POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

mercoledì, luglio 29

Dalle Piramidi, all'EPOPEA dei detersivi alle assi da bucato...di ANGELA FABBRI e DANILA OPPIO

L'EPOPEA dei detersivi e delle assi da bucato...a partire dalle Piramidi


Email del 20 luglio 2020

Dormo sempre e subito quelle 2-3 ore, il che mi porta verso le 11. A quell'ora la mia vicina di sopra, che da ieri è in fermento non so perché, ha acceso NON so COSA sopra la mia testa che sembrava la pialla elettrica di un muratore. E invece era probabilmente solo un aspirapolvere asmatico e da portare a riparare. Lo accendeva 2 minuti con un chiasso d'inferno poi lo spegneva per un po' poi ancora chiasso per altri 2-3 minuti poi silenzio. A un certo punto ho gridato BASTAAAA!!! Io che non grido mai, che non mi dà mai fastidio niente, che riesco sempre a dormire quando dà l'aspirapolvere di sopra. Ha smesso. 
Siccome Jamila veniva alle 3 e mezza, ho avuto la cattiva idea di prendere quelle 5 gocce di Levobren che una volta mi ordinò il dottore per dormire (e siccome segno sempre sulla confezione quando lo prendo, so che lo prendo sempre d'estate...). Poi mi sono messa giù a rilassarmi. Devo anche essermi riaddormentata e ho sognato la vicina di sopra che faceva non so cosa. Insomma, la sveglia ha suonato 
alle 13 e 30 e mi sono alzata, imbambanita e sono rimasta sempre imbambanita tutto il giorno. Jamila ha telefonato per dirmi che era passata in ospedale da Taieb che sta bene, è stazionario, e veniva un po' + tardi, le ho detto vieni quando vuoi, basta che mi porti tutte quelle carte dell'ospedale così finalmente le leggo e posso ragionarci su e quel che mi ha stampato Sama su Verona.
Dopo è stato tutto un conciliabolare interrompendo le sue pulizie di casa, come poi facciamo sempre, ma almeno ho letto tutta l'avventura e ho capito bene cosa è successo. Diciamo che in settimana lo dimettono. 
Ciao.
Angela

Email del 20 luglio 2020
Capisco il fastidio dell'aspirapolvere, ma se era mattina, la tua coinquilina aveva tutto il diritto di usarlo, non conoscendo i tuoi orari dedicati al sonno. Ma se ha smesso, meglio così. 
Lo so che certi sedativi rimbambiscono avendoli provati qualche volta anch'io, quando soffrivo d'insonnia e mi innervosivo- Quel che mi ha fatto piacere, è sapere che Taieb sta meglio e lo dimetteranno presto. E spero che dalle carte dell'ospedale tu abbia potuto comprendere appieno quel che  gli è capitato.
Ciao rispondo all'altra
Danila

Email del 21 luglio 2020

NON se l'aspirapolvere O QUEL CHE DIAVOLO ERA NON FUNZIONA e lei pretende di usarlo lo stesso. Un chiasso di sopra che IMPEDISCE  PERSINO di PENSARE  VA  IMPEDITO a qualunque ora del giorno o della notte.
L'avrà capito anche lei. Che è donna non solo bella ma anche intelligente e gentile. Come io sono intelligente gentile e non mi lamento mai. Tranne quando m’impediscono di pensare. Allora divento una BELVA!
Ciao leggo l'altra
Angela
Email del 21 luglio 2020
Hai ragione i rumori forti spaccano il cervello. Ne so qualcosa io che stanno da mesi costruendo un supermercato LIDL a due passi da casa mia. Prima la macchina demolitrice buttava giù i muri di una fabbrica di oggetti in cemento (lì avevo acquistato la mia fontanella messa in giardino), poi hanno scavato un buco profondo forse per un garage sotterraneo e poi hanno innalzato la muratura. Insomma, ogni mattina dalle 7 e fino a sera, botti a non finire. Non bastasse, il mio dirimpettaio mi pare sia il proprietario della "Fabrica del Dom" (si scrive proprio così, con una B sola) che è quella che si occupa dei lavori nel Duomo di Milano. È un modo di dire molto usato qui in Lombardia, poiché i lavori per quella cattedrale non finiscono mai. Un po' come gli esami.
La villetta di un anziano, a due passi da casa mia, è stata messa in vendita e chi l'ha acquistata (un dentista) da tre anni è un cantiere. Per un po' ci lavorano, poi smettono, poi riprendono, e anche quella non è mai finita. Quindi sono in mezzo a un baccano che, se lavorano tutti in contemporanea, spacca i timpani e anche i maroni! 
Beh, un po' come l'aspirapolvere della tua coinquilina! Ma col volume al massimo.
Ciao Angela, un abbraccio grande
Danila

