POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

lunedì, gennaio 31

Just Like a Woman Pontifex cui segue il testo della poesia di Samina Zargar


Samina Zargar si è ispirata alla canzone di Bob Dylan e al remake di Acquaraggia che potrete ascoltare qui.
Just like a woman ( Bob Dylan ). The original song is on the 1966 album Blonde on Blonde. This remake on the Acquaraggia Album "Pontifex, Dylan on the Great Wall".
Ed ora passiamo all testo della poesia di Samina ispirata alla canzone di Dylan.
LE CAMPANELLE

E si riuniscono gli artisti
in onore della spietata libertà.
E si riuniscono gli artisti
per i vicoli più intrepidi
della notte scura
per le onde più alte
dei lontani abissi del tempo
per le ripide vette di montagna
cancellate dalla neve bianca...

E si riuniscono oggi
nel tempo di ogni tempo
nel boato dell'essere assordante
che viene alla luce
i curiosi cantanti,
gli avventurosi musicisti,
i brillanti poeti,
i semplici attori
per narrare tutti insieme le storie
le gesta degli antenati
che prendono vita a uno a uno...
E si muovono gli scheletri scricchiolanti
in ogni direzione
nell'aria umida nebbia
appannata ricordi.
E ancora si aprono le gabbie
d'inferno ardente oppressione,
si alleggeriscono
come piume di aquile reali
le catene dei prigionieri,
e non brucia più
il fuoco di chi è al rogo,
e il più debole che diventa il più forte
e il deriso che ride con ghigno.

Campane della libertà.

Ecco le campane della libertà
che suonano e suonano
e suonano ancora vibrando,
lampeggiano rumori beati nel cielo.

Ed eccoci qui tutti
in onore della libertà
il momento di tregua
per ogni spirito
il momento di pace
per ogni corpo...
E alza la testa
con timido sorriso
il guerriero la cui forza
è non combattere,
Si riprende la dignità
il miserabile,
Sorride alla vita lo sfortunato,
Riprende più forte la speranza
del malato le cui ferite
non possono essere lenite...
E suonano
suonano ancora
sempre più forti
le campane della libertà
mentre
tutti noi artisti
rimbombiamo con la nostra arte
il loro suono
affinché si rievochino
le note
nel tempo
senza smettere mai.

Mai più silenzio.

Samina Zargar

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