Il conta ossa
Una necropoli
di loculi trafugati
lapidi divelte,
cadaveri esumati.
Mestiere da becchino
perverso. Seppellire
Diseppellire.
E riesuma scheletri
e salme di amori morti
andati in putrefazione.
E arriva ad amare
Il nauseabondo fetore
di carogne verminose.
Le dissotterra
le mette in mostra
e ci pranza insieme.
Un sottile trastullo
tra masochismo
e sadismo.
Diabolica mente
un poco vampiresca.
Inferno rosso
Mentre rosica l’osso.
Passato remoto.
Da pietre sepolcrali escono
zombi riesumati dal nulla.
Ironico destino del conta ossa:
tanto duro lavoro a scavare la fossa
e ha sbagliato cadavere!
Danila Oppio
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