Email del 21 luglio 2020

Sì, la Fabrica dal Dom (versione ferrarese) è nota. Ma secondo me allora facevano meno rumore. Adesso usano macchine vecchie e scarcassate che fanno un rumore d'inferno e allora mi dico poveri operai che le usano e non benedico certo chi gliele fa usare.
L'Era delle Macchine! puah!
Angela
Email del 21 luglio 2020
Però, Angela, le macchine alleggeriscono le fatiche, pensa solo a quei poveri schiavi che trasportavano macigni enormi per costruire le Piramidi!
Vecchie o nuove, aiutano tanto. Mi ricordo mia nonna che quando ha avuto la sua prima lavatrice (sempre una macchina è) ha benedetto chi l'ha inventata, perché ha potuto smettere di fare la lisciva, che le causava eczema tra le dita delle mani e dovevi vedere, povera donna, la carne viva,  dovendo immergere le mani nell'acqua e strofinare. 
Per demolire e costruire case, se non avessero tutti quei macchinari, altro che mesi o anni per tirar su una casa, ci sarebbero voluti decenni. Resta il fatto che aspirapolvere, trapani, martelli pneumatici (avevo scritto pneumitici, ma poi ho pensato che tanto mitici non sono!) seghe elettriche, piallatrici, levigatrici e quant'altro, fanno un baccano infernale.
Ciao sei tra le mie braccia 

Danila

Email del 22 luglio 2020

Le macchine sembra solo che alleggeriscano la fatica, in realtà aiutano a produrre di + e il loro uso dà stress. Perché non ti guardi TEMPI MODERNI (1933) di Chaplin?
In quanto all'antico Egitto, ci saranno anche stati degli schiavi catturati in guerra a costruire le Piramidi, ma la forza lavoro era il popolo egizio e popoli limitrofi che così avevano lavoro sicuro per tutta la vita...
Angela
Email del 22 luglio 2020

Si, le macchine stressano, anche se poi alleggeriscono la fatica. Pensa solo al frigorifero, e cosa i nostri avi hanno dovuto inventarsi per conservare il cibo, con blocchi di ghiaccio o salandolo. Oppure fare la spesa ogni giorno per consumarla subito o quasi.
Le lavatrici, come ti dicevo, hanno aiutato le donne di casa a non logorarsi le mani lavando con la soda che procurava loro piaghe tremende. E pensa alle lavandaie che immergevano i panni lungo i corsi d'acqua, anche in inverno, e il freddo che avevano patito.
Le auto ora sono diventate troppe, in maniera esagerata, e inquinano. Ma ripeto, certe invenzioni tecnologiche sono state di grande aiuto, anche i PC, che permettono a persone come noi, lontane, di comunicare. O il telefono, addirittura i cellulari per videochiamate, Quando ero piccola non avrei mai creduto che potessero esistere. A volte pensavo. "che bello sarebbe poter parlare con una persona lontana e vederla anche in volto!" ma mi parevano solo sogni irrealizzabili. Ora anche usando Skype si comunica vocalmente e visivamente. E queste sono conquiste importanti.
Di quanto accadde in Egitto sappiamo quel che gli archeologi hanno supposto (e non mettendosi una supposta nell'ano!) Ma esattamente non sappiamo nulla di preciso, se non che sempre supponendo, gli stessi abbiano pensato che dovessero essere morti moltissimi operai addetti a quelle costruzioni, sia per la fatica che a causa del calore.
E forse per questo penso che si siano serviti di schiavi, che non dovevano pagare ed erano da sfruttare, e se morivano, peggio per loro.
In fondo cosa hanno fatto certe dittature? Facevano costruire le ferrovie dai galeotti. Ed erano frustate se si fossero fermati anche per un attimo. La stessa cosa l'ha fatta in nazismo, utilizzando i prigionieri dei lager. Se erano forza lavoro, li sfruttavano, altrimenti erano destinati alla camera a gas.
Lavoro sicuro per tutta la vita? Penso che non fosse pagato e che vivessero ben poco, quei poveretti, dopo fatiche immani!
Ciao
Danila

