POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

martedì, settembre 11

SPIGOLATURE CILENTANE di SILVIO COCCARO


Spigolature cilentane


Orietta, l’infermiera che cura con un sorriso radioso

Due anni prima era venuta meno Mamma. Orietta di tanto in tanto le era venuta a prelevare un campione di sangue per controllarne la coagulabilità, poiché era in terapia anticoagulante orale.  Ora ci siamo rivisti mentre mi dedico alla costruzione del mio presepe ad alta tecnologia, nel salone della mia casa.
In un angolo adiacente la porta di ingresso ho collocato il mobile su cui sto lavorando. Esso è costituito da un tavolo, un elemento verticale che funge da cielo, uno orizzontale di piccole dimensioni come sede di tre lampadine dicroiche che si accenderanno in sincronia con la fase della giornata del presepe.
Orietta, incuriosita e perplessa per la moltitudine di cavi elettrici unipolari di diverso colore, macchine elettroniche di vario tipo e dimensione, per la presenza di fasci di fibre ottiche, di illuminatori a LED, di pinze, tronchesi, spelafili, martelli, cacciaviti, cercafase, spine e prese e quant’altro, mi guarda negli occhi e mi chiede candidamente che sto armeggiando.
Con serenità e tranquillità le spiego che al centro porrò la capanna del presepe, sempre illuminata da una lampada ad incandescenza, che i lampioncini costeggeranno le stradine, che le micro lampadine oscillanti illumineranno di notte le casette e saranno all’origine del fuoco dei pastori. Il cielo mostrerà le costellazioni in scala reale in accordo col giorno della dipartita di mia madre…
Questa descrizione dura circa una decina di minuti ed Orietta ascolta in silenzio il mio monologo mentre i suoi grandi occhi luminosi mi osservano attentamente.
Poi ci salutiamo affettuosamente e lei mi augura un buon proseguimento di lavoro.
Dopo alcuni mesi di tribolazioni posso porre la parola fine ai miei lavori ed invito Orietta a vederne i risultati.
Lei viene tempestivamente ed osserva meravigliata il risultato dei miei sforzi. Mi guarda e con un gran sorriso mi bisbiglia: «Sai così pensai tra me e me, l’ultima volta che ci siamo visti?» Resto perplesso e la invito a continuare.
«Non ‘nce la po’ mai fa’»[1] - e sbotta in una cordiale e fragorosa risata.
Subito aggiunge -  «Ma non ti dissi nulla, per non scoraggiarti!»
Quindi sorridendo entrambi, concludiamo la presentazione dicendo: «Ed invece è una realtà!»



Il grande Sciamano

Mauro è noto nel circondario ed oltre per la sua passione per l’Omeopatia, l’Agopuntura e le Medicine Alternative in genere e mi consente con bonarietà di definirlo il Grande Sciamano.
«Oggi ti racconto due fatti che mi sono capitati!» dice, facendomi furbescamente l’occhiolino, mentre accetta il mio invito a sorseggiare un espresso.

1° - Alcuni anni fa nella Piazza Mercato di Stio c’era una pompa di benzina e dirimpetto un negozio di frutta. Il benzinaio era andato a prendersi un caffè al bar più vicino, dopo avermi pregato di sostituirlo nell’eventualità che qualcuno avesse voluto fare carburante. E già che c’ero sostituii anche il fruttivendolo, lui però si era recato in farmacia.
Poco dopo arrivò un’auto, feci gasolio e stavo per allontanarmi quando il suo guidatore si avvicinò al negozio e non vedendo nessuno mi fece un gesto interrogativo.
«Vengo subito. Pronto per servirla!» Dissi e gli riempii una busta di verdura.
«Mi scusi. Visto che è così gentile ed attivo, mi saprebbe indicare un dottore?»
«Eccolo, sono io! A sua completa disposizione».
Il mio interlocutore indietreggiò trasecolando e salì in macchina sbalordito!
Grande Sciamano tuttofare!

2° - Un’altra volta, sorride Mauro e continua, un’automobile malandata si fermò davanti al bar del paesello e il conducente chiese agli astanti se ci fosse un medico nei paraggi. Prontamente mi feci avanti per dirgli: «Eccolo qua, a disposizione per Lei!»
Lui mi prese per il braccio e mi portò in disparte per chiedermi: «Dottore, ho un problema agli orecchi. Tutti e due mi fischiano, un fischio che non sopporto più! Cosa possiamo fare? Credo di avere due tappi di cerume.»
-  «Rovisto le mie tasche del gilet per prendere le chiavi della motocicletta».
- «Adesso prendo da essa la mia borsa per vedere se c’è un grosso chiodo, così prima stappiamo un orecchio e poi l’altro…» proseguii per scherzo compiendo il gesto di inserire il chiodo nei miei orecchi.
Ma il mio interlocutore mi guardò perplesso, si voltò e corse verso la sua automobile per andarsene a tutto gas – conclude il grande Sciamano con una risata maliziosa e pizzicandomi in un fianco.

Silvio Coccaro



[1] «Non potrà mai farcela!»

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