POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

giovedì, maggio 30

AGENDA ARTE E PENSIERO 2020 Ed.Helicon (AR) - Testi poetici di ROBERTO V. DI PIETRO


 Testi per Agenda Arte e Pensiero 2020  Ed. Helicon AR)

I N E D I T I
riconducibili alla silloge
ORFEO, ORA PUOI (Helicon, 2018)




La verità di un uomo è innanzitutto ciò che nasconde.
(André Malraux – Antimémoires))

Le parole non colgono il significato segreto delle cose:
tutto appare un po’ diverso quando lo si esprime, un po’ falsato, un po’ sciocco.
Ma anche questo è un bene: che ciò che è tesoro e saggezza per un uomo
suoni sempre un poco sciocco alle orecchie del prossimo.
(Hermann Hesse - Siddharta)

PUNTUALIZZAZIONI acustiche

i.

DIVERSAMENTE MUTA

Pur senza corde, una cetra non tace:
  diversamente muta
sussulta e piange e ride e grida e strepita!

ii.

MALAGRAZIA

Esclama un giornalista (ex giornalaio?):
      “Che differenza fa, mi chiedo e dico, 
s’è un ‘coming out’ o un ‘outing’ ?! Quante… stooorie!”

“L’effetto è forse un altro…” – suggerisco --
“…se a volerlo… strillaaare! sia tu stesso…
o si sia messo in mezzo uno strillooone.”


(INSERIRE, trasversalmente, PICCOLA IMMAGINE BOUZOUKI)

iii.

           Un
    segreto
è un’umanissima protezione
della propria libertà.
(Claudio Magris)
                                                                                                   Un
                                                                              segreto
non dovrebbe essere esternato:
se lo fosse, recherebbe nocumento a chi lo esterna
e talora persino a chi lo riceve.
(Umberto Eco)
Trasumanar significar per verba/non si porìa…
(Dante Alighieri)

Tutto è lecito, ma non tutto edifica.
(fra Saulo di Tarso e Altiero Spinelli)

Come…borborigmo?…

“Con pena… trattenerlo?... ad ogni costo?…”:
           lettore caro, questo
           è il dubbio del poeta
          che troppo teme la tua incontinenza.  

              “Se… lecito, talvolta, rilasciarlo?...”:
questo, lettore mio,
ch’io non do mai per certo,
che guaio se invece tu l’hai già deciso!

(Momo Sabazio)

(INSERIRE, trasversalmente, PICCOLA IMMAGINE BOUZOUKI)



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Poussin - et in Arcadia ego



Guercino - et in Arcadia ego

Et in Arcadia
EGO

I.

Tanto sussiste

Pozze d’azzurri riflessi
sul fondo d’un rivo in secca:
tanto d’equoreo e celeste
 sussiste
in questi occhi
chiusi

II.

di un fiore
  
Svaniti e i colori, e il profumo,
e i roridi stami, e quel buffo
spavaldo irrequieto pistillo  
del turgido esotico fiore  
estraneo alla macchia nostrana,
che un giorno strappasti, e  (oh, dispetto
ad ogni ordinaria violetta
 beghina! bugiarda! – e fu giusta?...
o indegna diffida?...) volesti
pigiato e sepolto in un libro,
di vivo oramai non ti resta 
che un vano tesoro:
il suo
 nome.



III.

When I was young? – Ah, woeful When!
Ah! for the change ‘twixt Now and Then!
(Samuel T. Coleridge – Youth and Age)
O could I feel as I have felt, or be what I have been,
Or weep as I could once have wept o’er many a vanish’d scene…
(George G. Byron – Youth and Age)
…al tempo che l’acerbo, indegno
 mistero delle cose a noi si mostra
                                               pien di dolcezza…
                  …allor che al fianco
m’era, parlando, il mio possente errore…
…Ahi, ma qualvolta
 a voi ripenso, o mie speranze antiche,
ed a quel caro immaginar mio primo…
(Giacomo Leopardi – Le ricordanze)

SIC FUGIT VITA MEA
i.
Forse la giovinezza è solo questo
perenne amare i sensi e non pentirsi.
(Sandro Penna)

ii.

E la vecchiaia?... Perenne pentimento
di non saper, tuttora, mai pentirsi.
(Roberto V. Di Pietro)

IV.

L’absurde n’a de sens que dans la mesure où l’on n’y consent pas.
(Albert Camus  - Le mythe de Sisyphe)
…com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
(Eugenio Montale – Meriggiare pallido e assorto)

Now is no time to think of what you do not have.
Think of what you can do with what there is.
(Ernest Hemingway – The old man and the sea)

E IL VECCHIO PESCATORE DISSE AL MARE
(una supplica, a tu per tu)

i.

Mio buon compagno, ascolta:

“Ora che gli anni nuovi
li sento ormai contati,
ora che questi mesi
 son giorni sempre uguali,
ora che i miei risvegli
somigliano a tramonti,
ora che le mie veglie
son reti e maglie vuote…

prega per me quel Sole
 che in te viene a gloriarsi,
pregalo tu! acciocché
l’ora del mio domani
non sembri – ah, come l’oggi…--
la somma delle stesse
                                                             ombre d’un altro… un altro…
                  ancora un altro!…
            ieri…

ii.