Email del 22 luglio 2020

Come ho già detto, le macchine velocizzano il lavoro in modo che l'operaio lavori di + nello stesso tempo.
Riguardo alle tue idee sull'Egitto non sono per niente d'accordo. Hai visto troppi film in costume o hai letto libri di archeologi non accreditati. Costruire le Piramidi è stata una FABBRICA che ha mantenuto decine di migliaia di persone e le loro famiglie per decine e decine di anni.

Dei frigoriferi e del tempo ante-frigo, ho parlato diffusamente qua e là. Scrivo troppo e non ricordo dove e a che proposito. E poi, quando una cosa che volevo trattare è andata a destinazione, ho già raggiunto lo scopo e passo ad altro incarico.

A proposito del lavare i panni a mano, ho vissuto tutta la mia infanzia in campagna, quindi ho ben presenti le gigantesche tinozze per i panni che la 'ZDORA  la DUVEVA LAVAR, ma sono per fortuna arrivata a lavare bucati a mano quando c'erano già i detersivi moderni, per intenderci, dopo il TIDE.
E se ne ho lavati di panni a mano! a Torino, nell'Ostello mica c'era la lavatrice e ci sono stata 2 anni e ho lavato i panni a mano come tutte le mie vicine di alloggio. E anche a Ravenna, mica c'era la lavatrice nelle stanze e nelle case che affittavo...
Ma ti racconto un aneddoto. Negli anni '60 del Novecento, negli USA indissero un Concorso a chi avrebbe esibito la lavatrice PIU' VECCHIA: vinse un giovanotto che portò SUA MADRE...
Ciao, bazurlona! ti voglio bene.
Angela

Email del 23 luglio 2020

Tesoro, io non ho solo guardato film in costume ambientati nell'antico Egitto, anzi mi pare di ricordare di aver visto solo Cleopatra. 
Ho libri che parlano della costruzione delle piramidi, vado a rileggerli, ma a me pare di ricordare che usassero proprio gli schiavi, e se anche non lo erano, schiavi intendo, quel lavoro massacrante era comunque una schiavitù di per sé.
Tide, che conteneva un giochino a sorpresa! Me lo ricordo bene. Poi mamma è passata ad Ava come lava, il Mira Lanza che conteneva figurine. Scala, per proseguire con Dash e Dixan. Ma ancor prima di questi detersivi in polvere, mi ricordo del sapone Sole, o quello di Marsiglia, con cui si passavano i panni posati sulla tavola per lavare in legno, poggiata su un mastello o nella vasca da bagno. Ricordo anche che aveva un tassello dove appoggiare il sapone perché non finisse nell'acqua. E mi pare che fosse leggermente ondulata, per frenare la caduta dei panni. O ricordo male?  Bella  quella del giovanotto che portò sua madre ad esempio di vecchia lavatrice. 
A casa mia mettevamo in lavatrice solo le tovaglie e le lenzuola, tutti gli indumenti delicati li lavavamo comunque a mano. Ognuno si occupava dei propri indumenti intimi, questo di sicuro.
Ora ci sono tanti programmi, e ci si mette dentro di tutto, nella lavatrice, differenziando i detersivi. Ricordo però che Ava Bucato causava eczemi, perché conteneva troppa soda. Quindi mamma è passata a detersivi più delicati. Che bello ricordare certi fatti di un tempo che fu!
Ti voglio bene anch'io, Angela
Danila
Email del 24 luglio 2020

Non ho seguito tutta l'EPOPEA dei detersivi, ma ho riconosciuto i nomi. E ricordo che i giochini nel TIDE (che poco tempo fa mi è capitato di scoprire che significa ONDA) puzzavano tanto da detersivo che starnutivamo...
E hai fatto una descrizione perfetta dell'asse da bucato. Per anni poi lo si è continuato a usare, solo che era diventato di plastica rigida e proprio, come racconti, lo si appoggiava nella vasca. Quando la lavatrice si usava solo per
certe cose molto grandi come lenzuola e tovaglie. Mentre le mutande si mettevano in bagno e poi 'ci si dava giù a mano'...

