POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

lunedì, aprile 28

I DIPINTI ATTRIBUITI A SAN LUCA - ricerca nata da uno scambio di scritti con Padre Nicola Galeno OCD

Ho scritto a Padre Nicola, dicendogli questo:

Molto bella quella tua poesia per Carol!! Mia figlia, come premio per aver ottenuto la licenza liceale, chiese di poter partire per Varsavia, dove alla Madonna Nera avrebbe potuto incontrare, con tanti altri giovani, Papa Wojtyla.  Ha percorso tantissimi Km da Varsavia alla Vergine Nera di Czestochowa (nota anche come Madonna nera) che è un'icona di tradizione medievale Bizantina della Madonna col bambino. La tradizione vuole che sia stata dipinta, su un asse di legno proveniente dal tavolo della Sacra Famiglia, da san Luca, che essendo contemporaneo alla Madonna ne avrebbe dipinto il vero volto. Nel 1382 l'icona venne portata al santuario di Częstochowa, a Jasna Góra dal Principe Ladislao II di Opole. Nel 1430, durante le guerre degli Ussiti, l'icona venne profanata a colpi d'ascia che le avrebbero provocato un sanguinamento miracoloso, e ancora oggi sono visibili gli sfregi. Per i polacchi Częstochowa si identifica con la storia delle lotte per l'indipendenza nazionale polacca. 

Quel che mi ha colpito il cuore, è che sia Papa Francesco che Papa Karol avevano presenti, come immagine della Madonna, due quadri che in qualche modo si somigliano.

Di entrambi i dipinti, si dice che sia stato San Luca stesso a ritrarre la Vergine col Bambino, perché erano contemporanei.

Non so che dire, so solo che sono due icone venerate da due Papi che abbiamo avuto e amato.

Tra le reliquie legate alla Vergine, l’icona della Salus Populi Romani segna un legame indissolubile con i cittadini, con i pontefici e con la storia. Un’immagine che è diventata familiare in tutto il mondo e nel tempo profondamente legata alla devozione di Papa Francesco che nel testamento ha chiesto di essere sepolto proprio nella basilica di Santa Maria Maggiore, accanto alla cappella Paolina che custodisce il dipinto della Vergine.

Secondo la tradizione, l’icona, dipinta dall'Evangelista Luca, sarebbe giunta a Roma da Gerusalemme e posta al Laterano, nell'oratorio pontificio. Fu donata da Papa Sisto III, tra il 432 e il 440, alla basilica di Santa Maria Maggiore dove da allora risiede, all’inizio sull’altare maggiore per poi essere spostata nella cappella Paolina o Borghesiana, dove si trova dal 1613. 

Pare che san Luca abbia dipinto diversi quadri che rappresentano la Madonna con il Bambino Gesù: 

Salus Populi Romani

E’ la più famosa di tutte, ed è custodita nella cappella Paolina della basilica di Santa Maria Maggiore. E’ una tavola restaurata verso il secolo XII di un originale molto più antico. E’ un’immagine sulla quale si sono scritte molte leggende circa la sua origine ed i molti prodigi compiuti dalla stessa. Uno dei suoi più famosi miracoli fu quello di liberare Roma dall’epidemia di peste, nel 590. Papa Gregorio Magno la portava in processione a San Pietro, proprio con questo proposito. Poco prima di arrivare, tutto il popolo vide l’Arcangelo Michele sopra la Mole Adriana nell’atto di rinfilare la spada nel fodero. Era il segnale che la peste sarebbe finita, e così fu. La Mole Adriana fu chiamata, da allora, Castel Sant’Angelo.

La Vergine Nera di Czestochowa dipinta da San Luca


L' icona della Madonna di San Luca - Bologna - Vergine Odighitria

L’immagine dell’Odigitria ( fonte http://www.iconedelveneto.it/le-icone-della-madre-di-dio/odigitria) occupa un posto privilegiato nell’iconografia della Madre di Dio, perché è comune all’Oriente e all’Occidente, anche se la sua origine è specificatamente orientale. E’ tra le icone più celebri della Madre di Dio. Il nome deriva dal greco οδηγός (odegós) che si traduce in “guida, condottiero”, da cui il significato attuale di “Colei che mostra la via”; e la via è appunto Cristo indicato da Maria con la mano destra.

Il nome gli viene dal santuario mariano di Costantinopoli dove l’immagine era custodita, quello detto “degli odigoi” o “delle guide” , dal nome dei monaci custodi del santuario che facevano da guide ai frequentatori del santuario (in maggioranza ciechi) venuti a chiedere la guarigione della Madonna. Col tempo il nome fu dato alla stessa Madre di Dio e alla sua icona che, usato nella forma femminile di “Odigitria”, le divenne un nome proprio. Ciò che aggiungeva lustro all’immagine era la sua fama di essere un ritratto fatto dal vivo a Gerusalemme dall’evangelista Luca mentre la Madonna era ancora in vita.

Luca, probabilmente l’abbreviazione di Lucano, era pagano ed era medico. Ai tempi della predicazione e morte di Gesù lui era lontano dalla Palestina. Infatti Luca era di Antiochia, l’attuale Antakia, nella Turchia Sud-orientale. Si convertì al cristianesimo verso l’anno 40, grazie alla predicazione dei primi cristiani in quella città. Dagli Atti degli Apostoli, attribuiti a lui stesso, e dalle lettere di San Paolo oltre che, come sempre, dalla tradizione, abbiamo molte informazioni della sua vita insieme con Paolo. E’ presente anche quando Paolo viene arrestato a Gerusalemme e durante la prigionia romana.

Luca è reputato una persona di grande cultura, come conseguenza di aver ricevuto una robusta formazione greco-ellenistica, in accordo con l’elevato stato sociale corrispondente alla professione esercitata. Coltivava anche l’arte e la letteratura. Pare molto probabile che conobbe personalmente la Madonna della quale poi, secondo la tradizione, fece diversi ritratti, dato che la pittura era una delle sue attività preferite. Il Vangelo di Luca è l’unico dei quattro che dà molti particolari e si dilunga sull’infanzia e l’adolescenza di Gesù, ed è l’unico che ci parla della Madonna prima della nascita di Cristo, dell’annunciazione, la visita ad Elisabetta e la nascita di Giovanni Battista. Quindi pare logico pensare che tutte queste notizie siano frutto di conversazioni con Maria, unico testimone ancora vivente. Come conseguenza di questa sua passione per la pittura e che la tradizione vuole che abbia fatto molti ritratti di Maria, viene anche considerato l’iniziatore dell’iconografia cristiana. Ci sono molte immagini della Vergine che gli furono attribuite, circa una ventina, quasi tutte in Italia, di cui sei a Roma. Alcune sono immagini bizantine giunte durante il periodo iconoclastico (730-843) per metterle al riparo da una possibile distruzione. La più antica di queste immagini non risale oltre il  V secolo.

Per maggiori informazioni, visitate questo sito di cui al sottostante link! Di dipinti di Luca ce ne sono sparsi ovunque in Italia e forse anche all'estero, qui sotto ho inserito solo quelli che si trovano a Roma.


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