POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

martedì, dicembre 12

 Ho ricevuto il segnalibro di dicembre edito da Largo Libro di Acropoli. Da questo ho estrapolato quel che riguarda il mese corrente e il Natale. Sono senza fantasia, oppressa da una malattia che mi sta occupando tanto tempo per esami vari, in attesa di un intervento chirurgico. Quindi ringrazio chi mi invia, come Francesco Sicilia Editore, qualcosa che mi aiuti lo spirito e ad affrontare momenti dolorosi, sia per la perdita di persone care che per la mia salute, intanto comincio da una splendida fotografia scattata dalla mia cara amica Alessandra Giusti, le Alpi Valdostane innevate, visitate da nuvolette rosa, che donano speranza.


Ed ora i "ritagli" del segnalibro  che ho voluto conservare qui sotto.




La neve di Natale di Fausto Valsecchi

Ora nevicherà. Sento l’odore
della neve sospesa nelle stanche
nuvole grigie. E intorno, uno stupore
di cose che fra breve saran bianche.

L’ora ch’io vivo è livida d’attesa.
Una gregge passa, passa lentamente.
L’odore della neve ch’è sospesa
sul mondo sembra quella della mente:

lo stesso odore che le nari agghiaccia,
facendo lacrimare gli occhi stanchi.
Giunge il gregge all’ovile e s’accovaccia,
con gli occhi d’oro sotto i cigli bianchi.

Un altro gregge passa. Ora la neve
incomincia a cadere sugli agnelli.
Io guardo e penso a una carezza lieve
di mani che svaniscono sui velli.

Cade la neve. No, non cade: scende.
È alata. Atterra senza farsi male.
Non s’ode. Io guardo e penso alle leggende…
C’è in terra steso un cielo pastorale.

Gli agnelli andando ne hanno calpestata
la via, così che tutto s’imbruna.
E sul pallore della nevicata
la sera cala come nella luna.

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