Questa serie la terrei per il Nostro LIBRO.
Angela


Co Vi D - Pensiamoci su - di Angela Fabbri



selvaggina cinese al mercato di wuhan = Pipistrelli

Email - inizi giugno 2020


Ma di' su, Danila, visto che io e te facciamo un TEAM così potente quando ci mettiamo giù a lavorare insieme....
Ma possibile che non riusciamo a capirci qualcosa di 'ste VIRUS, di cui tutti i biologi, fin dall'inizio, mi auguravo cercassero DA DOVE ERA NATO (e poi tutte le notizie che si accavallavano hanno depistato e fatto dimenticare anche a me), ma possibile che non riusciamo a risalire noi due da dove è nato? Dato che parte dalla Natura?

Vediamo. Ricapitoliamo. All'inizio han detto che tutto era partito dal Grande Mercato di WUHAN, mercato dove c'è proprio di tutto, assieme ai limoni c'è la SELVAGGINA (loro la chiamano così) NON controllata e qui erano PIPISTRELLI, come quelli di un altro VIRUS, quello della SARS e questo qui si chiama (in quella classifica) SARS  COVID-2. Che poi diventa, per il pubblico mondiale:
                                                                            Co Vi D - 19
tradotto Corona Virus Disease (= Malattia) 19 (anno in cui si è manifestato, e cioè il 2019).

Nel 2019, infatti ci furono molte strane sintomatologie influenzali con tosse secca e fastidiosa fin dal dicembre 2019, adesso qualche medico se lo rammenta...

Ma se di medicina sappiamo poc e gnent, in scienze naturali e osservazioni siam maestre.

In altri casi di epidemie, venute sempre dall'Oriente Cinese, fu una SCIMMIA. Qui si tratta del secondo PIPISTRELLO PORTA-VIRUS o VIRUS-CONDUTTORE.

Pensiamoci.

Angela


ITACA É LONTANA di ANNA MONTELLA


2 QUADRI di NORMA TROGU

Quando le bimbe si dilettano a dipingere




martedì, luglio 28

TANTE COSE DAVVERO! di ANGELA FABBRI e DANILA OPPIO

Tante cose davvero!
Email del 28 luglio 2020
Eh, Tesoro, ci fosse solo quello da inviarti!
Ho delle piccole modifiche alla copertina del nostro libro e oggi ho scritto un altro pezzo sul PERCHÈ del NOSTRO LIBRO.
Ma dovevo ricominciare a mangiare. E ho usato tutti gli espedienti. Per 3 sere sono riuscita a mandar giù la insalata di riso cotto nel brodo delle carote che mi portò il Dottor Anna, poi l'ho condita (non l'Anna, il riso) con le carote, un uovo sodo spezzettato e un po' di pesto per darle AMORE...
Oggi mi sono cotta una patata lessa (sempre portata dal Dottor Anna) e domani la metterò in insalata col prezzemolo.
Il mio intestino è tornato normale e ho voglia di mangiare di nuovo. Da sabato ho anche tutte le sere la mia macedonia che è venuta davvero bene, con mela, pesca, banana, prugne Sangue di Drago, zucchero, succo di limone e noci tritate. Oggi col mixer ne ho tritate delle altre che poi conservo in frigo dentro uno 'schiroccino' di vetro...
Mercoledì verso sera vado dalla Viola per piedi, gambe e baffi e poi da mia cugina Daniela che abita di fronte, così finalmente, dal 4 giugno, rivedo anche lei. E alla notte scongelo il macinato di manzo e i piselli scottati, così giovedì, assieme a un uovo, la forma, il prezzemolo rimasto e un panino bagnato nel latte, mi faccio un tegame di polpette per le prox cene...
Venerdì faccio un dolce coi savoiardi bagnati nel cioccolato alle pere, la crema pasticciera e le amarene: stasera ho telefonato a Stefano così sabato viene a prenderlo come dolce aggiunto al suo compleanno del 3 agosto...
Oggi, finita la lavatrice, sono corsa da uno dei miei panifici e ho ordinato i biscotti ferri di cavallo intinti nel cioccolato amaro per domani: d'estate li fanno solo su ordinazione. E ho trovato di nuovo le brioches al MIELE 2 al prezzo di 1, prese! Sono enormi, le mangio in 3 volte per merenda.
Angela

