martedì, luglio 28

SCINTILLANTI COME STELLE di ANGELA FABBRI e DANILA OPPIO


Email del 7 luglio 2020

Di notte, molto dopo le 11, sono come al solito in bagno e ho già tolto le dentiere e appoggiate, lavata quella inferiore, sto per lavarmi i denti rimasti e SCORGO, sul fondo della vasca, intrigato fra le griglie del pedanino da doccia, un INSETTONE a RIGHE!
APE o VESPA? Mi avvicino. E' un'ape, un folto collare di pelo le circonda le grandi spalle... Sta quieta, sembra sbattuta e bagnata, vabbè, mi lavo i denti rimasti e poi vado in cucina a prendere un bicchierino e un cartoncino per metterla fuori sul balcone. Macché! Ti salta su e in un attimo ronza sbattendo sulle pareti del bagno. Spalanco la finestra, esco, chiudo la porta, via in cucina a prendere adesso quello che avevo detto avrei preso dopo. Odio chi si mette in mezzo quando svolgo un'operazione così delicata come occuparmi delle dentiere... Ritorno subito con quel che serve ma, la storia finisce qui: l'APE sperduta è uscita.
Angela
Email del 7 luglio 2020
L'ape ha trovato la strada e temendo che tu la chiudessi in un bicchiere se n’è andata via.
Da un po' di tempo c'è una moria di api, che sono utili per l'uomo (ci donano miele, propoli, pappa reale che fungono da antibiotico naturale) ma con tutti quei prodotti chimici che i coltivatori spargono in giro, loro non possono più nutrirsi del polline dei fiori. 
Quindi fai bene a salvarle e farle uscire di casa. Non vale lo stesso discorso per le vespe.
Vedo che devi sempre combattere con qualche ospite indesiderato! 
Ciao
Danila

Email dell’8 luglio 2020

Non mi lamento. Sono nata a Ferrara, ma a 1 mese mi hanno trasferito nel paese dove mio padre guidava la banca, sono vissuta in campagna fino quasi a 9 anni e non l'ho mai dimenticata. Ad es. adoro il profumo del LETAME, che qui in città non si sente mai. 
Il caso ha voluto trovassi, a 46 anni, una casa in città immersa nel verde. Dalla fine del 2010 ci vivo, combatto con ogni genere di insetti e finora l'ho avuta vinta io. Ma MAI ho soppresso gli insetti utili, li ho sempre salvati.
In quanto alle VESPE, in primavera ci hanno provato: 
DALLO STUDIO e le ho dato una schiacciata tale che è rimasta secca: da allora il suo cadavere sta sul davanzale della finestra che ha osato attraversare.
Dal BALCONE sul retro e l'ho inseguita con lo scovolone che si usa per le ragnatele alte: fatta fuori anche questa e esposto il suo cadavere.
Non ci hanno + provato. Ma so già che torneranno in autunno. Ci penserò allora, se nel frattempo sarò ancora viva io...
Angela 

Email dell’8 luglio 2020

Certo che sarai ancora viva e pronta a far fuori le vespe che ti danno noia. E che se pungono, sono davvero velenose. Ne so qualcosa!
La posizione della tua casa è magnifica, dalle foto scattate sul balcone si nota quanto verde hai intorno. Ma come tutte le medaglie c'è sempre un rovescio. Gli insetti! Per fortuna ci sono gli uccellini che fanno da contrasto!
Ciao
Danila

Email del 9 luglio 2020

Questa casa è in una postazione meravigliosa. Me lo dicono tutti quelli che ci sono entrati una volta e ci ritornano. Perché l'ho fatta bella anche dentro. Ma non come avrei voluto. Ho sempre pacchi di cose in giro perché il mio studio (con una dependance sulla cassapanca nel corridoio) è un deposito di idee, scritte e abbozzate, studi mezzi pronti e studi dimenticati che ritrova solo il mio cervello quando vien chiamato indietro dai suoi viaggi terribili che lo portano sempre + spesso a sbattere sui confini dell'universo così come noi lo concepiamo... E fra le pile di cose accumulate dentro a sacchetti davanti alla scrivania ci sono tanti libri e penne nuove e block e quaderni strani che ho comprato e che non ho mai tempo o voglia di tirar fuori, guardare e sistemare. Sono tutto tranne che una persona curiosa del mondo esterno, infatti è da venerdì che ho ricevuto l'avviso di una raccomandata e non sono ancora riuscita a trovare la forza di andare in Posta dove mi aspetta...
In primavera, per tutta questa lunga primavera, ho osservato giorno e sera gli alberi che mi circondano e ci ho parlato. Anche con quei 4 del parco che non si decidevano a metter fuori le gemme. Ho sfidato, il Covid e il Lockdown + volte (il parco era stato chiuso dal Comune) per superare gli sbarramenti e andare a sollecitare queste 4 meravigliose acacie contorte a sbocciare e a sgridare gli altissimi pioppi argentei che le affiancano perché non le sostenevano moralmente...
Adesso è tutto grande bello verdolone riccioluto. Da un pezzo non ha + bisogno di me. E da un pezzo io mi sento inutile. E anche idiota perché con l'estate non riesco + a vedere il mondo vicino e vivo in mondi orribili del mio pensiero. E mi dico: tu hai fatto tutto questo, hai costruito dentro queste 4 mura al meglio di come potevi e adesso quasi ci passi attraverso! Il che mi spaventa, mi atterrisce, ma è così.
Adesso ho tutto quello che l'Angela Giovane ha desiderato. Cosa vuole invece l'Angela Vecchia? Io penso, DORMIRE finalmente!
Angela 

