sabato, novembre 18

IN MORTE DEL LOSCO RIINA di Danila Oppio - pubblicata su ROSEBUD

In morte del losco Riina

Poesia  metasemantica (simil Gnòsi delle Fànfole)

Se sgusciagliando nella froda gronda
T’imbratti battendo la starpa affronda
Caspita di sfrugolare nella stretta morca
E catapultisci verso il torrone.

Mai approcchiarsi a un losco informe
Quasi che sbroglische tarme infami
Potrebbi cascottare nel picioso latrame
Come se sciscolassi sotto le storchie
Di un piscoloso lurcido cantrame.

Ci sto provincando, non so se ci riusco
A facchiare la poesischia di Fosco
Ma Raini non sapra, e mappure Riina,
poschiè son moricchi e non tronano più.

Danila Oppio



Per chi non avesse capito…

Se infilandoti nella fredda notte
T’imbatti in una pozzanghera
dove la scarpa affonda
Capita di finire dentro la grigia morchia
E scivolare verso il burrone.

Mai approcciarsi a un losco individuo
Poiché imbroglia con trame infami
Potresti cadere nell’appiccicoso letame
Come se scivolassi con le ciaspole
Su di un vischioso lurido catrame.

Ci sto provando, non so se ci riesco
A rispecchiare la poesia di Fosco
Maraini, e non saprà, e neppure Riina
Poiché sono morti e non tornano più.


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