POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

sabato, aprile 30

Salvo Figura a confronto con Angela Fabbri

Oggi Salvo Figura mi ha inviato questo suo limelick e subito mi è venuto alla mente un aforisma (ma potrei dire che appartiene anche ai limelick) di Angela Fabbri. Molto similari e mi sono piaciuti entrambi!
Le verdure nell'orto


" Dormono le verdure nell'orto.
Carote, cipolle, sono calme,
stordite: SEDANO!"

Salvo Figura

Ed ora riporto, perché già pubblicato, quanto creato da Angela Fabbri



Soffritto


Io ho 
soffritto molto nella mia vita
E quindi non ho paura di soffrire.
Conosco gli ingredienti
                  sedano,
                  carota e
                  cipolla
                                            che sono la base per un buon ragù.

Angela Fabbri

Adesso sfido Gavino Puggioni, e mi cimenterò anch'io!
Danila Oppio

giovedì, aprile 28

Pulizie di Primavera

Ieri Cantiere Poesia ha pubblicato questa mia composizione:
Pulizie di primavera
(elogio alla scrittura, di una casalinga-poeta)

 Pulizie di primavera

E quando credi d’esser giunta
Nella più alta sfera dell’Empireo
Ti accorgi d’aver viaggiato capovolta
Sprofondando nella melma dello Stige.
E l’Ade ti si presenta d’improvviso
Con le sembianze del pavimento
Ti domandi se è sufficientemente lustro
O se ripassarlo ancor sarebbe giusto.

Il pensiero viaggia rapido e leggero
Pur se a fasi alterne, e non sempre è fiero.
Così il cuore che batte privo di comando
Ti chiede: “Ma tu, stai veramente amando?”
O stai viaggiando verso meta sconosciuta
Dall’altra parte della luna
Dall’imperscrutabile volto che si rifiuta?

Pensi che la scrittura, sia essa in prosa
Oppure in versi sciolti o in rima
Possa esser la sola espressione essenziale
Perché tutto il resto fa male, molto male
E ti ci butti a capofitto
Poco importa se cammini storto o diritto
Ciò che conta è buttar fuori il rospo
Quello che ingoi ogni giorno
A colazione a pranzo o a cena
Perché non sempre sei in vena
Di occuparti della chiave di volta
Che tiene sospeso il soffitto di uno strano mondo
Dall’aspetto sempre più miserabile e immondo

Così vivi come un pellegrino
Che con passo leggero viaggia lontano
Cercando di calpestar il suolo piano
Essendo già fin troppo, di guerre, pesto
E a salvarlo non è mai troppo presto.
Poiché nulla sembra possibile modificare
Di questa lunga Storia umana
Dal susseguirsi di cicli e ricicli
Infatti, quasi tutto è stato riciclato
Prendendo spunto dagli antichi saggi,
 Dai Profeti o da filosofi eruditi. La gente
E’ volutamente sorda, di dura cervice
Ha sempre fatto orecchi da mercante
Perciò non ha mai compreso niente
Ed è lo stesso Cristo che te lo dice.

Allora ragioni e scrivi lasciando fuggire
Pensieri sulla carta, come svolazzi
Di una falena impazzita, senza posa
Intorno ad una lampada fumosa
E ti chiedi: Questa è la nostra vita?
Passando leggera le tue dita
Sul piano della scrivania, pensi
A che serve pulire, se poi ogni cosa
Come polvere del tempo lì si posa?

E dall’ordinaria consuetudine vorresti
Poter fuggire verso altri lidi
Laddove l’insolito ti possa attirare
Mostrandoti quella faccia della luna
Che mai avresti creduto d’ammirare.

