POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

giovedì, aprile 30

B52 ALL'ATTACCO DEL COVID-19 di ANGELA FABBRI




Riusciranno questi B52 a bombardare il solo Covid-19, incasellati con numeri e codici seppur differenti, ed entrambi portatori di morte? Poco probabile, poiché neppure uno spillo potrebbe difenderci da quel disgraziato virus invisibile. 
Resta però sorprendente il disegno di Angela Fabbri, che ve lo spiega con le sue parole:

Vedi, Danila, io HO disegnato e anche molto bene, più di 40 anni fa, ma a nessuno (o quasi)  sono piaciuti i miei disegni. Ai giorni nostri sembra impossibile, ho decine di estimatori, alcuni nemmeno mi conoscono.
Ho ingrandito questa vignetta di 45 anni fa perché è 'una delle meglio' di quel fumetto. Mi spiace solo che il BOEING-B52 sgancia una bomba atomica, ma così scriveva l'autore del romanzo nel 1961 e io ne ho scritto solo la sceneggiatura.
L'areo sembra voler volarsene via dalla vignetta e di questo vado orgogliosa (credo sia per via delle nubi che viaggiano in senso inverso a lui, cioè l'aereo se le lascia dietro). Non potevo permettermi una cinepresa, ma ho fatto lo stesso un piccolo film...

Rispondo, hai fatto molto di più di un piccolo film. Il regista riprende oggetti già presenti, tu li hai costruiti con una penna in mano. E che diamine!? non è forse meglio di un film?
L'intera pagina dove è stata estrapolata questa vignetta.



mercoledì, aprile 29

SON TORNATE A FIORIRE .... di DANILA OPPIO

No! Non sono tornate a fiorire le rose, anche se la mia minuscola piantina ha già tre boccioli. Sono invece fioriti i rododendri, con un notevole anticipo. 
Le uniche due piante salvate dalla furia omicida(pardon pianticida) del terranova di casa. avevo tutta una bordura di rododendri ed azalee che costeggiava la recinzione, ma Chance ha pensato bene di raderle al suolo fino alla radice, quando era cucciolo. Amen!
Tra poco fiorirà anche il gelsomino, anche lui con grande anticipo. Come mai? Forse che la natura voglia consolarmi e distrarmi dall'epidemia? 




Sopra i fiori del rododendro
sotto il nocciolo contorto 




CARDELLINI: le sorprese della natura - Mariella Oppio

Mariella Oppio, mia sorella, aveva visto qualcosa di strano nella cassetta della posta, e aveva pensato che fosse stato uno scoiattolo a prepararsi il nido. La lanugine bianca sembrava quella di un mammifero, ma guardando poco tempo più un là, ha avuto la sorpresa di vedere 6 piccole uova che, dalla colorazione, appartengono a  quelle di un cardellino.
Dopo la cova, altra sorpresa, erano nate sei piccole creature.




Qui  si vedono le bocche spalancate dei tre più affamatati, ma sotto ci sono anche i fratellini, si notano dal becco giallo. 

Che bei doni della natura!


LA FORZA CHE IL CUORE IMPRIGIONA - silloge poetica di TOMMASO MONDELLI





Parliamo ancora dei libri di Mondelli. Questi due sono editi da Akkuaria. Del primo, un saggio sulla vita, ne abbiamo già parlato, del secondo lo facciamo ora. Si tratta di una raccolta poetica editata nel 2014 da Edizioni Akkuaria. Avevo suggerito una diversa versione del titolo, cioè "La forza che il cuore incatena" ma l'editrice ha voluto sostituire il verbo con "imprigiona". E abbiamo accettato il suo suggerimento. Questo per raccontare un poco la storia della nascita di un libro.
Tommaso ha voluto inserire, tra le citazioni che amava riportare all'inizio di ogni suo libro, anche un brano ripreso da un mio romanzo, che è il seguente:
Essere poeti non significa solo sapere scrivere versi. La poesia è uno stato d’animo, quello che ti fa guardare alle persone, alla natura, agli eventi, con uno sguardo d’amore, di dolcezza, di comprensione, di sofferenza, ma sempre uno sguardo profondamente umano, diretto all’altro e non rivolto alla propria persona”.
“La poesia è una dinamica di vita spirituale atta a donare pace e serenità all’anima e al cuore. E i versi poetici potrebbero essere un mezzo terapeutico per molti mali dello spirito”.
Danila Oppio
Smemoria e memoria poetica, pagg. 91 e 95

