sabato, ottobre 6

Recensione di Tommaso Mondelli per STORIA DI VERA di Danila Oppio


Recensione di Tommaso Mondelli al racconto biografico
STORIA DI VERA di Danila Oppio


Appena poco fa ho letto nel libro Storia di Vera la parola fine. Resta per me la storia emozionante di una bambina che va incontro alla vita già con un bagaglio di promesse che nuotano nel pantano melmoso del disagio economico, di una madre inadeguata e un padre assente per lavoro e inadatto alle necessità minime delle figlie. Vera è esuberante, vivace e intelligente, aperta alle grandi imprese. Pronta a vivere la vita nell’ambiente che la circonda mentre i problemi economici, che non sempre possono essere una scusa, la nutrono di disagi e mortificazioni personali, verso cui reagisce con imprudenti giochi pericolosi come la visita all’eremo in compagnia del cugino Hans. 

     Appare strano che in una società che si proclama civile non sia stata ancora sentita l’esigenza di insegnare l'ingrato mestiere di genitori. Per rimediare a una necessità hanno costruito asili nido e concesso alle madri congedi per allattamento e di recente estesi anche ai padri, la cui utilità maschile appare dubbia. Se a scuola fosse insegnato come fare e come NON fare i genitori, potrebbe rivelarsi molto più utile.
   La Storia di Vera dovrebbe essere fatta conoscere ai ragazzi, come una volta accadeva col libro Cuore di Edmondo De Amicis. Ai miei tempi l'insegnante spiegava agli scolari il contenuto di questo libro per come rispettare, ubbidire, essere gusti e saggi; oggi allo stesso modo si dovrebbe ancora riprenderlo in mano e aggiungere come educare i figli nel reciproco rispetto, in modo che i bimbi crescano senza traumi e senza velleità ed essere a loro volta buoni genitori.
Complimenti vivissimi alla scrittrice, alla quale auguro altri futuri successi nella scrittura.
      Non credo che ciò che finora ho scritto sia quanto l'opera meriti. Mi fermo per ora a questo pensiero.
     
Tommaso Mondelli


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