Invece con la borsa fai la spesa
E portarla a braccia assai ti pesa
In cucina passi la ramazza.
Nel frattempo la mente insegue un’idea pazza.
Se non puoi fuggir da una vita grama
Immagina tutto quel che il cuore brama
Se credi che il miraggio possa esser vero
Nulla più ti apparirà poi tanto nero

Scrivere è sinonimo di sogno
E ti offre ciò di cui hai bisogno
Uscire di casa senza aprir la porta
Basta solo crederlo, il resto poco importa
Ma non perdere il gusto della scrittura!
E mentre porti le patate a bollitura
Infila un paio d’ali e prendi il largo
Le poesie nel baule e sali su quel cargo
Diretto verso paesi alquanto esotici
Evitando però con cura i tropici
Poiché la gran calura tende a stemperarti
Sciogliendo quel poco che di te resta
Compreso ciò che crei con la tua testa

E le pulizie di primavera?
C’è tempo, le faremo un’altra sera!

Danila Oppio

Vorrei ringraziare gli amici poeti che hanno commentato così  questo mio pensiero poetico.

1.    On aprile 27, 2016 at 17:46 Anonimo said:
Semplicemente stupenda.
De Simone
2.   Description: https://s0.wp.com/i/mu.gifOn aprile 27, 2016 at 18:43 Anonimo said:
grazie Giovanni!
3.   Description: https://s0.wp.com/i/mu.gifOn aprile 27, 2016 at 19:24 Anonimo said:
Sei veramente unica Danila!
Tinti
4.   Description: https://s0.wp.com/i/mu.gifOn aprile 28, 2016 at 00:33 Anonimo said:
Generalmente non amo le poesie così… lunghe, ma questa Tua mi piace proprio… Tantissimo. È un abilità riuscire a mantenere il lettore fino alla fine, continuando verso dopo verso a portarlo attraverso questa tua bellissima visione della…. Vita
Bravissima
Un caro saluto
Il Passero
5.   Description: https://s0.wp.com/i/mu.gifOn aprile 28, 2016 at 07:56 Anonimo said:
Mi unisco al coro e mi congratulo per la tua bravura! Piera
6.   Description: https://s0.wp.com/i/mu.gifOn aprile 28, 2016 at 09:46 Anonimo said:
Grazie amici poeti! Il vostro giudizio conta più di altri, perché esperti in materia. Neppure a me piacciono i versi lunghi, ma questa è venuta così, e non v’era modo di accorciarla. Un divertissement della casalinga un po’ frustrata, che però, rifugiandosi nella poesia, trova il modo di evadere dalla consuetudine di gesti ripetitivi. Un po’ autobiografica! Danila

mercoledì, aprile 27

Felice compleanno, Tommaso!!

Esattamente 20 giorni fa, lo scrittore e poeta Tommaso Mondelli ha festeggiato con figli e nipoti il suo compleanno. Le foto le ho avute solo oggi, mi scuso quindi per il ritardo con cui pubblico. Quanti ne ha compiuti lo potrete leggere dalle candeline sulla mini torta! Ma se non è chiaro, sono ben 97! auguri ancora e tanti! Ecco il link dove in questa sede avevamo già festeggiato il compleanno di Tommaso, nel giorno giusto! 



Una quercia

C'era una quercia
di rami frondosi
ora è sol torcia
di pezzi nodosi.

Com'era fiorente
di foglie, di frutti,
di ombra silente
vigore per tutti.

E' forza caduta
e come distesa
a terra segata
e senza pretesa.

Tempo per tutti
volge alla fine
i rami e i frutti
ancora fan seme.

L'uomo soltanto
è ombra banale
ancora  scontento
e morto non vale.

Questo son io
e non me ne vanto
ad altri rinvio
altro bel canto.

Tommaso Mondelli

Mi sono presa la licenza di estrapolare una poesia dalla nuova silloge di Mondelli, ancora inedita, è vero, ma che mi pare in tema coi suoi anni, che appaiono tutti nei documenti anagrafici, ma non li dimostra né con la mente, sempre attiva, né con il fisico, che ancora lo sostiene. Tommaso, ti auguriamo di festeggiare ancora molti compleanni!