PREFAZIONE

Le poesie di Tommaso Mondelli

di Raffaela Deiana

   Che dire di Tommaso Mondelli che qualcun altro non abbia già detto?
   Parole inutili, se non si è tenuto in mano almeno uno dei suoi affascinanti libri di poesie!
   Leggere i suoi versi è come tuffarsi in un oceano di sentimenti, di colori e di sensazioni profonde che strappano al lettore meraviglia e stupore, tanta è la saggezza che trapela dai suoi messaggi.
   Egli osserva il suo amato pianeta da ogni angolazione, volge il suo sguardo ovunque e,  per ogni angolo che osserva, i suoi versi sono lì, pronti a depositare nero su bianco fiumi di parole che scavano nel profondo e aiutano a riflettere sul senso stesso della vita.
   Molte sue liriche denunciano la perenne stoltezza umana, senza mai cadere nella retorica. L’universo per lui è un libro aperto che sfoglia pagina per pagina, attentamente e pazientemente. I suoi versi sono un balsamo lenitivo dove la sofferenza purifica e salva, perché la speranza non abbandona mai le sue creature, anzi ne addolcisce gli affanni.
   Soffermarsi su una sola poesia è davvero impossibile, un verso tira l’altro, come si dice per le ciliegie. Il lettore viene catturato suo malgrado, stupito e confuso da tanta saggezza che la mente di Tommaso esprime.
   La sua sconfinata cultura rappresenta sicuramente una potente rampa di lancio che gli permette di volare alto e di vedere oltre, dove altri, sfortunatamente, non vedranno mai.
   Un sentito grazie, dunque, a Tommaso Mondelli che ha saputo dare colore e splendore a chi vede soltanto in bianco e nero.

Questa silloge l'autore l'ha dedicata
“Alla mia dolce sorellina Ilia, volata al cielo nel 1927, all’età di soli tre anni”.
 Tommaso Mondelli


Un disegno di Danila Oppio posto all'interno della silloge
Postfazione
Mi si può dire e mi si dirà pure che il produrre poesie a getto continuo non può che essere una mania.
Tutto si può, ma lo smettere è certo sbagliato. Ma “Fin che la barca va …”, perché non farla andare?
Anzitutto, perché scriviamo? E allora perché non cominciamo col dire, perché pensiamo?
Non pensiamo, forse, per capire le cose, per avere un’idea esatta di come hanno funzionato e perché? A che cosa servono e come son fatte? Ma quanti sono quelli che pensano, concludono e fanno? E quanti hanno necessità di sentire il parere di un altro che, forse ha già trattato e risolto un problema simile al proprio? È come dire che il momento è arrivato di smettere di pensare. Pensare e dire non sono la stessa cosa? Non sono la stessa cosa!
 Siamo arrivati a perché si parla, si riflette e si discorre con altri?
Questo si è capito e non solo da adesso ma bensì dai tempi più antichi. Così è nata l’idea di fornire ad un pubblico bisognoso di scienza a metterla per iscritto. La scuola è nata per questo fine.  La cultura si è formata con la corsa alla divulgazione del sapere.
Francesco Bacone ha detto: “L’uomo tanto può, quanto sa”, ed è tutto un programma.
Col tempo è stata sperimentata l’opportunità di affiancare la prosa con uno stile diverso di scrittura e impostazione, che è stata poi la poesia.
Qual è il fine, lo scopo e la ragione pratica della poesia?
Se cominciamo a ricordare alcune cose come gli adagi popolari: “Donne e buoi dai paesi tuoi”; “Tanto va la gatta al lardo finché ci lascia lo zampino”; “Non sempre la moglie del ladro ride”; “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”; “Cosa fatta capo ha”… Cosa è se non mettere insieme delle parole, in certo modo, per farle meglio ricordare e ritenere quello che dicono?
Volendo, si può continuare all’infinito a secondo i luoghi e i popoli. Sono queste delle confezioni particolari per meglio ricordarne il contenuto. 
La poesia, o la canzone musicata, sono facilmente memorizzate. Le stesse cose si potrebbero dire e con molta più facilità in prosa, ma non avrebbero la stessa portata: solo in pochi o nessuno le potrebbe ricordare a memoria.
La poesia è saggezza in pillole, è uno sport cui ci si può allenare, aiuta in modo singolare a diffondere la cultura per crescere, per risolvere dei problemi e a volte anche per stare più allegri visto che i motivi non mancano.
Leggete le poesie e mandatele a memoria, avete tanto da guadagnare e oggi hanno prezzi accessibili anche le più pregevoli raccolte. La cultura, rispetto al suo grande valore intrinseco, ha un costo poco elevato.
All’amico lettore, con le mie poesie, non offro una confezione di pillole da ingoiare, per raggiungere la gioia o la felicità, bensì uno strumento da usare nella difesa del proprio interesse alla vita. 
 L’Autore
 Ringraziamenti
A Laura Vargiu, per la prima revisione stilistica e gli opportuni suggerimenti.
A Rafaela Deiana, per aver curato la presentazione.
A Danila Oppio, per la vignetta inserita nel testo, la revisione finale e gli ultimi ritocchi.
Un particolare ringraziamento va a Vera Ambra, per aver curato l’impaginazione e lo studio della copertina.