Email del 28 luglio 2020

Che bella notizie mi dai! Che hai ripreso a mangiare, che stai lavorando al libro e…questo significa che sei tornata l'Angela iperattiva! Sono molto contenta. Adesso però attendo che tu mi invii qualcosa di quel che hai preparato, non il cibo, ma la scrittura!
Ora scendo per un caffè e attendo Silvana, e poi i ragazzi.
A presto
Danila

COVID = RAFFREDDORE di ANGELA FABBRI e DANILA OPPIO


Email del 27 luglio 2020

Mamma? Non so più cosa dire. La situazione non è cambiata, ce la fanno vedere per un quarto d'ora attraverso una vetrata, e parlando con il medico direttore sanitario della struttura, continua a promettere un incontro più ravvicinato. Ci ha parlato di una stanza adiacente al suo studio, separata da un cancelletto. Quindi sempre distanziati e niente privacy, poiché sarà presente lui stesso e una assistente. Quindi di riabbracciarla non se ne parla. E tutto questo ad agosto. Matteo che vuol vedere la nonna e farle vedere il piccolo, è molto arrabbiato e sostiene che stanno davvero esagerando. 
Ma se pensi che negli aeroporti sono stati chiusi tutti i punti di ristoro, gli spazi per i piccolini, si gira con la mascherina, anche in volo, penso che siano tutti usciti di senno. Ora il Covid non è più così letale, al massimo chi si contagia soffre di un forte raffreddore, una forma influenzale come tante. 
Cerco di accettare la cosa, ma è difficile.
Ciao
Danila

Email del 28 luglio 2020

Non so davvero se l'amico Covid si sia ridotto a un raffreddore, anche se il raffreddore suo parente è. Tutto questo traffico aereo certo non aiuta a capire e nemmeno a sapere a che punto siamo. Sembra che ci stiano ACCOMPAGNANDO all'autunno. Sempre a TEMPO di COVID. Ma, siccome il nostro Governo non registra nessun ammalato fra i suoi appartenenti, né fra i Vice Ministri, né fra i Segretari e i Sottosegretari, mi auguro non usi la parola d'ordine COVID = NON RISOLVERE i PROBLEMI dell'ITALIA, ma che lavori, con TUTTA la FORZA  LAVORO che ha a disposizione, per trovare COME  USARE  i FONDI di SUSSISTENZA  EUROPEI.
Quelli che si mettono in mezzo per fortuna per ora NON  riescono a andare oltre alla CACIARA...Sarebbe troppo comodo per tutti andare adesso a ELEZIONI. Ma se succede, io getto la spugna e NON CI VADO.
Angela 

Email del 28 luglio 2020

Non ti pare strano che tutti i membri del Governo non si siano ammalati di Covid? Questa faccenda mi puzza parecchio. Vien da pensare che LORO sappiano come evitare il contagio e che lascino che siano gli ALTRI a prendersi il malanno. Certo è che con la scusa del COVID facciano slittare molte decisioni che ritengo urgenti. 
La riapertura delle scuole con i banchi a rotelle? Che idiozia! Costano un patrimonio, e non servono a nulla. 
Per non parlare del resto. 
Che tristezza. Siamo proprio il Paese dei Balocchi, ma chi si balocca non siamo noi.
Danila

