Questa poesia la dedico agli scampati al disastro del ponte Morandi crollato ieri 14 agosto 2018 a Genova, ma anche a coloro che per un soffio hanno evitato l'incidente del 6 agosto di quest'anno, sull'autostrada vicino a Bologna che ha scatenato un inferno di fuoco. Un agosto da paura. E come Wislawa, ci si chiede come il destino opera, o ci salva, o ci distrugge in un attimo, basta un secondo prima o uno dopo.
Requiem per coloro cui la vita è stata spezzata.
Bologna 6 agosto 2018
Genova 14 agosto 2018
Un tempo le strade erano pericolose a causa dei banditi che le infestavano, oggi lo sono a causa di altro genere di banditi che non le rendono sicure, vuoi per guida maldestra vuoi per pessima progettazione e costruzione e assenza di manutenzione. Passa la voglia di mettersi in viaggio sulle rotabili.
OGNI CASO
di Wislawa Szymborska
Poteva accadere.
Doveva accadere
E’ accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
E’ accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. Perché a destra.
Perché la pioggia. Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna non c’erano alberi.
Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
a un passo, a un pelo
da una coincidenza.
Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore,
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. Perché a destra.
Perché la pioggia. Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna non c’erano alberi.
Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
a un passo, a un pelo
da una coincidenza.
Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore,
al mio tacerlo.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.
Wislawa Szymborska
Nessun commento:
Posta un commento