 (Qui è d'obbligo una errata corrige poiché la scelta dell'immagine di copertina, che si è voluta rappresentare con l'opera di Marisa Milan è di Danila Oppio, che ha chiesto l'autorizzazione all'autrice). 

Nota: qualche volta Tommaso, per i tanti libri che ha scritto e pubblicato, confondeva i nomi di chi si era occupato dell'editing, chi aveva scritto prefazioni o postfazioni e altro, ma quel che importa è che tanti hanno dato il loro contributo senza pretendere alcun compenso, in totale collaborazione con l'autore.  

  

martedì, aprile 28

PATRIZIO OCA - VOLTI DI DONNA E PAESAGGI





I suoi paesaggi molto particolari 




UCCELLO DEL PARADISO di DANILA OPPIO

Anche ieri mi sono divertita a disegnare, e questo è il risultato dei miei pasticci:

Originale e sotto variazioni

Danila Oppio

PATRIZIO OCA e LA RAGAZZA AFGANA di DANILA OPPIO

Quel che dice di se stesso, il pittore di Monte San Pietro (BO) PATRIZIO OCA.

Dipingo per passione ...
non ciò che vedo ,
ma ciò che immagino e come mi piace!



Scatto del fotografo americano Steve McCurry 1985
Ritratto eseguito da Patrizio Oca

Ricordo molto bene questa foto di ragazza dagli occhi magnetici e dall'espressione fiera. Di lei sapevo solo che era stata fotografata e immortalata in una copertina del National Geographic. Dopo aver visto il ritratto che le ha fatto, basandosi su quella immagine, il pittore Patrizio Oca, ho voluto documentarmi meglio. Ed ecco quanto ho letto su LA STAMPA. Questo per non essere tacciata di plagio! Trovo molto interessante la storia di questa donna coraggiosa e desidero condividerla con voi.

