giovedì, novembre 24

MA KIKAZZ SON? DI Danila Oppio








MA KIKAZZ SON? (evviva la professionalità)

Storia vera di ieri sera.
Di chi parlo, qualcuno lo sa,
ma per questione di riservatezza 
e per una giusta correttezza
non desidero mettere alla gogna
chi, senza vergogna, 
si muove nel totale caos
mancando di professionalità.
Chi vuol capire, capirà.

Gentile Autrice, 

siamo lieti di comunicarle che il suo testo sarà inserito nell'antologia  "XXX".

Nell'elenco che avete pubblicato e riportato in questa email, non risulta il mio nome, quindi non penso  che una mia opera venga inserita nell'antologia. Volete controllare per favore?


Abbiamo effettuato dei recuperi per via della votazione della giuria. Lo avevamo anche scritto, sotto al primo post, che avremmo effettuato dei recuperi. (una comunicazione davvero scritta molto bene! ahahahah)

Allora grazie infinite, non sapevo che fosse stato scelto anche il mio nominativo. Vi avevo inviato 5 poesie, vorrei conoscere il titolo di quella che avete scelto per la pubblicazione in antologia.
E se poi mi saprete dire quando la pubblicate, il costo e le modalità di pagamento, ve ne sarei molto grata.

 Caspita! Ho controllato meglio. In effetti non c'è nemmeno tra i recuperati. Mi dispiace per l'errore.
Lo Staff


Conclusione? Questa casa editrice dei miei stivali l'ho cancellata dai miei contatti. 
Ho riferito la cosa ad una poetessa e organizzatrice di eventi, persona di grande peso nel mondo letterario, la quale si è trovata d'accordo con me che, dopo una gaffe così eclatante, il minimo che Lo Staff (parola grossa per una piccola casa editrice, magari racchiuso in una sola persona, visto che si è presentata al singolare!) avrebbe dovuto fare, per evitare una figura tanto meschina - con la quale ha dimostrato l'incapacità nel settore, e soprattutto nei rapporti interpersonali - sarebbe stato quello di pubblicare la mia opera, tanto una mezza pagina in più nell'antologia non avrebbe variato di molto la sostanza. 
Tutto questo non sarebbe successo, se prima di inviare una dettagliata email (della quale ho pubblicato solo la frase iniziale) avessero controllato bene i destinatari della comunicazione. Ma una volta commesso l'errore, avrebbero potuto tamponarlo. 
Questo è un monito per chi, come me, si fa allettare da un concorso indetto da una casa editrice sconosciuta. Evitate di parteciparvi, anche se poi ci sono stati vincitori e vinti, come in tutti i concorsi.
Danila Oppio

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