POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

lunedì, maggio 26

Presentazione Il Popolo delle stelle di Sandro Orlandi


Carissimi,
vi presento il nuovo romanzo di Sandro Orlandi, inutile dire che l'immagine di copertina è tratta da un dipinto di Maristella Angeli!


Sezione: Narrativa
Autori: Sandro Orlandi
Pagine: 250
Prezzo € 15,00
Per acquisti contattare l’Autore: sandro201@libero.it
Oppure:
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http://www.antipodes.it/prodotti/scheda-prodotto.asp?id=55
In copertina: “Dimensione del sé”, dipinto di Maristella Angeli
Il popolo delle stelle
Inquietanti telefonate. Una sconosciuta sgozzata e scaricata sui gradini della caserma dei carabinieri col 666 inciso a fuoco sulla schiena. Una setta satanica. Un disgustoso traffico ai danni di persone innocenti. La nipote del Presidente che scompare. Tutto sulle spalle del povero Vincenzo Tuttobene, ex-maresciallo dell’esercito ormai investigatore privato, famoso per aver risolto il terribile caso del killer della rosa. Ancora una volta dovrà misurarsi con spregiudicati assassini e potenti forze del male, ancora una volta dovrà affidarsi al suo infallibile intuito e alle sue incredibili capacità, malgrado l’apparente pressappochismo. E sarà pura estasi alla fine concedersi una teglia di pasta rifatta e un vecchio film in cassetta da rivedere.

Sandro Orlandi è nato nel 1951 a Roma.
Ha pubblicato Le api di Paulette (Ed. Il Filo 2008), L’odore del pane (ED. Montag 2010),Una rossa rosa bianca (Ed. Robin 2010, premio Giovane Holden , Lucca), Soffi di vita(Ed. Progetto Cultura 2011), La chiave del cielo (Ed, Gds 2012), Soli diversi (Ed. Gds 2013).

Galleria d'arte: Laura Casiroli

Continua la galleria d'arte di Laura Casiroli......






















linguaggio informatico in milanese!


sabato, maggio 24

Galleria d'arte: Laura Casiroli

Ed ora diamo spazio ai ritratti di Laura, che trovo talmente significativi e ben realizzati, da far invidia ad una fotocamera digitale! Bravissima Laura!












DA SAN FRANCISCO .....

Il mio piccione viaggiatore (mio figlio Matteo) si trova ora a San Francisco, e mi ha appena spedito alcune foto così belle, che desidero inserirle in questo mio diario virtuale, da conservare per sempre!









La natura in pericolo: nuovo numero di Euterpe

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L’autunno ha veglie di parole di Francesco Federico. Recensione di Laura Vargiu
Titolo: L’autunno ha veglie di parole Autore: Francesco Federico Genere: Poesia Editore: Este Edition, 2013
Isbn: 978-88-6704-081-0 Pagine: 64 Prezzo: € 8,00
Non perde luci e colori che le sono propri la poesia di Francesco Federico ne L’autunno ha veglie di parole, così come conserva intatti i suoi profumi dipinti in versi,
nonostante il quotidiano odore di morte, i toni cupi e il grigiore delle stagioni, umane ancor prima che temporali, che si rincorrono sotto “silenti sentieri di cielo”.
Luci, colori e profumi, perfetti riverberi mediterranei, si stagliano sullo sfondo di una terra, la Sicilia, che riconferma tutto il suo fascino nella nuova silloge del poeta di Bagheria pubblicata lo scorso anno dalla casa editrice Este Edition di Ferrara.
“La nostra è terra argillosa / ha radici nell’acqua salata / dove crescono coralli [...] / La nostra terra ha sussulti di vento / e l’inerzia delle città assolate [...] / La nostra terra ha il cielo umido / che profuma di zolfo / e di lava incandescente / dove approdano / i fenicotteri rosa [...]”
(da Canto della terra e dell’acqua, pag.16).
Ma è anche terra d’arrivo di disperati, “popoli in fuga dal deserto / nei barconi notturni”, mentre la primavera sboccia fredda nei suoi silenzi che attendono di essere colmati, da parole ma anche da sorrisi, gesti d’accoglienza e umana partecipazione all’altrui dolore. Da questi e altri versi disseminati in ogni poesia traspare l’occhio attento, e anche il cuore, dell’autore verso la realtà, a tratti spietata, del tempo in cui viviamo.

Così come pure ne Il viaggio difficile (Federico Editore, 2004) e Sulla linea del cerchio (Federico Editore, 2011), le emozioni, i sentimenti e i pensieri dell’io s’intrecciano indissolubilmente con le inquietudini e gli affanni del mondo che si materializzano attraverso una fabbrica abusiva teatro di morte o attraverso il volo assassino di uccelli rapaci che dall’alto scrutano le potenziali prede o semplicemente prendono consistenza nel “vociare litigioso” che ci giunge alle orecchie dalle strade illuminate in attesa del Natale. È da una società di tal genere che si desidera prendere le distanze, allontanarsi, fuggire in particolare durante la lenta stagione dell’autunno che, come recita la lirica che dà il titolo all’intera raccolta, “ha veglie di parole”: la veglia, dunque, come sospensione di un sonno che anestetizza i nostri dolori generati dal quotidiano vivere, come silenzio notturno dopo i frastuoni incessanti del giorno e come ineludibile momento di riflessione alla ricerca, proprio grazie alle “ali delle parole”, di quel senso dell’esistenza non sempre facile da trovare né, tanto meno, da comprendere.


Il bosco 
LAURA VARGIU
Non più ti disseterai 
alla frescura delle ombrose mie fronde
 fra terra e cielo protese
 ad abbracciar l’infinito

Non più in primavera
 ascolterai fiorire le mie storie 
né altra stagione ti vedrà ancor cingere
 gli antichi profumi scolpiti dal tempo

Vieni, affrettati 
rantoli di fumo s’alzano
 dalle mie carni legnose
 e braci ancor accese

Lasciati guidare dall’eco dei rintocchi
 che il mio cuore agonizzante 
affonda in questa terra
 progenitrice ormai di deserti

Galleria d'arte: Laura Casiroli



Un primo assaggio....prossimamente ne ammiereremo altri!