PUBBLICATO IL 09 Novembre 2016 ULTIMA MODIFICA
25 Giugno 2019

Sharbat Gula, la “Ragazza afghana” dai magnetici occhi verdi immortalata nel 1985 dal fotografo americano Steve McCurry su una copertina del National Geographic, ha incontrato oggi a Kabul il presidente Ashraf Ghani dopo aver rischiato una lunga pena detentiva in Pakistan per l’accusa di possesso illegale di una carta di identità.
Ghani ha consegnato alla donna che era in compagnia di due figli le chiavi di un appartamento, ha sostenuto in un tweet di essere stato «felice di aver dato il benvenuto a Sharbat Gula e alla sua famiglia. La sua vita ci ispira tutti. Lei rappresenta tutte le donne coraggiose di questa nostra terra».
Il rientro in Afghanistan della donna, che nella foto di oltre 30 anni fa era stata assimilata alla `Monna Lisa´ di Leonardo da Vinci, è stato è possibile dopo che un tribunale di Peshawar (Pakistan nord-occidentale) ha deciso di infliggerle solo 12 giorni di carcere ed una pena pecuniaria per la vicenda del documento, disponendo la notte scorsa la sua espulsione.
Per oltre 30 anni Sharbat Gula ha vissuto in Pakistan nel campo per profughi afghani di Nasir Bagh, dove McCurry la scoprì e fotografò da bambina nel 1984 e la ritrovò per ritrarla di nuovo o in un celebre copertina del National Geographic come «La ragazza afghana» e diventata una delle foto più famose al mondo. Lo riferisce la tv DawnNews.
Alcuni agenti dell’Agenzia federale di indagini (Fia) si sono recati a casa della donna e le hanno contestato il reato di falsificazione del Documento nazionale di identità computerizzato (Cnic) pachistano. Alla fine di febbraio 2015 i documenti d’identità concessi a Sharbat Gula e a due suoi presunti figli erano stati annullati perché ritenuti falsi.
Nel 1984 il fotografo Steve McCurry scattò la celebre immagine di Sharbat, allora 12enne, in un campo profughi di Peshawar dove era appena arrivata. La ragazza divenne famosa come la «Monna Lisa della guerra afghana».
 L’aspetto di Sharbat Bibi oggi
Diciassette anni dopo, nel 2002, il reporter ritornò in Pakistan per cercare la giovane, rimasta anonima. La ritrovò sposata e con tre figli nel campo profughi di Nasir Bagh. Nel nuovo scatto, pubblicato sul National Geographic, comparve con gli stessi occhi verdi magnetici che la resero famosa in tutto il mondo.
Appresa la notizia, McCurry ha scritto su Instagram: «Due ore fa mi è stato detto da un amico di Peshawar, in Pakistan, che Sharbat Gula è stata arrestata. Stiamo facendo tutto il possibile per conoscere i fatti contattando i nostri colleghi e amici che si trovano nell’area. Sono impegnato a fare qualsiasi cosa per fornire supporto legale e finanziario a lei e alla sua famiglia. Protesto con forza contro questa azione delle autorità. Lei ha sofferto tutta la sua vita, e il suo arresto è una egregia violazione dei suoi diritti umani». 
A volte ci penso, come le cose tornano a galla nel mare dei ricordi, non appena qualcosa le innesca!
Grazie a Patrizio, questo è accaduto! A lui dedico la prossima galleria.
Danila Oppio


ALCUNI NUOVI DIPINTI di NORMA TROGU

Chiedo scusa se non affianco ai quadri indicazioni sulla misura o la tecnica, pubblico solo le immagini che sprizzano gioia nei loro brillanti colori e forme.
Complimenti all'artista! Mai come in questi momenti è tanto importante portare allegria e colore! Grazie carissima Norma. Muchas gracias con cariño!


L'ARTISTA








LETTERA APERTA AL GOVERNO E AL PARLAMENTO ITALIANO - di ANGELA FABBRI


Scrivo questa lettera al Governo e anche al Parlamento sennò ho capito che si sente solo e messo da parte (e, in questo periodo, come capisco questo suo sentimento!).
Scrivo al Governo e al Parlamento Italiano come se scrivessi alla Posta del Cuore.

Ho ascoltato le nuove direttive che andranno in vigore dal 4 maggio c.a. Tutte utili e condivido la prudenza. Deve esserci ma non deve impedirci di riprendere a lavorare e produrre e i sistemi ci sono. Lo dico da pensionata che non può dare altra mano che far da mangiare, cosa che dicono mi riesce piuttosto bene. Ma è d’altro che vorrei parlare.

