I FOLLETTI DISPETTOSI
(E IL FOLLETTO SERVIZIEVOLE)
In quella casa succede qualcosa di strano. Oltre a mamma, papà e figli, vivono anche dei folletti dispettosi e uno servizievole che rimedia ai pasticci degli altri.
Ogni mattina la mamma si alza, e dopo aver preparato la colazione, comincia a occuparsi dei lavori di casa: rifare i letti, scopare e lavare i pavimenti e i sanitari, dispone gli asciugamani al loro posto e nel giusto modo, insomma, rassetta la casa per benino e poi, soddisfatta, guardandosi intorno, tira un sospiro di sollievo nel vedere intorno a lei tutte le cose in ordine, e linde. Poi si dedica alla preparazione del pranzo.
Intanto i folletti dispettosi stanno facendo le loro corbellerie. Gli asciugamani nei bagni sono tutti raggomitolati invece di trovarsi ben sistemati come li aveva messi mamma, perché possano restare asciutti, invece di rimanere sempre umidi, se disposti in malo modo. Alcuni cassetti sono semi aperti, le ante dei mobili del bagno e della cucina spalancate, gli specchi dei bagni schizzati di dentifricio o di schiuma da barba. Inoltre, si divertono a seminare briciole di vario genere sul tavolo e sui mobili di cucina e qualcuna è caduta, chissà come, anche per terra. Il lavello sporco di latte o di caffè. Quei monelli hanno aperto la porta al cane che esce felice in giardino e che, camminando sull’erba bagnata, rientra in casa lasciando impronte di fango sul pavimento, e bava sui muri, sulle porte, sui mobili e sul divano. Depositano, all’inizio della scala che porta in lavanderia un mucchietto d indumenti o di asciugamani bagnati, forse pensando che abbiano le gambe e scendano da soli per tuffarsi nella cesta del bucato da lavare. La stessa cosa succede con alcune scatole di cartone vuote, che contenevano la pappa del cane, pensando, i malandrini, che anche le scatole abbiano i piedi per scendere in garage dove c’è il contenitore della carta e cartone.
Per fortuna di questi dispettucci se ne accorge subito la gnoma servizievole e veloce come il vento, ripulisce i pavimenti dalle zampate del cane, dalla sua bava colata ovunque. Raccoglie la biancheria sporca e la porta là, dove deve stare, dentro il cesto in lavanderia. Chiude cassetti e ante, raccoglie le briciole e tutto questo accade diverse volte durante il giorno, perché i folletti dispettosi non la smettono mai di sporcare o creare disordine in giro. Pare che si divertano molto a far tribolare quella piccola gnoma dai capelli bianchi, sempre disponibile.
Arriva sera, e la gnoma servizievole non vede l’ora di coricarsi, sfinita dalla stanchezza. Tutte quelle azioni ripetute durante il giorno, che i folletti dispettosi possono evitare, perché vale il detto che se non si sporca non si deve pulire, alla gnoma servizievole, non più giovane e piena di acciacchi costa fatica supplementare, che potrebbe evitare, se i folletti dispettosi la smettessero di contare sempre sul suo aiuto che, se qualche volta brontola, ha anche ragione, eppure si sente perfino insultare e definire rompiscatole.
Il folletto stanco
Anche questo racconto è bello. E sarebbe stato molto bello se la 'gnoma servizievole' non si fosse dimostrata pari ai suoi Folletti Dispettosi, come ha voluto a tutti i costi rivelarci nel finale.
RispondiEliminaAngela
p.s. A proposito: Dato che siamo in teme di Legge ZAN, ma è una gnoma o un folletto?
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RispondiEliminaCome tutte le gnome, fa il possibile per tenere a bada i folletti, ma arriva sera che la gnoma, stanca di vedere che le sue pulizie del mattino non durano che poche ore, alla fine, come tutte le gnome, brontola,ma i suoi brontolii non piacciono ai folletti, che vorrebbero che lei facesse tutto senza fiatare e se si lamenta, riceve anche insulti che non merita proprio. Questa è la storia di una normale famiglia, che crede che le gnome debbano sistemare i dispettucci dei folletti, come se fosse un loro proprio diritto darle da fare più del necessario. Ricordi Angela, cosa diceva Tommaso? Per non dover pulire, basta non sporcare. Magari tutti ragionassero con la sua testa!!!
RispondiEliminaCiao
Danila
Son sempre stata in linea con Tommaso, ben prima che la sua massima venisse continuamente sbandierata, che poi è questa: SPORCA POCO e AVRAI POCO da PULIRE. Perchè, in realtà, si deve pulire comunque. E la facciamo nostra in tanti: siamo quelli che han sempre vissuto da soli.
EliminaChe sanno che, anche se in un giorno sporchi solo un piatto una posata e un bicchiere e una tazzina da caffè, se non li lavi alla sera, te li ritrovi nel secchiaio il giorno dopo.
E questo è quel che da sempre ho insegnato ai miei giovani programmatori informatici, oltre che avviarli al mestiere sul computer.
E mi diverto ancora oggi a rammentarlo ai diciannovenni maschi che lamentano QUANTO gli manca la LIBERTA' dalla famiglia: la LIBERTA' è sapere che quel che sporchi la sera te lo ritrovi da pulire la mattina.
Ciao. Angela
Chi vive solo, come te e Tommaso, sa che deve da solo pulire dove ha sporcato. Ma sa anche che proprio per non dover farlo diverse volte al giorno, una volta che ha lasciato tutto pulito ed in ordine, se sporca è solo lui e a suo carico pulire nuovamente. Invece se vive in una famiglia, sopratutto di soli maschi (lo vedo anche con mia figlia, unica donna con tre uomini per casa ma senza un cane che sporca più di tutti) i quali non si rendono conto di tutto quel che lasciano in giro, e che la gnoma deve pulire anche dopo e più volte, che ha lasciato la casa in perfetto ordine, solo un'ora prima! Solo che mia figlia è giovane e ha tutta l'energia per rimettere a posto dove è stato messo in disordine o sporcato, mentre alla gmoma, piena di dolori artritici, costa moooolta fatica! Ciao
RispondiEliminaDanila
Riguardo a Tommaso, non ha mai detto POCO sporco e quindi POCO da pulire. Ma esattamente: "per non dover pulire, basta non sporcare". certo che c'è sempre da pulire, ma un conto è doverlo fare una volta al giorno, e la casa resta pulita almeno fino al giorno dopo, ma quando hai ben faticato per lavare i pavimenti, pulire i bagni, la cucina e quant'altro, e poi dover fare almeno 3 lavaggi al giorno in lavatrice, perché quando ti pare di aver lavato tutto, ti ritrovi la cesta della biancheria da lavare ancora pena, ti girano un po' le scatole o no? Tu devi lavare solo la tua biancheria di casa e personale, in casa della gnoma ce n'è per un esercito. E tenuto conto che la stiratrice si è cuccata il Covid ed è in malattia già da un mese e non si sa quanto sarà in grado di tornare al lavoro, capirai anche che la stessa montagna di cose da lavare si trasferisce in altro contenitore dove c'è una seconda montagna da stirare! E fin che la salute tiene, nonostante i dolori d'artrosi che non passano mai, si resiste. Ma dopo il vaccino, chi mi assicura che avrà ancora la stessa energia, la povera gnometta?
RispondiEliminaDanila