POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

venerdì, gennaio 14

Pëtr Il'ič Čajkovskij - Film L'altra faccia dell'amore e libro biografico Il ragazzo di vetro

 



Ieri sera ho gustato un film in DVD: L'altra faccia dell'amore (The Music Lovers) è un film del 1970 diretto da Ken Russell.

La pellicola è ispirata alla vita del musicista russo Pëtr Il'ič Čajkovskij.
La colonna sonora è eseguita dalla London Symphony Orchestra diretta da André Previn.
Pëtr Il'ič Čajkovskij, giovane insegnante presso il Conservatorio di Musica di   Mosca, esegue per la prima volta un suo concerto per pianoforte e orchestra in una sala gremita di studenti, di membri della "Società di musica" e di persone che abitualmente lo attorniano. Mentre il pubblico reagisce con entusiasmo Rubinštejn il direttore del Conservatorio e nume tutelare del giovane, si esprime viceversa con molta severità. Il compositore reagisce in malo modo rifiutando i consigli del maestro e suscitando la riprovazione dell'illustre direttore; ma in suo soccorso interviene una ricchissima vedova ammiratrice del geniale talento del musicista, Nedeshda Von Meck, la quale gli assicura un vitalizio a condizione che si dedichi esclusivamente alla composizione, però senza mai vedersi o incontrarsi.
Pëtr invia anche proprie musiche alla mecenate e intrattiene con lei una fitta corrispondenza, sempre mai frequentandosi di persona; "madame" desidera essere sempre la prima a conoscere ogni sua composizione, divenendo la confidente privilegiata. Nel frattempo, Pëtr conduce una vita privata libertina, nella quale fanno spicco la sorella Sasha e il conte Anton Shilovsky, un personaggio amorale e assai portato a fare baldoria ed approfittarsi di Pëtr, che si è infatuato di lui. Pëtr da piccolo assisté alla morte della madre affetta di colera; rimedio estremo quanto spesso vano all'epoca era di immergere in una vasca di acqua bollente l'ammalato. La scomparsa materna turbò irrimediabilmente il piccolo Pëtr per tutto il resto della sua vita.
Nella disperata ricerca di un equilibrio spirituale, Pëtr accetta l'offerta appassionata di un'avventuriera, Antonina Ivanovna Miljukova, che sposa contro il parere di tutti, ma che abbandona dopo poche settimane di vita in comune, poiché, nonostante ogni tentativo possibile l'amore non viene consumato per il complesso di Edipo, che lo affligge, portando alla più disarmante disperazione entrambi i coniugi. Ancora una volta la von Meck lo soccorre, ospitandolo in una sua villa di campagna, dove il compositore ha modo di lavorare fino a raggiungere la celebrità. Tuttavia, nonostante il successo, mentre la moglie Nina finisce in manicomio afflitta dalla disperazione e dalla vana speranza di ricevere l'amore del marito, Pëtr cade in un pessimismo sempre più crescente.
Čajkovskij non ha più il solito entusiasmo di vivere e rifiuta la compagnia del conte Anton Shilovsky che non considera più con interesse un compagno di giochi, arrivando per gelosia a sparlare della loro antica amicizia alla von Meck che abbandonerà Pëtr accentuando il suo stato d'animo fino alla depressione. L'unico compagno che non lo lascia mai e che in modo talvolta assai opportunistico affianca Pëtr è il fratello Modest che non considera e non riesce a capire lo stato sentimentale, né tanto meno le terribili sofferenze di Pëtr. Nella sinfonia "Patetica", Čajkovskij racchiude tutta la sua disperazione; la dirige personalmente riscuotendo un successo strepitoso. Oramai conosciuto in tutta Europa ed America, è all'apice del successo, ma la vita per lui è diventata una continua sofferenza. Pertanto, bevendo coscientemente dell'acqua infetta, si procura il colera che lo conduce alla morte nello stesso modo della madre.
(di questo non si è certi).

Allora ho letto il libro:

IL RAGAZZO DI VETRO


Una biografia impeccabilmente documentata, cui il talento di scrittrice di Nina Berberova dà qualità narrativa.
Attorno alla figura di P.I. Cajkovskij permane, sebbene su di lui sia stato scritto molto, un alone di mistero. Vari gli aspetti della sua vita che si prestano alla costruzione di un personaggio quasi romanzesco: il rapporto con la madre e la tragica fine di questa, l'omosessualità, il disastroso matrimonio, la relazione con la signora von Meck, sua ricchissima mecenate, durata quattordici anni senza che i due si incontrassero neppure una volta, la morte, con l'enigma del presunto suicidio. E la musica: finora quella di Cajkovskij è stata la musica romantica per eccellenza. Nina Berberova, affidandosi ai documenti d'epoca ma soprattutto ai suoi preziosi colloqui con le persone che avevano conosciuto Cajkovskij, e ricomponendo il tutto con sensibilità e intelligenza, ci regala un ritratto del grande musicista per molti aspetti inedito. Il bambino dalla morbosa sensibilità, il «ragazzo di vetro», come lo definì la governante francese Fanny, e l'uomo di mondo che indossa sempre una maschera; la persona desiderosa di quiete e delle gioie semplici della vita familiare e il grande musicista, riverito e applaudito nelle capitali d'Europa. La Berberova ricostruisce la figura di un uomo tormentato ed estremamente consapevole, colto e aperto alle suggestioni europee, ricco di contraddizioni ma anche capace di risolverle tutte nella sua musica.

Articoli ripresi dal Web da Danila Oppio



Nessun commento:

Posta un commento