Lo avrete senz'altro notato anche voi, che questo tronco di pruno è deforme. Nella prima foto, sembra perfino il profilo di un uomo dal naso grosso e con il labbro inferiore sporgente.
Eppure...il vecchio pruno quest'anno mi ha donato così tanti frutti, che i suoi rami si piegavano dal peso.
Guardandolo, questa mattina, mi è nato un pensiero.
Ci sono persone che riteniamo brutte, o affette da qualche handicap, oppure che non le crediamo tanto intelligenti da competere con noi.
E queste idee negative da cosa nascono?
Dal fatto che ci limitiamo a giudicare quel che i nostri occhi vedono esternamente, senza cercare di approfondire il lato interiore di chi siamo pronti a giudicare con gran superficialità. Oppure lo misuriamo con un metro elastico, una misura tutta nostra, deforme pure quella, mai corrispondente ai 100 centimetri.
Perché ci fa comodo?
Perché se non è uguale a noi non lo accettiamo?
Perché se non la pensa esattamente come noi, lo consideriamo "diverso?
Se poi la sua pelle indossa un altro colore, siamo convinti che anche la sua anima sia nera?
Oppure perché abbiamo un concetto di bellezza che non coincide con il suo aspetto?
O semplicemente perché siamo così presuntuosi, sprofondati nel nostro egocentrismo, che l'"altro" è solo persona da criticare, da seppellire sotto i nostri giudizi negativi?
O non è piuttosto che abbiamo timore di dover competere in qualche modo con lui?
Le domande che mi sono posta sono tante e diversissime tra loro.
Allora è Pruno a darmi una risposta chiara:
- Io sono brutto, eppure ti ho donato per tanti anni le mie susine, e tu ne hai fatto marmellate, o te li sei mangiati così come sono. Quindi non sono bello, ma buono.
E allora se tu mi guardi per quel che ti ho donato, non ti soffermerai sul mio aspetto esteriore, e finirai col vedermi perfino bello.
- Ed è così, caro Pruno, tu sei davvero molto bello, e quelle tue imperfezioni ti rendono originale, direi fuori dal comune. Peccato che esistano persone che usano il loro tempo condannando gli altri che non corrispondono ai loro canoni di bellezza, intelligenza, etnia, religione, lingua o altro.
Sono convinti di essere il modello cui prendere esempio, forse perché solo quello conoscono.
Perdonami, Pruno, se mi servo di un detto popolare: il mondo è bello perché vario. E così deve essere, altrimenti sai che noia!!
Danila Oppio
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