mercoledì, luglio 19

DIMISSIONI di SALVO FIGURA

AGENZIA PER LA SICUREZZA UMANA


Oggetto:  Dimissioni                                           Addì. 11.02.2011
  
Preg.mo Direttore,
nel momento in cui l’Eccellenza Vostra mi assunse nella Sua pregiatissima Agenzia, mi sentii oltre il settimo cielo. Svolgere una mansione  di grande importanza e responsabilità era sempre stato il mio sogno a occhi aperti che vedevo coronarsi.
   Non mi sembrava un compito eccessivamente arduo; in fondo si trattava di proteggere e assicurare la salvaguardia del soggetto affidatomi e mi sentivo ben addestrato allo scopo. Anni prima un mio collega si era distratto un momento e ne era derivata una mezza catastrofe... bé... più che mezza. Il soggetto era dovuto ripartire da zero fino ad arrivare allo stato attuale mediante lo sforzo di tutti i suoi componenti, quando l’E.V. mi ha affidato l’incarico per una nuova sicurezza. Ammetto che non è stata un’impresa semplice e tutto pareva volgere per il meglio. Poi sono iniziate le prime incomprensioni, non tra me e lui ma tra loro stessi.
Dalle incomprensioni alle parolacce e poi alle bestemmie il passo è stato breve. E dalle bestemmie alle minacce ancor più gravi, finché si è giunti alle guerre. Dichiarate o meno che fossero aveva poca importanza. Le facevano e basta. E dalle guerre sono derivati gli stupri, che chiamavano “etnici”, come se fosse una giustificazione o un’aggravante. Lo stupro è un delitto abominevole già di suo! E’ come dire, in un italiano scorretto: “il più peggiore”. Peggiore è quasi il massimo che si possa dire di qualunque cosa o di qualunque soggetto.
   E dopo gli stupri e oltre gli stupri ci sono stati anche i campi di sterminio e altre atrocità di cui preferisco seppellire anche il ricordo. Ho cercato in tutti i modi di metterli in guardia, di ammonirli, di avvisarli, di... minacciarli... avrei voluto ma per indole e formazione proprio questo non sono riuscito a farlo. E forse lì ho sbagliato. Avrei dovuto agire come i miei colleghi del piano di sotto. Loro non si fanno molti scrupoli.
   Non mi hanno mai ascoltato, né me, né i colleghi, per questo intendo rassegnare le mie dimissioni.
   E’ tutto inutile; i soggetti che mi ha affidato sono di una razza... incoercibile. Testardi alla morte, indifferenti, scorbutici, supponenti, presuntuosi e arroganti, impenitenti e bugiardi, anche sotto giuramento, mi hanno fatto perdere ogni speranza che possano redimersi e salvarsi.
Ecco perché, in aderenza a quanto sopra, chiedo all’E.V. di sollevarmi dall’incarico e, ove fosse possibile, trasferirmi ad altra mansione che non sia la salvaguardia diretta del soggetto di cui ho fatto menzione finora, denominato “Umanità”.
Mi rendo conto che la mia richiesta difficilmente potrà essere accolta; in tale eventualità, voglia la E.V. accettare le mie dimissioni irrevocabili.
Con Osservanza.
L’Angelo Custode 4Miliardi1951.

Salvo Figura

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