aro un autodromo!


Celati tra i versi
Senz’alcun asterisco
(troppo facile!)
vi troverete, lo garantisco
Qualche palindromo.


Danila oppio
Inedita

Questa poesia è stata pubblicata su Cantiere Poesia, e qui sotto alcuni commenti. Sono felice che sia piaciuta, in effetti non è stato facile.
  1. Trovati! Forse?🙂 ” eri un nano, non annuire – Eran i mesi di seminare
    ( ” ebre, la nera l’accese d’ira – Arida secca l’arena l’erbe ” fra questi due qualcosa non funziona) – a valle tra masse – essa martellava -Era timida Anna ad imitare – O mordo tua nuora, -o aro un autodromo!
    Bravissima Danila, mi hai divertito e la composizione ha un suo senso.
    Applausi!
    Alberto B.
    • Si, c’è una vocale diversa, ma “diversamente” non suonava al meglio. Un palindromo un po’ zoppo, ma meglio non potevo fare! Grazie caro Alberto!
  2. Piaciutissima
    De Simone
    • Grazie!
  3. Complimenti vivissimi a Danila per questo magistrale esercizio linguistico. Piero
    • Grazie!

Nessun commento:

Posta un commento