lunedì, ottobre 9

SE (*) di Roberto Vittorio Di Pietro

S E  (*)


Charles André van Loo - Mlle Clairon en Médée
ndr: Interpretazione del Trionfo e Sconfitta


Se manterrai la calma quando gli altri
l’han persa e te ne addossano la colpa;
se hai fede in te sfidando i dubbi altrui,
ma al tempo stesso sai tenerne conto;
se aspetti e non ti stanchi di aspettare,
se coi bugiardi inclini a criticarti
tu non farai commercio di menzogna;
o, essendo odiato, non saprai odiare --
senza voler con ciò sembrare un saggio:

Se viver sai di sogni e di pensieri
senza conceder loro troppo spazio;
se accoglierai il Trionfo e la Sconfitta
trattandoli ambedue come impostori;
se accetterai che la tua Verità
sia dai ribaldi offesa e travisata,
e, nel veder distrutto tutto quanto
t’era più caro e dolce nella vita,
ricostruirai ogni cosa coi tuoi mezzi:

Se dei guadagni tuoi farai un bel mucchio
giocandoli in un colpo a testa o croce
e, perdente, saprai ricominciare
dal nulla e, pur perdendo nuovamente,
non ne farai parola con nessuno;
se alle tue sole forze chiederai
di reggerti ancorché siano scomparse,
e terrai duro pur se non rimane
che la tua Volontà per dirti: “Avanti!”:

Se riuscirai ugualmente a intrattenerti
col popolo plebeo e coi Sovrani --
 senza per ciò svilirti o inorgoglirti;
se mai nemico o amico può ferirti
poiché ogni umano importa, ma non troppo;
se ogni tuo buon minuto in sé contiene
sessanta passi di utile cammino,
il Mondo tutt’intero ti appartiene
e – in più – sarai un Uomo, figlio mio!

(Rudyard Kipling/Roberto Vittorio Di Pietro)
  
(*)  La strafamosa ‘If del Kipling, reperibile da noi in ormai innumerevoli quanto sfilacciate parafrasi prosastiche, mantiene finalmente, nel testo asciutto ed essenziale di Di Pietro, una corretta aderenza all’originale, di cui viene peraltro conservata anche la cadenza del pentametro giambico. Esempio ne sia quel “sixty seconds’ worth of distance run” — talmente ricco di contenuti nella sua concisione da restare quasi intraducibile se non mediante antiestetiche perifrasi –- che, perfettamente centrato e identicamente ritmato nella ‘proposta musicale’ di Di Pietro, diviene “sessanta passi di utile cammino.”

(Claudio Gorlier – Postfazione alla silloge “In soliloquio dialogando”)

N.B. Il testo di questa versione in lingua italiana è protetto da diritti d’autore.


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