POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

domenica, novembre 6

VERPì IL GRANDE PINO DEL BOSCO RACCONTA: FAVOLE di RENATA RUSCA ZARGAR

 


VERPÌ Il grande pino del bosco racconta: Favole 

Mio nonno, che era carrettiere, abitava la casa che lui stesso con tanti sacrifici aveva fatto costruire e dove ho la fortuna di vivere anch’io. Egli vedeva, in alto, sulla collina dove si trova anche la chiesetta della Madonna degli Angeli, un grande pino verde che si stagliava con il suo ombrellone verso il cielo. Lo stesso che vedo sempre anch’io. Il pino era il suo meteo: dall’atmosfera dietro il grande albero, individuava come sarebbe stato il tempo. Se le nubi erano arricciate o gravide di scuro, come si diceva allora, bisognava correre a ripararsi in casa.

Qualche volta, è dolce tornare nella memoria a qualcosa che ci lega ai nostri cari dai quali, comunque, proveniamo e che resteranno per sempre dentro di noi.

Io non sono capace di comprendere il tempo che farà osservando il pino, eppure lo guardo lo stesso, fantasticando che sia un animatore della vita del bosco e che racconti storie alle altre creature.

Storie che gli ho rubato, per suggerire l’importanza di valori come l’unione famigliare, l’amicizia, l’amore, la necessità di una terra non inquinata per poter sopravvivere e soprattutto la fuga dai conflitti.

Ho immaginato, infine, che tutte le creature animate, quando finisce il loro periodo, lungo o corto, sulla Terra, tornino in cielo per prepararsi a una successiva venuta sul nostro Pianeta. Quest’ultima considerazione è per tutti gli eventuali lettori, grandi e piccoli, ma specialmente per me, perché è difficile prendere coscienza con leggerezza che presto bisognerà lasciare tutto quanto ci appartiene.

Forse, le favole del grande Verpì sono troppo semplici e inconsistenti. Infatti, non ci sono movimentate avventure ma solo tanti buoni sentimenti. Probabilmente, oggi, sono fuori moda.

Eppure, sono convinta che, se non si cerca il bene, non si possa essere felici e che tutti gli esseri umani abbiano diritto alla felicità.


Renata Rusca Zargar


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