…E faccia ch’io dorma con te, quando Lui
sorgivo t’irraggia
                        t’abbraccia felice
                                                       e non lascia
        segni di sangue
  grumi
               cicatrici.”



V.

Sola nel mondo eterna, a cui si volve/ogni creata cosa/
in te, Morte, si posa/nostra ignuda natura…
(G. Leopardi – Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie)

“Associazione irregolare delle idee,
un costume bizzarro della mente, anzi una specie di follia
– scriveva Leibniz nei ‘Nuovi saggi sull’intelletto umano’ –
che almeno per un attimo tocca a tutti gli esseri umani.”
 (Marino Biondi -- Raggiri e complotti, verità vo cercando)

Certo è un azzardo un po’ forte,
scriver delle cose così,
che ci son professori oggidì
 a tutte le porte.
(1910)
E lasciatemi trottt…olaaare…
(al mio Aldino Giurlani – beh, alias A.P.)
(2019)

Quando nasce, la sciogli, la scuoti…
la distendi…le palpi i piedini;
con l’ovatta, il musetto e il culetto
glieli netti, e via via glieli baci.
Maschio?... femmina?... E che! Fa lo stesso:
Vita Nuova è Rampollo, perbacco,
dei tuoi lombi allenati, indefessi!
Te la coccoli in grembo e t’incanti:
bella o bello, la chiami “Paaa-pàaa…”

E di te, che ne pensa?...Oh, che vuoi
che le importi dei troppi barbogi
di cui pullula il nostro pianeta:
“Madre o padre, ufff…un’unica pppizza!
Una stessa rottura… di pppalle!
Pachidermi spompati! Elefanti
moribondi, ma… ancooora fra i piedi!
Ignoranti… che scrivono fiuuumi
di parole antiquate su Facebook…
ma non sanno gestirsi altri Social
 dove basta una foto e, se porno,
finalmente non fa démodé.
Gente lenta!… che ingombra le strade:
senza ritmo nel sangue, né orecchio…
pur se intasa le nostre palestre
per strusciarsi a pollastre e galletti
nel ballare la zumba e l’hip hop!
Miserabili giovanilisti…hhh…
Vecchi… e pporci! Mammùt pederasti!” --
 (le insolenze, per ora, le tiene
solamente sbozzate in memoria,
ma le pulsano già negli occhietti…) –
“Pàleo-ssstronzi…eee…” – Vabbèh, può bastare.
  
Lei, per contro... che dire? E’ una Rock!
Anzi, un cyber-Palèo (*) postmoderno:
un’androgina a tutti gli effetti
(o un ginandro?... oggigiorno...uhmm, chissà),
si fa avanti e non perde un istante:
scende in pista, e si lancia e si sferza!
  Uèei! In un amen è già bell’e pronta  
a rotar su se stessa! E, se gira,
(ora ha un’App che la sprona, per giunta…)
con trasporto volteggia! Iiiih, s’impenna!
Si delizia! Si frusta e si esalta!
Si scudisciaaa…e vaaa… sempre… più su!
E nel mentre canticchia: “Suvvia!
 Che trott… tròttttt…tolàaare a me piaaace…
Mi diveeerte! E lasciate, lasciaaate…
voi lasciatemi faaare…
cooo…sì!”

Ma sia presto, o sia tardi…a seconda…
 (e di che?  tu lo sai?…) se la segui,
 di straforo la sbirci, t’accorgi
che anche Lei (come te, hhh…e chi la scampa?!)
tutt’a un tratto…un tantino… s’inclina…
(già...rallenta?...Ehi, macché, mica molla!)    
Guardi meglio eee…però, non  ti sbagli:
si sollazza pur sempre, ma sembra
che non gongoli più: perché un po’…
ten… ten…tenna…s’aff…anna!... imbolsita
barr…colla!…traaa…balla…oh, penosaaa-
mente…s’avvita!…
                                   Ecco, sbanda…eee…
 sobb…bbalzand’… ora sbietta…eee… in-
tisi…chita…  tosss…sisce…eee…
                                           …ssst-tosss…st-osssssss…èndoooo…
                                                                                      si… sss…smoo…orrrza…
      s’acc…cc… cascia eee…
              …ti
         pianta?!
             Cooo…sì.  

(*) Palèo: tipo di trottola, in uso fino al XVI secolo, che si lanciava con una corda
e si faceva girare con una sferza.
(Momo Sabazio – beh, alias RVDP)



Si desidera avvertire che i testi poetici qui pubblicati in anteprima, come già ogni altro testo di Roberto V. Di Pietro presente in questo blog, sono protetti da COPYRIGHT.  

martedì, maggio 28

IL SILENZIO DEL MEZZODÌ di MATTEO PIZZEGHELLO


Il silenzio del mezzodì


Corro con la mia bici
 lungo gli argini della mia campagna,
sento i canti delle rane 

che si muovono tra l'erba
e poi, all'improvviso un tuffo
nell'acqua e un colpo di vento.
Giro per le vie dei piccoli paesi,
un vecchietto annaffia l'orto,
una signora stende i panni ad asciugare,
e tutto intorno, il silenzio.
Un silenzio che parla di natura
e amore, una forchetta
che sbatte nel piatto ,
una sedia che viene spostata,

un profumo che viene
dalla cucina, di crostata.



Matteo Pizzeghello, Agosto 2018