sabato 17 maggio 2025
Il giorno della Costituzione norvegese è la festa nazionale norvegese. I norvegesi la chiamano semplicemente syttende mai, o Grunnlovsdagen, sebbene quest'ultima dicitura sia la meno frequente Il 17 maggio è l'anniversario della firma della Costituzione del 1814. In Norvegia il Giorno della Costituzione è una festa grandiosa. e viene celebrato con una sfilata di bambini oltre ad altri eventi per adulti e bambini.
La nostra costituzione, che decretò la Norvegia una nazione indipendente, fu firmata il 17 maggio 1814. Nonostante l'indipendenza non fu pienamente raggiunta fino al 1905, questa data rimane la giornata nazionale della Norvegia, ed è una festa nazionale.
I Punti salienti della giornata sono la sfilata dei bambini, le bandiere norvegesi ed i costumi nazionali che riempiono le strade. La sfilata a Oslo è composta di circa 60.000 bambini oltre a bande musicali.
Le scuole si dirigono da Festning plassen, Youngstorget e Stortorvet verso Karl Johans gate, e percorrono la via principale fino al Palazzo Reale, dove la famiglia reale saluta il corteo dal balcone. Dopo il passaggio dal palazzo reale, i bambini vanno in Rådhusplassen. Lungo la Karl Johans Gate e davanti al castello c'è sempre molta folla, con molte persone vestite negli abiti tradizionali in occasione della giornata.
Harald V (Skaugum, 21 febbraio 1937) è il re di Norvegia dal 1991, unico figlio maschio di Olav V e della principessa Marta di Svezia.
È il primo re di Norvegia a essere nato nel paese dai tempi di re Olav IV Haakonsson (1370 - 1387). Alla nascita era secondo nella linea di successione dopo suo padre. Nel 1940, a seguito dell'occupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale, la famiglia reale andò in esilio. Harald trascorse parte della sua infanzia in Svezia e negli Stati Uniti. Tornò in Norvegia nel 1945 e successivamente studiò all'Università di Oslo, all'Accademia militare di Norvegia e al Balliol College dell'Università di Oxford. Nel 1957, alla morte del nonno, re Haakon VII, Harald divenne principe ereditario. Appassionato sportivo, rappresentò il suo paese nelle competizioni di vela alle Olimpiadi di Tokyo 1964, Città del Messico 1968 e Monaco di Baviera 1972 e più tardi divenne patrono della Federazione Internazionale della Vela. Nel 1968 sposò la borghese Sonja Haraldsen. Inizialmente tale matrimonio fu contrastato a causa dello status di comune cittadina della Haraldsen. La coppia ha due figli, Martha Louise e Haakon, l'erede al trono ed ora reggente poiché il padre è molto malato.
Harald V (Skaugum, 1937) è il re di Norvegia dal 1991. È il primo re di Norvegia ad essere nato nel paese dai tempi di re Olav IV Haakonsson (1370 – 1387). Nel 1940, a seguito dell’occupazione tedesca durante la Seconda guerra mondiale, la famiglia reale andò in esilio. Harald trascorse parte della sua infanzia in Svezia e negli Stati Uniti. Tornò in Norvegia nel 1945 e poi studiò presso l’Università di Oslo, l’Accademia militare di Norvegia e nell’Università di Oxford. Nel 1957, alla morte del nonno, re Haakon VII, Harald divenne principe ereditario. Appassionato sportivo, rappresentò il suo Paese nelle competizioni di vela alle Olimpiadi di Tokyo 1964, Città del Messico 1968 e Monaco di Baviera 1972 e più tardi divenne patrono della Federazione Internazionale della Vela. Nel 1968 sposò la borghese Sonja Haraldsen. La coppia ebbe due figli, Martha Louise e Haakon, l’erede al trono.
E anche il suo re, Harald V, merita di essere meglio conosciuto. Con piacere raccolgo dal cassetto della memoria le forti parole da lui pronunciate nel Palazzo reale il 1° settembre 2016. Un discorso difficile in un periodo storico dominato dalla paura e dall’incertezza.
"La Norvegia è alte montagne e fiordi profondi. È spazi aperte e coste rocciose. È isole e arcipelaghi. È rigorose terre agricole e brughiere. Il mare lambisce le coste della Norvegia nel nord, ovest e sud. La Norvegia è il sole di mezzanotte e la notte polare. È inverni duri e inverni miti. È estati calde ed estati fredde. La Norvegia è un Paese lungo e scarsamente popolato. Ma prima di tutto la Norvegia è la sua gente.
I norvegesi vengono dal nord della Norvegia, dalla Norvegia centrale, dal sud della Norvegia e da tutte le altre parti della Norvegia. I norvegesi sono immigrati da Afghanistan, Pakistan e Polonia, dalla Svezia, Somalia e Siria. Anche i miei nonni centodieci anni fa vennero qui emigrando dalla Danimarca e dall’Inghilterra.
Non è sempre facile dire da dove veniamo, a quale nazionalità apparteniamo.
Casa è dove sta il nostro cuore, e questo spesso non si trova all’interno dei confini di uno Stato.
I norvegesi sono giovani e anziani, alti e bassi, fisicamente abili e persone su sedie a rotelle. Sempre più persone raggiungono cento anni d’età. I norvegesi sono ricchi, poveri e una via di mezzo.
Ai norvegesi piacciono il calcio e la pallamano, l’alpinismo e la vela – mentre altri preferiscono rimanere sul divano. Alcuni sono sicuri di sé, mentre altri fanno fatica a credere di essere all’altezza di se stessi.
I norvegesi lavorano nei negozi, negli ospedali, sulle piattaforme offshore. I norvegesi lavorano per tenerci al sicuro e protetti, per tenere il nostro Paese libero dall’inquinamento e per trovare nuove soluzioni per un futuro verde. I norvegesi I norvegesi sono giovani ed entusiasti, e persone anziane e sagge.
I norvegesi sono single, divorziati, famiglie con figli, e coppie sposate di lunga data. I norvegesi sono ragazze che amano ragazze, ragazzi che amano ragazzi, e ragazzi e ragazze che si amano l’un l’altro.
I norvegesi credono in Dio, in Allah, in tutto e in nulla.
Ai norvegesi piacciono i musicisti Grieg e Kygo, Helibillies e Kari Bremnes.
coltivano la terra e pescano. I norvegesi fanno ricerca e insegnano.
In altre parole, tu sei la Norvegia, noi siamo la Norvegia. Quando cantiamo ‘Ja, vi elsker dette landet’ (Sì, amiamo questo Paese, l’inno nazionale norvegese), dobbiamo ricordarci che l’inno parla di tutti noi. Perché noi siamo questo Paese. Quindi il nostro inno nazionale è anche una dichiarazione d’amore per il popolo norvegese.
La mia più grande speranza è che saremo in grado di prenderci cura l’uno dell’altro. Che noi continuiamo a costruire questo Paese basandolo sui valori della fiducia, della comunità e della generosità. Che noi siamo consapevoli di essere un solo popolo, nonostante ogni differenza tra noi. Che la Norvegia è una."
E questi sono i re del mio cuore, oltre che norvegesi di adozione. Leon, Anastasia e Matteo.
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