Questa lirica di Roberto Vittorio Di Pietro fa parte della silloge poetica de: IL VERO, IL BELLO...L'ANELLO CHE NON TIENE edita da Edizioni Helicon
Non desiderare la roba d'altri
PECCAMINOSAMENTE
Epitalamio
con il cuore im mano:
né ironico, né pseudoreligioso
Donna, tu felicissima creatura,
di me, che ambisci?...In questa vita l'unico
anello che non ceda è un miglior vero
che già possiedi, e forse è solo tuo.
Immensità oceanica
se il Cielo t'ha voluta,
profonda sii ugualmente: sappi credere
a chi ti frena quanto più t'adora.
Non invidiarlo, a me, quel che più odio
del sesso mio: la boria...l'inclemenza...
la smania d'ogni specie di bruttura...
Pretesco sposo, io?! Oh, fossi, ah strillerei
non puoooi! desiderarla
peccaminosamente
la rooba d'altri! Tanto meno quella
mostruosa!...orrenda! che appartiene
a me.
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