domenica, settembre 8

MURO A BERLINO di TOMMASO MONDELLI


   

 
 MURO A BERLINO

 A Berlino fu eretto un muretto
 era parsa una gabbia per topi
 d'altra parte simile al ghetto
 per dei liberi singoli scopi.

 Già in due era il mondo diviso, 
 a contrapposto spietato mistero
 se il Sole specchiava un sorriso
 risuonava l'eco in ogni sentiero.

 La libertà è congelata per tutti
 dietro le sbarre cantare per uno
 non erano aranci fiori coi frutti
 quelli voluti da men che nessuno.

 E così fermi in lunghissimi anni
 se gli attori badanti allo stesso
 schiavi e attori gli stessi danni
 in tutto il tempo tutto fu gesso.

 Nell'ottantanove il palco tremò
 le fondamenta a poi scricchiolare 
 un vento libero che lo l'atterrò
 con muro crollato tutti a chetare.

 Quei ruderi dal vento abbattuti
 e quella forza non libera e stanca
 con gl'inganni su noi ripetuti 
 con mangiatoia aiutato non manca.

 Nel clima libero il nido rifatto 
 col ricatto l'astuzia e il potere
 ben ricalcando l'stinto misfatto
 l'euro seme del vecchio volere. 

 Se quella sordida men sovranità
 riduce a colonia già devastata
 non ha limiti alla sua vastità 
 cosa ne le resta alla pari unità?

 Il tradimento vostro è peggiore
 nella congiura campagna tradita
 frutto d'inganno fraterno colore
 de tutto spogliata nella nudità. 

 Nella sostanza quel muro è crollato
 quale vento l'ha in vero abbattuto
 s’è poi un esempio del tragico andato
 o se ben pasciuto ha tutto compiuto.

Tommaso Mondelli

   Agosto 2019

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