LE RIME
La poesia, contenuta nella raccolta SATURA , ha come argomento le
rime, elemento fondamentale della tradizione lirica. Montale, mentre
scherza sulla loro eccessiva presenza nei componimenti in versi, sceglie
forme rare per ottenere particolari effetti sonori: la rima ipermetra,
molto usata da Pascoli, che consiste nel far rimare una parola piana (con
l'accento sulla penultima sillaba) con una sdrucciola (con l’accento sulla
terzultima sillaba)
porta/sopportano; la rima
ipermetra imperfetta, che non presenta completa identità di suono fra
le parole: ardono/ vecchiarde; la rima perfetta (cioè
con identità di suono), la più semplice delle rime, figura solo nel primo
e nell'ultimo verso ed è formata da due parole di scarso significato
(delle/quelle):
Le rime sono più noiose delle
Dame di San Vincenzo: battono alla porta
E insistono. Respingerle è impossibile
E purché stiano fuori si sopportano.
Il poeta decente le allontana
(le rime), le nasconde, bara, tenta
il contrabbando. Ma le pinzochere ardono
di zelo e prima o poi (rime e vecchiarde)
bussano ancora e sono sempre quelle.
Eugenio Montale
Un bel post, precisa e interessante la tua presentazione, ironico e sempre grande Montale.
RispondiEliminaBuona giornata, Danila. Ciao!
Piera
Grazie per aver letto e commentato, Piera.
RispondiEliminaUn caro saluto a te
Danila