mercoledì, luglio 12

BELLO E IMPOSSIBILE di Martina Salerno

Bello e impossibile
Di Martina Salerno

 Quando ti ho visto arrivare, bello e impossibile col tuo sapor mediorientale, mi sono detta che eri quello giusto.
Un papillon rosso caraibico su due ali nere del tight, e il naso aquilino.
T’avevo già adocchiato d’inverno, ma non destavi alcun interesse. Sapevo che l’estate sarebbe stato il tuo cavallo di Troia. Saresti entrato nel mio cuore con forza e astuzia, bucandomi  difese e  corazze.
Bastardo! Mi avresti spaccato il cuore ma ero pronta ad accoglierti come il migliore degli amanti.
Sfacciato! Sei arrivato con la nave da crociera, sei sceso dalla passerella e tra una palma e l’altra ti sei mosso dinoccolato e lieve.
– Molto lieto; Red.
– Piacere mio. Mina.
Perché ti ho accolto così? Cos’avevi di tanto speciale da farmi rifiutare tremila altri pretendenti? Ognuno di loro avrebbe fatto follie per me, per cogliere il mio dolce frutto maturo, dattero orientale da donare al migliore.
Avrebbero volato fino a bruciarsi le ali contro il sole.
Eppure ti scelsi. Non avevi rivali. Nessuno poteva toccarti senza ferirsi. Facesti strage di cuori. Dieci cento, mille ingenue come me videro prosciugare i loro umori, restarono senza lacrime. Alcune si strapparono i capelli.
Solo d’estate gli altri notarono quante rovine avevi lasciato dietro il tuo passaggio.
Cosa farò adesso che mi hai preso tutto dalla testa ai piedi e persino l’anima?
Cosa farò, bastardo d’un punteruolo rosso?

Editing a cura di Salvo Figura 

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