POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

domenica, luglio 14

TUTTI SI SENTONO GIUDICI di Marzia Carocci


Leggo un testo che ha condiviso la poetessa Graziella Cappelli, e lo riporto qui, perché fa riflettere sull'andazzo odierno.


Tutti che si sentono giudici, intelligenti, scopritori di verità e astuti intuitivi del niente che ci sovrasta.

Nessuno sa chi ha davanti ma si sente in diritto di criticare e giudicare qualsiasi cosa, dall'atteggiamento, al vestito, al colore della pelle, alla scelta sessuale o religiosa.Tutti che additano che infamano, che insultano senza nemmeno soffermarsi sul perché.
Magari molti di questi all'interno delle proprie abitazioni hanno forse il figlio ladro o il marito ubriacone fedifrago e violento.
Molti sono quelli che mettono i genitori negli ospizi per farsi la giusta e sperata vacanza.Tanti hanno brutti tarli nei cassetti dove hanno soffocato i sogni e sono diventati apatici pettegoli. Altri ancora proiettano i propri veleni perché nella vita reale sono deboli che non sanno reagire.
Fra di loro anche la falsa amica che ti sorride e ti fa credere al suo bene quando neppure lontanamente si accorge del tuo inferno. La gente parla, parla parla e non si accorge di quanto in realtà dovrebbe meditare e vedere se stessa, rendersi conto di quanto i giudizi possono piegare le persone, di quanto una disattenzione può fare male, di come una sentenza può volere dire morte interiore. Ogni giorno la gente sputa rabbia e veleno; basta vedere su Facebook, questa piccola società virtuale che ha preso il posto di una compagnia reale e diretta.
Chi non accetta pensieri diversi dai propri, chi vuole imporre le proprie idee, chi non capisce il post e offende e ti blocca. Ti blocca...una pugnalata virtuale, un'uccisione del pensiero dello scambio d'idee, di confronti...
In autobus la gente ha il tablet, lo smartphone, l'iPad...non guardi neppure più chi hai davanti a te, non sorridi, non osservi, non respiri più preso da un Matrix sempre più reale e letale. A tavola meno dialoghi, la tv una volta seguita in famiglia, "abita" in tutte le stanze ove ognuno segue quello che vuole. Nessun confronto, dialogo, parere.
Siamo SOLI e non sappiamo di esserlo, chiusi dentro a scatole di vetro dove la freddezza umana fatta anche di cuoricini e smile, resta impressa in qualcosa che non è umano, non ha calore, non ha cuore. Poi ci chiediamo perché il mondo va così...
E allora nascono i giudici rabbiosi e inclementi dietro a una tastiera dove è facile sentirsi giganti, una tastiera che ricerca qualcosa che non c'è: l'UMANITÀ.
Sempre meno uomini e sempre più robot.

Qui alcuni commenti tra cui anche il mio.
Succede. Mai che qualcuno ammetta le proprie mancanze.
Siamo soli dentro la povertà interiore come piccoli sciocchi.
Hai fatto bene Graziella a condividere questo scritto di Marzia Carocci. Rispecchia il mio pensiero e l'umana società che ha perduto il bel senso della vita, e che scarica sul prossimo i propri livori. Per fortuna ci sono ancora persone che guardano agli altri con il cuore, non solo con gli occhi!
Penso che l'umanità sopravviva nelle piccole cose: un sorriso a chi incroci sul marciapiede, una parola di conforto, un gesto che dia calore anche solo per un minuto a una persona....perché quel calore le resterà comunque dentro! Ho sempre creduto nella bellezza dei piccoli gesti e nella delicatezza: quella del parlare, del sapere cosa dire e non dire per evitare di ferire l'altro, quella del non essere invadente, quella delicatezza che non dà spazio alla mera curiosità! In tutto ciò credo e felicemente vedo che ancora in talune persone sopravvive. E quanto ti riempie il cuore quando lo trovi....

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