Gira rigira biondina l'amore e la vita godere ti fa...
Sono le parole di una vecchia canzone simpatica e piena di ritmo incisa nel 1963. E pare si adatti perfettamente a me, rientrata ieri sera, stanca ma felice, da un viaggio a Oslo dove ho potuto tenere tra le braccia il mio ultimo nipotino che non ha ancora un mese di vita. E questa diversamente giovane biondina è ritornata nel capoluogo norvegese piena di vita e di felicità.
Nei post precedenti ho raccontato d'aver visitato il Parco VIgeland e il museo di Thor Heyerdhal coi suoi Kon-Tiki e Ra. Ora vorrei raccontare di un quartiere di Oslo. Un luogo che è frequentato da artisti, come potrebbe essere la zona Brera di Milano. Si chiama: Grünerløkka dove scorre Il fiume Akerselva che attraversa
Oslo da nord a sud. Lungo il fiume si trovano aree verdi e sentieri, ma anche
resti della vecchia Oslo industriale.
A est del fiume, dietro le storiche costruzioni industriali, c'è il
quartiere di Grünerløkka. Qui si nascondono piccoli
caffè, ristoranti, bar e locali. Grünerløkka è anche una zona popolare per lo
shopping, con originali negozi di design, vintage e dell’usato.
A nord di Grünerløkka trovate Torshov con le case
della cultura Soria Moria og Trikkestallen. Torshov è una zona tranquilla.
Fare una passeggiata lungo Akerselva, un'attrazione turistica ricca di storia.
Il fiume Akerselva inizia a Maridalsvannet - il più grande lago di Oslo e punto
di partenza consigliato per l'escursione di 8 km lungo il corso del fiume. Akerselva è stata la culla dell'industrializzazione della Norvegia
nella seconda metà del 19mo secolo. In quel tempo il fiume alimentava segherie,
fabbriche tessili e officine meccaniche. (in po' come avvenne lungo l'Olona nell'Alto Milanese e varesotto).
Oggi Akerselva svolge il ruolo prezioso di "polmone verde" della
città, costituito da una popolare area ricreativa con parchi verdi e una natura
rigogliosa. Molte delle vecchie fabbriche lungo il fiume sono state
ristrutturate e ora ospitano caffetterie, gallerie, uffici e scuole.
I percorsi lungo il fiume sono l'ideale per escursioni a piedi, in bicicletta o
per la corsa.
zona tranquilla con
molti parchi e accoglienti caffè e bar. Un bellissimo ponte,
l'Ancurbrua l'Anker che attraversa il fiume Akerselva nel quartiere Grünerløkka è qualcosa di straordinario:
PEER GYNT
Sullo sfondo la famosa casetta rossa (ne parlavano molto ma ancora non ne conoscevo il motivo!) Poi mi sono documentata e pare si tratti della Casa rossa dipinta da Munch. Intanto ho ripreso questo signore che viaggia sui monopattini elettrici messi a disposizione dal Comune per i cittadini che vogliono spostarsi velocemente senza inquinare. Molta ecologia in Norvegia e dovremmo prenderne esempio anche noi italiani.
Red Virgina Creeper 1898-1900:a me non sembra la stessa casa, ma poco importa, intanto abbiamo citato anche il famoso pittore norvegese dell'Urlo!
Questo poema drammatico in cinque atti, composto nel 1867 durante un viaggio in Italia, non aveva come scopo ultimo la rappresentazione scenica e risulta evidente dalla struttura del testo: mutamenti rapidi delle scene, situazioni rocambolesche che poco si prestano alla resa davanti a un pubblico, in particolare quello ottocentesco, ambientazioni esterne difficilmente riproducibili. L’opera indulge al fantastico attingendo a leggende e tradizioni norvegesi, con troll, streghe e incantesimi che nulla hanno a che vedere col teatro sociale di Henrik Ibsen e il realismo che permea la sua produzione letteraria, specialmente negli anni della maturità, quando i suoi temi si fanno impegnati, volti a scuotere le coscienze. Peer Gynt antieroe scapestrato, ribelle e insofferente alle responsabilità, erede dei pochi averi e della pessima indole di un padre dissipatore. Un giovane che vuole essere libero di divertirsi e sbagliare, che attraverso il viaggio e la sofferenza arrecata a chi lo ama scoprirà l’uomo che si appresta a diventare. Un’avventura con colpi di scena e momenti di ilarità che segue la crescita del personaggio principale. Una storia d’amore, quello materno di Aase che è pronta a perdonare ogni errore del figlio e quello ingenuo e devoto di Solvejg, disposta ad attendere per anni il ritorno del suo Peer, rinato emotivamente e pronto a seguire la propria strada. Una favola dolce e amara che attraverso la volontà di dilettare il pubblico dei lettori suggerisce spunti di riflessione forse non originali, eppure sempre attuali per la società. Peer incarna i mutamenti della sfera dei valori dell’uomo occidentale, gli schemi ottocenteschi sono in declino e altre prospettive sono alla base della realizzazione di sé stessi.
Una cosa segue un'altra. Da una statua di Vigeland su di un ponte, si collega la storia di Peer Gynt e a quelle dello scrittore Ibsen e del compositore Grieg fino al pittore Munch. Non è tutto straordinario? E queste statue non le avrei viste, se non avessi prenotato all'Hotel Scandic Vulkan in Maridalsveien
13A, Grünerløkka, 0178 Oslo, Norvegia.
Situato proprio accanto al fiume Akerselva e alla famosa Oslo
Food Hall, a 5 minuti a piedi dal quartiere alla moda di Grünerløkka, lo
Scandic Vulkan offre un ristorante italiano, camere con TV satellitare a
schermo piatto e la connessione WiFi gratuita.
Tutte le sistemazioni dello Scandic Hotel Vulkan dispongono di
pavimenti in legno, scrivania e cassaforte.(di quest'ultima ne faccio volentieri a meno, non avendo nulla da mettere sotto chiave per i pochi giorni del mio soggiorno ad Oslo).
Durante il soggiorno si può usufruire gratuitamente di una
palestra e del servizio di noleggio biciclette, perfette per esplorare Oslo. Il
quartiere Vulkan vanta inoltre vari sentieri lungo il fiume e numerosi bar e
caffetterie indipendenti.
Lo Scandic Vulkan dista infine 500 metri dal Museo della
Resistenza Norvegese e 15 minuti di cammino dalla via dello shopping Karl
Johans Gate.
Grünerløkka è un'ottima scelta per i viaggiatori
interessati alla natura, ai parchi e al paesaggio.Quindi felice scelta la mia!
Lo Scandic Vulkan e la piazzetta degli artisti, qui sotto, la piantina del quartiere.
Sul lato della scuola d'arte, una rappresentazione di sensi umani: vista, udito, olfatto, e per tatto...hanno scolpito l'apparato riproduttivo femminile, ovvero utero e ovaie. Si vede che questo è il modo migliore per i norvegesi, di intendere quel quinto senso!
Ma il luogo più bello per me, che racchiude un tesoro prezioso, che si trova salendo questi pochi gradini e aprendo questa porta, oltre la quale c'è il vero motivo per cui ho intrapreso questo viaggio. Il mio adorato nipotino Leon!
Danila Oppio
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