Email del 29 luglio 2020

 No, non mi sembra strano. Avranno preso subito le stesse contromisure consigliate a noi. E con noi hanno fatto in + la cosa giusta che loro non potevano fare: ci hanno chiuso in casa.
Piuttosto c'è da chiedersi come mai non l'ha preso SALVINI che ha sempre svolazzato in giro su e giù per l'Italia...
Ma certo i LOMBARDI si prendono più libertà, come questo FONTANA...
Angela



ENNIO MORRICONE di ANGELA FABBRI e DANILA OPPIO


Email del 9 luglio 2020

 ENNIO MORRICONE
In questi giorni hanno parlato molto di lui, e ieri notte ho riascoltato un'intervista che gli ha fatto Marzullo a Sottovoce, un quarto di secolo fa... 
<< Il compositore scrive, riempie la pagina bianca, perché vuole ASCOLTARSI, ASCOLTARE  QUELLO  CHE  HA  SCRITTO. >>
Mi ha colpito molto, non ci avevo mai pensato, non sapendo purtroppo scrivere musica.
Angela
Email del 9 luglio 2020
Non saprai scrivere musica, nessuno sa far tutto nel campo dell'arte, ma sai scrivere e disegnare. Ti riporto la frase di Morricone, e sotto te la traduco a modo mio, per te.
<< Il compositore scrive, riempie la pagina bianca, perché vuole ASCOLTARSI, ASCOLTARE  QUELLO  CHE  HA  SCRITTO. >>
"Lo scrittore scrive, riempie la pagina bianca, perché vuole leggersi, e rileggere quel che ha scritto, per non dimenticarsi".
Aggiungo, e per trasmettere il suo pensiero ad altri, così come il compositore e musicista trasmette la sua musica agli ascoltatori. E come la musica e l'arte figurativa vive nel tempo, e oltre la vita dell'autore, così anche per la parola scritta. 
Aggiungo un altro mio pensiero, ascoltando parole su parole di tuttologi che sanno molto poco o quasi niente.
Le parole rotolano giù dalla sponda del letto, dai tavoli dove ci si siede per pranzare o scrivere, spargendosi sul pavimento come polvere, se restano inascoltate. Parole che bruciano,  strappate via dalle loro frasi.
Ma noi continueremo a parlare senza mascherine sulla bocca, liberamente perché niente ci fa paura.
Con tutta la mole della sua infamia, quello lì, quello che crede di avere il potere in mano, (ogni singolo politico, non uno in particolare) sembra un nano che a tutti i costi vuol coprirci di dettami, per tenerci  soggiogati. 
E io non ci sto a questo gioco. Buona colazione
Danila

STENOGRAFI PARLAMENTARI di ANGELA FABBRI e DANILA OPPIO


Email del 9 luglio 2020     

Qualcuno avrebbe potuto risparmiare questa TRAGEDIA che si trascina in uno stillicidio continuo da mesi e naturalmente anche chi lavorava là dentro, è stato coinvolto senza potersi difendere, ma un cuore ce l'ha?
A QUESTO mondo, che è rimasto esattamente uguale a prima del passaggio del Covid, accettiamo che succedano troppe cose brutte mostrandoci IMPOTENTI. Questa delle RSA la sappiamo tutti. Ma pare che non ci importi. Succede e basta. Come gli incidenti sul lavoro, come quelli per strada. E' SUCCESSO. Già. A chi? A quello là in quel paesino del Nord, a quell'altro là in quel paesino del Sud, e poi a Est a Ovest, al Centro, sulla Costa e in Montagna. Ce ne facciamo una ragione in fretta. Constatando che NOI siamo VIVI. Non siamo Esseri Umani, siamo STENOGRAFI PARLAMENTARI, prendiamo atto di ciò che succede e, dopo averlo fatto, ce lo dimentichiamo. No, è una parola troppo lunga, ce lo scordiamo, anzi, a proposito, ma io e te di cosa stavamo parlando?
Angela

