Auguro a tutti voi pace e serenità, salute e quant'altro possiate desiderare.
Un tripudio di primavera scattato nel mio piccolo giardino, a rallegrare con il verde e la fioritura questa pagina pasquale.
Vorrei aggiungere che non invidio coloro che si mettono alla guida di un'auto per raggiungere luoghi piacevoli dove trascorrere le lunghe vacanze pasquali. Anzi, lo sconsiglio caldamente. Lo stress del viaggio, il rischio di code o di incidenti per il grande traffico è una condizione di cui tenere debito conto.
Tutto il beneficio del cambiamento di ambiente viene annullato dal viaggio di ritorno, altrettanto caotico. Sono stanca di leggere notizie catastrofiche, di tamponamenti, e di conseguenti tragedie che, dobbiamo crederlo, sono annunciate. Perché non trascorrere i giorni di festa nella propria città, magari profittando di stare con parenti o amici, in un buon ristorante o nei parchi cittadini? Oppure visitando musei, centri storici, e quant'altro ogni città o paese mette a disposizione degli abitanti? Per chi ha la fortuna, come me, di avere un giardino, seppur piccino, nei giorni soleggiati può goderselo, in solitudine o in compagnia. Ed è quanto farò io, magari leggendo un buon libro, o facendo piccolo giardinaggio.
In ogni caso, che siano per voi giorni sereni è il mio augurio sincero.
Danila Oppio
Bella la tua poesia augurale e condivido quanto dici sui "viaggi" pasquali. Ricambio gli stessi auguri! Abbraccio
RispondiEliminaGiovanna
La poesia non è mia, l'ho trovata sul Web e dallo stile mi pare di Gianni Rodari. Sui viaggi sono irremovibile, stanca di leggere notizie di morti annunciate, a causa dell'eccessivo traffico, dalle gran mangiate o bevute, che provocano sonnolenza o disattenzione, così i morti e i feriti non si contano sulle strade, e invece di far festa, c'è solo dolore. Per cosa? Per festeggiare lontani da casa, per far qualcosa di diverso?
RispondiEliminaCiao Gio e buon "punte" a te e famiglia.
Danila