Vedete, io e Erald ci siamo conosciuti proprio all’inizio del Corona Virus. Dovevo aggiustare una finestra esterna e lui mi fu consigliato perché sa fare un po’ di tutto. È vero, la finestra l’ha messa a posto in un batter d’occhio!
E in quel batter d’occhio è successo qualcosa fra noi. Una di quelle cose incredibili e rare della vita. Ci siamo sentiti vicini. Lui, arrampicato fuori sulla scala e io giù dentro casa. Ci guardavamo spesso, senza sapere perché. Ma sentivo una gioia calda dentro e so che era lo stesso per lui. Sensazioni di una vecchia signora che porta bene i suoi anni. Ma Erald è giovane e stava succedendo nello stesso momento anche a lui.

Da allora siamo stati separati dal Virus e, anche se godiamo ottima salute, ci chiediamo quando potremo rivederci e parlarci e risentire quella gioia calda che si sente tutta quanta solo quando ci si vede di persona.
Non sappiamo ancora nulla di noi e se il destino ci vorrà uniti o ci separerà, ma abbiamo bisogno di un chiarimento dall’alto. Dal Governo e dal Parlamento:
Anche se non siamo parenti, anche se ci siamo visti una volta sola e tanto meno ci siamo CONGIUNTI, possiamo dire che apparteniamo a quella fortunata cerchia di persone che potranno presto ritrovarsi faccia a faccia? Anche con le mascherine, non importa, i nostri primi messaggi ce li siamo spediti con gli occhi e sono il solo ricordo che abbiamo. E il ricordo non va via.

Grazie.
A come Anonima (sessantottenne)
Erald è un nome finto (ma lui ha 38 anni)  

CARA AMICA TI SCRIVO... di DANILA OPPIO


Cara amica ti scrivo (rifacendomi alla canzone di Lucio Dalla).
Stamattina mi sono alzata con un pensiero fisso, forse nato da quell'equivoco con chi sai, o forse no. Leggo molto sia a livello di notizie sia di semplici gossip sulle inutili preoccupazioni della gente che si lamenta di non poter andare dal parrucchiere o fare shopping. O cazzate simili. Di fronte a tanti malati gravi, a tantissime morti, queste sono bazzecole o pinzillacchere come diceva il grande Totò e vorrei fare il punto sull’argomento.
Poi magari le idee che mi nascono mentre sono seduta sulla tazza del cesso svaniscono e ricostruirle nello stesso modo in cui le ho pensate magari non mi riesce, ma ci provo.
Leggo ogni giorno sui social una marea di commenti che riguardano la nostra situazione attuale, alcuni sono interessanti altri lasciano il tempo che trovano.
Preoccuparsi di non poter fare jogging, di non poter incontrare i propri amici e parenti - coi quali si può restare peraltro in contatto grazie alle moderne tecnologie di comunicazione - è meno che niente rispetto ai tempi in cui le pandemie decimavano migliaia di persone e non c’era modo di avere notizie immediate. Attraverso FB, WhatsApp, Skype ed email si può restare in contatto, allora erano ancora cose dell’altro mondo. Questo mondo odierno.
Pare che le migliaia di persone colpite dal virus e decedute a causa dello stesso debbano passare in secondo piano. Così come quei vecchietti che sono morti nelle RSA senza poter vedere per un’ultima volta i propri cari, senza che questi ultimi potessero riabbracciare genitori e nonni.  Macché! Quel che interessa alla maggioranza delle persone è poter riprendere la propria vita che per ora è sospesa. E meglio non parlare delle RSA, argomento scandaloso, infamante (o infamia) che potrebbe impressionare la sensibilità delle persone, meglio evitarlo come la peste. O come il Corona Virus? Fa lo stesso entrambi sono pandemici!
Anche se questo è vero, le preoccupazioni sono altre, perché si è fermata l’attività lavorativa, e le aziende sono al collasso, e i dipendenti temono di perdere il lavoro. E direi che è l’unica ragione per fremere di sdegno, e la speranza che tutto riprenda come sempre, è più che lecita.
Un’amica poetessa scrive:
Noi che ci lamentiamo perché qualcuno ci limita nella nostra libertà vogliamo per un attimo fare mente locale su coloro che ogni giorno lottano per mettere assieme un pasto. Pensiamo un attimo a chi non ha le nostre comodità e a chi probabilmente dovrà reinventarsi una nuova vita perché domani non ha più un lavoro. Coraggio cerchiamo di essere seri: abbiamo riempito i social di ginnastica, canti ecc.. ora basta.
Finalmente qualcuno che dice quel che conta! Grazie Marinella, ci sono sofferenze ben maggiori di quelle di dover rinunciare al parrucchiere, allo shopping, alla ginnastica in palestra e ad altre simili inutilità! Brava!

