venerdì, settembre 22

I DUE FUNGHETTI - reminiscenze infantili

Ringrazio la poetessa Graziella Cappelli per aver postato su FB un'immagine che mi ha riportato indietro nel tempo, di almeno 60 anni o forse più! Avevo un libretto dalla copertina rigida e lucida, quadrato, che mi piaceva moltissimo. Non so le volte che l'ho letto, anche se avevo solo 6 anni e frequentavo la prima elementare. Un dono di mia sorella, che mi ha fatto brillare gli occhi dalla gioia.
Ho trovato nel web anche il testo originale. Un vero e proprio miracolo. Ed ora lo pubblico volentieri su questo blog.
L'autunno è appena iniziato, e questa piacevole favoletta è perfetta per la stagione.

Danila Oppio


Stamattina due funghetti col capino rosso e tondo
 hanno aperto i loro occhietti alla luce del gran mondo.
Guardan lieti gli ovolini le bellezze del creato,
fili d’erba fiorellini cielo azzurro sol dorato.

I due funghetti, appena spuntati, vengono festeggiati
 dalle creature del bosco, finché Salamandra, dotto esperto, 
da’ un’occhiata indagatrice:

– Uno è matto, ne son certo! – con sussiego altero dice


Il funghetto così definito si mette a piangere, tutti lo sfuggono 
e a nulla valgono le parole di conforto del fratello.

Il giorno successivo passa da quelle parti una lumaca:



– O lumaca, per piacere, lei che cosa ci consiglia?
– Di sentire un po’ il parere del dottore di famiglia!


Così vanno dal dottore raffigurato come un corvo con gli occhiali che sentenzia:


– Perché un ovolo sia sano, dice il libro delle scienze,

 deve aver cappello sano senza macchie né escrescenze.
 Oggi il cielo grigio e scuro ci prepara un acquazzone:
con la pioggia, di sicuro, noi sapremo chi ha ragione.

L’acquazzone fa crescere i due funghetti che da ovoli chiusi 
diventano entrambi ovoli buoni con un bel cappello rosso-arancio:
 nessuno dei due è, quindi matto!

Non son matto! Trallallà! Ciao formica! Ciao farfalla!
Dalla gran felicità ride il fungo e canta e balla.

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