POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

martedì, luglio 9

I MONTI AOSTANI, GIACOSA E L'AMICA ALESSANDRA GIUSTI con DANILA OPPIO

 


Alba nel cuore del Monte Rosa

Sto leggendo il libro che mi ha regalato Alessandra Giusti, NOVELLE E PAESI VALDOSTANI, scritto da GIUSEPPE GIACOSA, scrittore e poeta, ma Il suo nome nel mondo, tuttavia, è legato inscindibilmente alla collaborazione con Puccini e Illica per la stesura dei libretti delle opere: La Bohème (1896), Tosca (1899) e Madama Butterfly (1904), oltre alla stesura del libretto del primo grande successo pucciniano, Manon Lescaut (1893).

Ho gradito molto questi racconti che Giacosa ha dedicato all’amico Giovanni Camerana, con queste parole:

"Ti dedico queste novelle che mi incoraggiasti a raccogliere. Novelle senza intreccio, ma così voleva l’intento mio.  Nelle maggior parte di esse non invento, registro; di alcune potresti tu stesso attestare la verità. Ma se il lettore non ve la riconoscerà a nulla gioveranno le attestazioni mie e le tue. Non è dunque per chiamartene testimone, che metto il tuo nome sul libro; mi piace affermare qui la nostra vecchia amicizia, invocando il ricordo di quell’Alpe che tante volte ci ospitò insieme. 

Il tuo aff.mo

GIUSEPPE GIACOSA"


Scrivo ad Alessandra, che sto leggendo con grande interesse il libro che mi ha donato, e lei risponde:

Parlando di montagna, hai proprio messo il dito nella piaga. Quella che ora, per gli appassionati, è una vita scelta liberamente e la montagna un luogo di sogno, per la gente dei secoli scorsi la montagna era una nemica e un pericolo. Rendeva difficili gli spostamenti, faticosa l’agricoltura, dura l’esistenza. Non c’era né il tempo né l’idea di fare escursioni perché la povertà era tanta e le energie erano tutte concentrate sull’economia di sussistenza. Strade ce n’erano; ma erano sentieri impervi o piste che ora definiremmo trattorabili, che venivano percorse, quando il tempo lo permetteva, da carri trainati da muli. E non tutti avevano carri e muli, solo i più abbienti. C’era tanta povertà. Specie tra la zona valdostana più vicina al Piemonte, la zona di Gressoney e Pont Saint Martin, c’erano scambi economici: i valdostani portavano burro e formaggio e i biellesi davano loro la stoffa che già allora producevano. Si creò un legame che è rimasto in una bella tradizione: ogni quattro anni dal paese di Fontainemore, in Valle di Gressoney, parte una processione a piedi che dura tutta la notte e si conclude al Santuario di Oropa, a Biella.

Cara Dani, ti allego le foto promesse.

Alessandra Giusti


Mare di nubi viste ad alta quota


Cima del Castore, altezza Mt. 4.220

Ringrazio dal profondo del cuore Alessandra, per avermi fatto dono del bellissimo libro di novelle di Giacosa, e di avermi dato notizie precise in relazione dei racconti che sto leggendo e per le splendide foto che mi ha inviato della cordata di suo marito con gli amici che condividono la stessa passione per la montagna!

Danila Oppio

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