E non si tratta solo di lamentazioni stile Geremia postate sui social, io stessa incontrando una signora, quando ancora non si era parlato di clausura totale, mi disse che quel che la faceva più soffrire era non poter recarsi in palestra.
Prova a prenderti il virus, ho pensato, e poi mi dirai cosa sia la reale sofferenza!

Non ho un sistema di misura per valutare quanto l’egocentrismo viaggi sui binari della vita, e noto che oltre il proprio naso, la gente non vede la realtà, come se fosse affetta da una forte miopia, che le impedisce di osservare la sofferenza altrui.
Il vero strazio non certo quello di dover cambiare il proprio stile di vita a causa della situazione attuale, ma quello che hanno subito e stanno ancora vivendo le persone colpite dal Covid-19.
Certo gli abitanti delle Regioni meno colpite non possono comprendere quanto si grave la situazione in Lombardia, dove il virus ha combinato grandi disastri. Si preoccupano di altro.
Poi ci sono fatti curiosi, che fanno sorridere.
Sentivo ieri il mio vicino di casa che trafficava sul suo balcone. Gli ho chiesto: “Che combini di bello?”.
 Mi risponde:
 “Sto preparando un ‘orto di guerra’. Ho acquistato nel negozio di bricolage qui vicino una scaffalatura rustica e ora la ripulisco dalla muffa e stendo l’impegnante, domani vado in un centro di floricultura e acquisto delle piantine di fragole rampicanti e altre di aromatiche.
Ma pensa che ho cercato anche i sacchi per la raccolta indifferenziata e mi hanno risposto che quegli articoli non possono venderli perché non necessari. Come non necessari? La spazzatura me la devo mettere in tasca? Sarebbe come se non mi vendessero la carta igienica!”. Ho riso fino alle lacrime, pensando a come si potrebbe risolvere in mancanza dei rotoli Regina!
Un’amica mi scrive che lei e il marito hanno approfittato di questa finta vacanza per occuparsi del giardino e di quei lavori di ordinaria manutenzione che, in tempi lavorativi, rinviavano di giorno in giorno per mancanza di tempo o troppo stanchi per farlo.
In breve, chi ha delle passioni, hobby o semplicemente voglia di lavorare, riesce a riempire le giornate con attività utili, e arriva sera che manco si sono accorti di essere agli  “arresti domiciliari”. In fondo è quanto faccio anch’io. Non sento il bisogno di uscire a tutti i costi.
Si scrive, si legge, si dipinge, si cuociono torte o altro, si sferruzza, ci si occupa dei fiori, si riorganizzano armadi e dispense, si pulisce il forno e il frigo da tempo trascurati.  Si ripulisce lo sgabuzzino, la cantina, il garage e ogni angolo di casa che per ragioni di tempo o di poca voglia si erano rimandati alle Calende Greche.
Ma soprattutto si pensa a chi sta peggio, e si ringrazia Dio o il fato di avere la salute, di non essere stati presi nella trappola del virus e si condivide il dolore di chi non ha avuto la grande fortuna di poter vivere la propria vita, anche se tra le mura domestiche.

Quanto scritto non è proprio conforme ai miei pensieri mattutini, ma ci sono andata vicino e ora mi è venuta in mente una poesia che aveva seguito lo stesso iter: pensata e poi sfuggita…

Poesia sbagliata

Stamattina mi sono svegliata
con in mente una poesia sbagliata. 
Mentre mi lavavo i denti la pensavo,
così come mentre gli abiti indossavo. 
Ma quando son riuscita finalmente
ad afferrare la matita in mano
per stendere sul foglio la poesia
mi resi conto d’averla lavata via
o forse si dissolse nell’asciugamano. 

