venerdì, settembre 4

ANTIPOESIA di ROBERTO VITTORIO DI PIETRO



 

…in confinio duorum populorum,

simul ante retroque prospiciens…

(Francesco Petrarca – Rerum memorandarum)

 

Molti han giustizia in cuore, e tardi scocca

per non venir sanza consiglio a l’arco;

ma il popol tuo l’ha in sommo de la bocca.

 Molti rifiutan lo comune incarco;

 ma ‘l popol tuo sollicito risponde

sanza chiamare, e grida: “I’ mi sobbarco!”

(Dante Alighieri -- Purgatorio, Canto VI)

 

“Oh misera, misera patria mia!

Quanta pietà mi stringe per te

qual volta leggo, qual volta scrivo

cosa che a reggimento civile abbia rispetto.”

(Dante Alighieri – Convivio, IV, xxvii)

 

“Chiamalo un controsenso, se ti pare,” disse,

“ma certe volte ho sentito dei controsensi in confronto ai quali

questo  sembra essere pieno di senso

come un dizionario.”

(Lewis Carroll – Attraverso lo specchio)

 

 

A N T I P O E S I A


Sia un cataclisma, sia una pandemia…

sodali e solidali solamente

fra loro i lestofanti? Ovunque, sempre,

ladroni inveterati?... E quanti in fila

a dirsi immiseriti! Ah, spudorati,

a mendicare qualche regalia!

 

E a che volerti affliggere?... Se un OGGI

(oscuro e minaccioso…più che mai?...)

 è puntualmente ancora quel FUTURO

che  IERI t’auguravi – oh, n’eri certo! --

sarebbe stato meno…meno…o almenooo…

a un dio piacendo, almeno un  po’…

diverso.

 

(Roberto V. Di Pietro – agosto 2020)

 

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