MORTE
DI UN POETA
Come le stelle ch’erano e che per noi oggi sono,
Vuotate in un sorso solo di luce tracciato
Come
quanto restituiremo a quelle decedute
Che vive a loro volta ci guardarono un tempo
Così muore un poeta, per ogni vita sfiorita
Da lontano in fiore eppure esaurita
Proprio così muore un poeta
E senza ragione e senza torto
Nessuno se n’è ancora accorto:
Non sanno di sapere ch’egli era già morto.
(Che suoni il campanaccio di una vacca o la campana di una
cattedrale!
Requiem e Natale
Una stella che cade è una stalla che sale)
Coucou
Sèlavy!
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