Danila Oppio

domenica, aprile 26

MENZIONE SPECIALE al Concorso LA GIRANDOLA DELLE PAROLE a DANILA OPPIO


Anch'io, nel mio piccolo, ho ricevuto la Menzione Speciale per la poesia che ha partecipato al II Concorso indetto dalla Pro Loco di Limbiate, LA GIRANDOLA DELLE PAROLE e che è andata a far parte dell'omonima antologia. Tutto quel che riguarda il concorso, l'ho già pubblicato nel post dedicato a Tommaso Mondelli, e quindi non mi ripeto.







UGO FOSCOLO - PREMIO PRO LOCO DI LIMBIATE a TOMMASO MONDELLI


Interrompo la pubblicazione dei libri di Tommaso Mondelli per dedicare questo post al Premio ottenuto alla seconda edizione del Concorso LA GIRANDOLA DELLE PAROLE. Mi aveva detto che sarebbe andato a ritirarlo il 4 aprile, data della premiazione, costi quel che costi. La data è stata spostata a causa dei problemi sorti per il Covid-19 ed è purtroppo deceduto due giorni dopo, mentre ricorreva il suo 101° compleanno. So che avrebbe tanto voluto incontrare e abbracciare nuovamente Rita Iacomino e Anna Montella, alle quali era legato da una profonda amicizia e stima, ci teneva tanto, ma il destino ha voluto diversamente. 
Per questo nuovo concorso mi aveva chiesto consiglio su quale lirica inviare, e gli avevo suggerito proprio UGO FOSCOLO perché entrava nel gruppo delle sue poesie che ritenevo meritevoli di essere premiate. Ha accettato il mio suggerimento e sono felice che abbia ottenuto il Premio Pro Loco di Limbiate. 
Oggi ho appreso che è pronta l'antologia del Premio e si può ordinare. In attesa che mi venga consegnato il testo in cartaceo, ho dato una sbirciata alla pagina de ILMIOLIBRO  che presenta le poesie che hanno ottenuto riconoscimenti al Concorso.
Riporto le parole di Anna Montella che ne ha curato l'impaginazione e l'editing, la prefazione di Rita Iacomino e la poesia dell'autore con la nota critica di Paolo Baldelli.
Questo per dire che anche a 101 anni si può avere ancora la lucidità di scrivere una splendida ode e ora ricordiamo Tommaso anche per questo suo meritatissimo premio.

Un'antologia che è un documento e una testimonianza preziosa per un progetto culturale maturato negli ambiti delle attività della Pro Loco Limbiate atte al miglioramento civico, culturale, sociale e morale della Comunità, giunto alla sua seconda edizione. 
L'antologia, curata da Anna Montella, raccoglie le opere degli Autori destinatari di un riconoscimento  negli ambiti del Premio Letterario Internazionale promosso ed organizzato da Pro Loco Limbiate con il patrocinio della Regione Lombardia, Provincia Monza/Brianza, Unpli Nazionale (Unione Nazionale Pro Loco d‘Italia), Città di Limbiate. 
Ideatrice del Premio e Presidente esecutivo la poetessa/scrittrice Rita IACOMINO, socia Pro Loco Limbiate. Presidente onorario del Premio e di Pro Loco Limbiate l'attore/regista Alessandro QUASIMODO, testimonial nel mondo della Poesia.
La Giuria del Premio
Paolo Baldelli poeta, operatore culturale; Fabiano Braccini - poeta, operatore culturale; Fabrizio Bregoli – poeta, scrittore; Nunzio Buono poeta, scrittore; Carmelo Consoli – poeta, critico, saggista presidente La Camerata dei Poeti di Firenze; Ivan Fedeli – poeta, critico letterario; Giuseppe Leccardi poeta, operatore culturale; Dario Marelli – poeta,scrittore; Marinella Miconi, scrittrice; Adriano Molteni – poeta, scrittore; Mina Rusconi – critico letterario, operatore culturale; Enrico Sala poeta, operatore culturale; Carla Sautto Malfatto – scrittrice, pittrice; Rodolfo Vettorello – poeta, operatore culturale.

Purtroppo non potrà ritirare il premio, ma sono certa che sarà presente con lo spirito, in quell'Altrove dove ora si trova.