Un po' in ritardo, a causa del poco tempo a mia disposizione, ma sempre presente, perché IL GIORNO DELLA MEMORIA dovrebbe essere ricordato ogni giorno.
Desidero riportare un articolo di Renata Rusca Zargar, pubblicato sul suo blog:
https://www.senzafine.info/2021/01/la-giornata-della-memoria-renata-rusca.html
e su:
La giornata della memoria:
in video con le Elementari del Santuario
Il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto. Infatti, il 27 gennaio del 1945 è stato liberato il Campo di sterminio di Auschwitz, simbolo di tanta infamia.
In questo periodo, dunque, viene ripercorsa la storia tragica vissuta da tutti i popoli partecipanti alla Seconda guerra mondiale e, in particolare, da chi subì la deportazione e l’internamento nei campi di sterminio nazisti: 17 milioni di morti, tra cui ebrei, oppositori politici, prigionieri di guerra, zingari, testimoni di Geova, omosessuali, portatori di handicap.
Non c’è canale televisivo che non includa nel suo palinsesto qualche film sul tema.
Ma perché ricordare?
Sicuramente, per onorare quanti hanno sofferto pene indicibili e tutti quelli che hanno perso la vita. Poi, perché non si ripeta più.
Eppure, il razzismo, origine di tanto dispregio di altri esseri umani, viene ancora celebrato nel mondo, ancora c’è chi crede, ovunque, di essere superiore ad altri, di essere il solo ad aver diritto di avere dei diritti. C’è ancora chi considera la sua religione migliore di quella altrui, chi dileggia le differenze culturali, chi è indifferente verso chi soffre e ha meno.
Guardiamoci intorno. È vero. I cancelli di Auschwitz sono chiusi ma sono cronaca dei nostri giorni i migranti abbandonati nel ghiaccio o a morire in mare, rinchiusi in campi di detenzione non diversi da quelli di un tempo.
È ancora fonte di reddito la produzione e la vendita di armi che genera guerre sanguinose, ovunque, nel mondo. Sono notizie di questi giorni la presunta supremazia bianca, l’eliminazione degli oppositori politici in moltissimi paesi, l’indifferenza per chi non ha nulla o è malato…
Lunedì 25 gennaio, ho potuto parlare in video conferenza con alcune classi delle Scuole Elementari del Santuario (SV) sulla Memoria, invitata dalle maestre Caterina Gualco e Daniela Vivarelli, che ringrazio moltissimo per avermi offerto questa opportunità.
Quando insegnavo, avevo accompagnato molte volte i miei alunni nei viaggi studio organizzati dall’ANED (Associazione ex deportati nei campi nazisti) di Savona e Imperia a Mauthausen, Dachau, Gusen, Ebensee, Auschwitz, Terezin.
Avevo condiviso le emozioni dei giovani davanti a tanto scempio di esseri umani e ascoltato con devozione le parole dei testimoni superstiti ancora viventi.
Oggi, però, considero la Giornata della Memoria soprattutto come un monito per il futuro: basta produzione di armi, basta guerre, uguali diritti per tutti gli esseri umani sul Pianeta.
Perché siamo tutti discendenti dallo stesso Homo sapiens, partito dall’Africa tantissimo tempo fa.
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