lunedì, settembre 27

UGO FOSCOLO di TOMMASO MONDELLI recitata da RODOLFO VETTOR (LETTORE)

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UGO FOSCOLO
“Salve Zacinto! All'antenoree
de' santi Lari Idei ultimo albergo
e de' padri, darò i carmi e l'ossa,
te il pensier: ché piamente a queste
Dee non favella chi la patria oblia.”
( Ugo foscolo Le Grazie, inno l vv 198 – 111)
Era il mille settecento settantotto
e già della Serenimma il biscotto
nomata Zante e diede al Niccolò
del Foscolo i natali e incominciò.
Esule sempre fu per questa via
più classica e romantica tranvia
Di Ellenica d'immagini eruzioni
classiche e romantiche emozioni.
Albione mille ottocento ventisette
concluse in indigenza sua ventura
la esultanza di neoclassica cultura
l'Italia unita il volle e vi credette
riportare in patria le sue le spoglie
ancor Firenze in casa sua le coglie.
“Se l'ombra dei cipressi, dentro l'urna”
il sonno avrà sua quiete e non ritorna
E tu se “Onor del pianto, Ettore avrai”
in chi la patria servita, mai più morrai.
Quel limite dei giorni per ciascuno
come l'ore danzar vedrai nessuno.
Tommaso Mondelli
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"Ugo Foscolo" di Tommaso Mondelli poesia vincitrice del Premio Pro Loco Limbiate al premio letterario @La girandola delle parole.
Voce recitante: Rodolfo Vettor
Montaggio a cura di Francesca Moretti

IL VIDEO LO POTRETE VEDERE SOLO SE CLICCATE SUL LINK ALL'INIZIO DI QUESTO POST. PURTROPPO NON RIESCO A TRASFERIRLO QUI. BUON ASCOLTO E VISIONE.
DANILA



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