Feriti lo siamo già,
non abbiamo bisogno di riferimenti. Stanchi da morire di celebrazioni - la
pretesa di un potere e il rigetto dell'istante, del nascosto, della curiosità -
e di demolizioni parziali, dialettiche: come bruciare una bandiera soltanto per
issarne un'altra. Il mondo si distrugge da sempre, l'Uomo è lo stesso di decine
di millenni fa, lo sappiamo, c'eravamo. Le tante o esigue fraternità ci
accompagnino, al limite, nell'intimità del dolore senza requie, nella rivolta
notturna, nel respiro che ancora ci avvolge per qualche mistero
Coucou
Sèlavy
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