Email del 9 luglio 2020

Quel che mi hai scritto è bellissimo e terribile nel contempo. 
Hai la casa che volevi, gli amici che ti vogliono bene, una mente piena di idee sulla scrittura. Penso che il Covid abbia trasmesso un po' a tutti un virus molto diverso da quello di cui si parla fin troppo. Il virus della depressione, della paura, della mancanza di totale libertà. Si tratta di un virus politico, che poco ha a che fare con la malattia. Certo a suo tempo, all'inizio della pandemia ha causato tante vittime, e non so fino a che punto sia colpa sua, o dell'incapacità di scienziati e medici di trovare subito la cura adeguata per sconfiggerlo. Quei ventilatori polmonari hanno bruciato i polmoni dei malati, causando scompensi circolatori, peggiorando una già difficile situazione.
Tutte queste notizie ci creano confusione, ci indeboliscono la capacità di reagire. Ma tu stai bene, esci lo stesso e te ne impippi delle restrizioni. I tuoi alberi ti ascoltano e ti hanno dato soddisfazione diventando rigogliosi.
Devi essere felice e serena, e dormire un po' di più così fai riposare mente e fisico. Ma tutto questo già lo sai, devi solo metterlo in pratica!
Danila

 Email del 9 luglio 2020

Vado a dormire solo quando sono così stanca che gli occhi mi si chiudono. E dormo. Prima due ore. Poi altre due. Poi il mio cervello riprende a lavorare e mi contorce di orribili pensieri che non hanno NULLA a che fare con questo Corona Virus, io NON ho mai paura di quel che accade realmente, ma ho una paura infinita di quel che m'immagino IO. E questo NULLA sono esattamente 50 anni che lo combatto. Facendo.
Ma d'estate tende a sopraffarmi, e poi ho perso per strada gli ORMONI della TRANQUILLITÀ, quelli della SERENITÀ hanno deciso di raggiungerli rincorrendoli nell'indietro del TEMPO e così sono rimasta sola. Con le mie IDEE, con le cose a mezzo, con la nausea di fare quel che non ha senso fare. C'entra molto il mangiar poco e anche se m'impegno faccio una fatica bestia e mangio poco lo stesso...
Ho sempre degli impegni esterni. Ma in casa sono sempre sola. E' una vita che sono sola. E allora adesso mi ricordo l'unico uomo del passato che mi dispiace sempre aver lasciato là, Maurizio di Castelnuovo Rangone... 
E vabbè, tanto, tornando indietro lo lascerei là lo stesso, soffrirei solo di dover decidere di nuovo.
Ma allora mi ritorna Erald e l'attrazione spontanea che era nata così all'improvviso, fatta solo di sguardi e di qualche parola...
Stanotte sono debolissima e ho freddo, ringrazio l'insettone sconosciuto che ha aggredito improvvisamente il mio bagno poco fa, quando avevo già una dentiera pulita su e l'altra era ancora appoggiata sul lavandino. Cercare di combatterlo mi ha riscaldata un po'. Credo sia uscito, ma non lo so per certo. E per quanto lo abbia osservato nel suo ronzare e sia brava a identificare gli insetti dal suono che emettono, da come volano nei luoghi chiusi, non ho capito cosa fosse. 
Angela
Email del 10 luglio 2020
Scusami se mi vien da sorridere. Dici che sei sola in casa, ma hai sempre visite notturne d’insetti che pensano di poterti far compagnia! Lo so che la mente tende a riportare a galla ricordi, piacevoli o no, ma indietro non si torna.
Ho trascorso innumerevoli notti avvolta da incubi tremendi, eppure non pensavo a niente in particolare.
Allora se non riesco a dormire, programmo la giornata seguente: domani faccio questo, quello e quell'altro, così so che avrò un altro giorno a disposizione. 
Ieri, al ritorno dalla visita da mamma, e dal colloquio con il medico che mi ha tranquillizzato sul progressivo miglioramento delle sue ferite che erano situate poco sopra i malleoli, col cuore più sereno sono andata da OBI, un negozio di articoli per la casa e il lavoro, e ho acquistato un paio di guantoni da giardinaggio e il rastrello a raggiera per ripulire il prato. Quando alcuni giorni fa c'è stato un vento furioso, ha staccato i lunghi aghi dei pini marittimi del giardino di fronte a casa mia, e li ha depositati a tappeto sull'erba del giardino. Se li lascio lì non la fa respirare, così stamattina, prima che il sole bruci la pelle e dopo aver risposto alle tue email, vado e rastrello! E questa è una delle cose da fare. 
Se non hai paura del Covid (neppure io ne ho mai avuta, ho temuto per altri, per le persone cui tengo, ma non per me) non aver paura delle tue paure. Mettile da parte e per evitare di svegliarti più volte durante la notte, per poi farti soffocare da pensieri tetri, prenditi una buona camomilla alla melatonina, rilassa e aiuta a riposare meglio. Non è un farmaco ma una cosa naturale. L'ho provata anch'io, la davo anche a mia madre, con ottimi risultati. 
Dolce Angela, a volte val più uno sguardo che trasmette empatia, mi riferisco a Erald, che risvegliare vecchi ricordi. E' il presente che conta. 
Buona colazione
Danila         