Email del 9 luglio 2020

Noi due stiamo parlando di tutto questo. Da mesi. E pensiamo di farci un libro. Non abbiamo nessuna possibilità di intervenire, di questo ho scritto nella precedente mia, dobbiamo abbozzare, tacere perché tanto le nostre parole non vengono ascoltate. Ma non è vero che PRENDIAMO ATTO PASSIVAMENTE, siamo arrabbiate per come la faccenda viene gestita, quasi fossimo sotto una dittatura dove il popolo non può reagire, interagire, ma solo morire dentro.
Non ci sto a questo giochetto. Dobbiamo dirlo nel nostro libro, che siamo stufe che di questa enorme presa per il didietro.
Ci sono precauzioni da prendere, su questo non ci piove, ma altre mi appaiono di un'assurdità inconcepibile. Un esempio tra tutti: mettere la mascherina per far visita a mia madre da un giardino dove non c'è nessuno, attraverso una vetrata che la isola da me. Perché? Se andassi in un ristorante, pieno di gente, come posso portare il cibo in bocca indossando la mascherina? Ovvio che va tolta. E allora cosa serve averla in un luogo deserto?
No, non riesco proprio a comprendere. Questo è solo abuso di potere.
Ciao        
Danila

Email del 10 luglio 2020

" Non siamo Esseri Umani, siamo STENOGRAFI PARLAMENTARI, prendiamo atto di ciò che succede e, dopo averlo fatto, ce lo dimentichiamo. No, è una parola troppo lunga, ce lo scordiamo, anzi, a proposito, ma io e te di cosa stavamo parlando? " esprimeva quel che sta succedendo a tutti, ma non solo per il Covid (che adesso coinvolge te con la RSA dove è chiusa tua madre). Per i terremoti che si sono succeduti, per il crollo del Ponte di Genova, per la contaminazione dentro l'ILVA di Taranto, per il magna-magna che impedisce di costruire un lavoro sicuro qui in Italia, per i 400.000 morti annuali in Africa di malattie come malaria, tubercolosi...

Sapevo benissimo di cosa stavamo CERCANDO di parlare. Ti ho voluto mettere sotto gli occhi, invece, con una semplice serie di frasi, qual è il comportamento NORMALE dell'Umanità dei giorni nostri.

Se tua madre non fosse coinvolta in questa faccenda delle RSA, se io non ti avessi mai conosciuto, come ci saremmo comportate di fronte all'argomento? L'avremmo davvero sentito come UN PROBLEMA?
Ci saremmo limitate, come tutti, a ascoltare il resoconto dei TG sull'argomento.

Insomma, insieme ai discorsi terribili che mi faccio da sola con tutte le parti dell'Universo, mi ricordo anche di guardarmi sulla faccia di QUESTA TERRA, OGGI.
Angela


IL MURO DEL SILENZIO di ANGELA FABBRI


Email dell’8 luglio 2020

Perché mi dici 'ORA CAPISCI' ? L'ho sempre capito, altrimenti non ti avrei scritto a suo tempo quella terribile email sulle RSA che poi tu hai pubblicato.
Mi spieghi COSA si può fare? Proprio QUESTI NOSTRI VECCHI non interessano a nessuno. La gente evidentemente pensa che non diventerà mai vecchia, o non ci pensa, o molto + semplicemente NON PENSA.
Ho sospirato. Cosa vuoi che faccia da qui? Non c'è nessuno che ti può aiutare, indirizzare?
Se fossi un angelo davvero volerei fin là, la troverei, le parlerei con voce dolce e le direi ARRIVIAMO.
Sì, arriviamo, STIAMO PER ARRIVARE, forse aprono le porte, forse qualcuno le aprirà... A me sembra che tutto sia lasciato al caso e all'iniziativa individuale, salvo poi spillarti dei soldi, multandoti perché hai esagerato nello zelo...ti abbraccio.
Angela

E qualcuno lo dovrà pure trattare
quest'argomento che continua a lacerare!
Abbiamo messo i nostri cari al chiuso
non per metterli da parte, ormai in disuso.
Non per lasciarli là in un angolino
dormendo di pastiglie a capo chino.
Ogni giorno siamo lì venuti
portando cose belle come aiuti.
Ci siamo stati sempre fino a che
avete CHIUSO le porte in faccia a me.
E io non smetterò di rammentare
a Stato, Sanità, gente comune
che il MURO del SILENZIO ha un altro nome
si chiama MALAVITA senza errare.

Angela Fabbri