Email del 11 luglio 2020

I miei ricordi sono tanti e fitti fitti. È il prezzo che pago alla mi incredibile memoria. Ogni volta li rileggo con l'istinto del venditore di libri che dopo un incontro deve sempre chiedersi: Perché ho venduto? (se ha venduto). Perché non ho venduto? (se gli è andata buca).
E visto che ho anche venduto libri porta a porta molti anni fa (e ho venduto), ho imparato la DISAMINA del venditore post-incontro col cliente. Così come informatico sono in grado di percorrere una lunga serie di discorsi sia TOP-DOWN che DOWN-TOP. Ho sempre imparato tutto quello che facevo, per cui si tratta anche di deformazione professionale.
Ma il pensiero straziante che ho, si affacciò con un'intensità formidabile esattamente 50 anni fa, e, finché ho sfide da superare, si acquieta, ma al mattino torna prepotente come non mai. La vita non ha nessun senso e nessun senso ha la morte. Lo dico semplicemente.
Per fortuna gli insetti, sia quelli prepotenti come le vespe che quelli bisognosi di aiuto come il coleottero nero, mi aiutano a ritornare coi piedi sulla terra.
E il coleottero nero mezz'ora fa era nel lavabo del balcone e vagolava.  
Angela

Email dell’11 luglio 2020    
Cinquant'anni fa avevi 17 anni, se non erro. E che cosa di così terribile ti è successo a quell'età, per portare con te ricordi che non ti fanno dormire serena? La vita ha un ben preciso senso, e la morte purtroppo è inspiegabile, poiché la speranza dell'uomo è basata sull'eternità. Nel corso della storia si è sempre creduto immortale, invece lo mette di fronte a qualcosa che non riesce ad accettare. Credo che sia l'unica vera ragion per cui sono nate le religioni, poiché ognuna di esse dona la speranza che esista una vita oltre questa, diversa, ma ancora vita. Il racconto di Anna, che tu hai commentato, si riferisce a quel credo buddista della reincarnazione, per esempio. 
Ma se una mente lucida e fredda rifiuta di credere all'esistenza dell'anima, che l'uomo di tutti i tempi vuole eterna, allora sì che la morte è considerata la fine di ogni cosa. E nasce spontaneo in questo caso, pensare anche il senso della vita, e chiedersi che senso ha. Il senso di vivere, è la mia risposta. Null'altro. E se anche dovesse essere l'unica opportunità a noi offerta, godiamocela finché possiamo. Buon risveglio.
Danila

Email del 12 luglio 2020

Cinquant'anni fa avevo esattamente 18 anni. E li avevo proprio appena compiuti quando a un certo punto di un certo giorno di sera mentre tornavo a casa dopo aver visto un film dall'orribile contenuto ho sentito dentro il senso della mia nullità. No, di +. Ho sentito che se anche l'infinito fosse stato pieno di infiniti mi sarei sentita desolata e inutile lo stesso. Avevo tutta la vita davanti e tutte le sfide da combattere ero piena di forza vitale e di ormoni avevo ancora i miei, una famiglia e una casa e ho corso finché l'ho raggiunta. La giovinezza ha fatto il resto. Fra l'altro te l'ho già raccontato. 
Angela

Email del 12 luglio 2020
Deve essere stato un film davvero orripilante, se ti ha trasmesso pensieri tanto oscuri.
Un gran brutto film.
Buon risveglio
Danila

 Email del 12 luglio 2020
Il film era molto bello e ben fatto, ma aveva contenuti orribili. I pensieri che invece mi ha scatenato NON furono affatto OSCURI. Furono SCINTILLANTI come STELLE.
Angela

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