Collegandomi al precedente post, vorrei brevemente spiegare come è nata la mia poesia dedicata a questo anniversario. Dei Padri Pellegrini ne avevo sentito parlare a grandi linee, ma per poter comporre un'ode a loro riguardo, ho effettuato laboriose ricerche, per meglio documentarmi. Mia abitudine è sempre stata quella di informarmi ampiamente, per non rischiare di scrivere cose inesatte. Così dovrebbero fare anche gli studenti, che spesso si "incollano" in testa solo piccoli particolari delle lezioni impartite dai loro insegnanti, così che quando sono interrogati, soprattutto durante gli esami, non se ne escano con ridicole trovate a volte davvero spassose ma che, pur divertendo i professori, che se la ridono sotto i baffi, non portano alla sufficienza anzi, molto più probabile ottengano la bocciatura. Quindi, ragazzi, fate ricerche anche personali, perché solo leggendo e ricercando, s'impara meglio ed è perfino, udite udite, divertente!
Qui solo un breve sunto dei Padri Pellegrini. Chi erano?
Padri Pellegrini o Pellegrini Padri (Pilgrim Fathers in inglese) sono considerati tra i primi coloni (agricoltori) del Nord America; Plymouth la colonia da loro fondata nel 1620 sulla costa del Massachusetts, divenne la seconda colonia dopo la fondazione di Jamestown, in Virginia, nel 1607, ed è oggi il più vecchio insediamento degli Stati Uniti abitato continuativamente.
La nave, o per meglio dire il vascello denominato Mayflower (fiore di maggio, ma fu anche un viaggio massacrante dove alcuni persero la vita) partì dal porto di Plymouth (Inghilterra, ecco il motivo per cui chiamarono Plymouth il luogo dove colonizzarono) il 16 settembre 1620. Dopo circa due mesi attraverso l'Oceano Atlantico, i Padri Pellegrini fecero il loro ingresso al porto di Cape Cod, poi a Provincetown (Massachusetts) l'11 novembre, dove firmarono il Patto del Mayflower che diede origine al loro governo.
Per il resto della storia, lascio a voi l'approfondimento, esattamente come ho fatto io stessa.
A quei tempi le macchine fotografiche non c'erano, tanto meno gli smartphone, dobbiamo quindi basarci sui dipinti che artisti provetti hanno realizzato per ricordarli. Anche osservando le immagini, si impara, per esempio come vestivano, com'era il vascello sul quale si sono imbarcati. E soprattutto, l'aiuto che hanno dato loro i nativi americani, impropriamente denominati Pellerossa, o peggio ancora "indiani". Non hanno infatti raggiunto l'India, ma il nuovo continente scoperto da Amerigo Vespucci (ecco perché America) e Cristoforo Colombo cui hanno fatto seguito molti altri esploratori e conquistatori, non sempre ammirevoli, considerato che hanno commesso atti ignobili, come i genocidi dei Maja, degli Aztechi e Inca, per non parlare di quasi tutte le tribù dei nativi americani. Un vero scempio! I Padri Pellegrini, invece, erano partiti dall'Inghilterra, spaesati, non belligeranti, perfino incapaci di procurarsi il cibo che era ben diverso da quello cui erano abituati nel Vecchio Continente. Sono stati i nativi del posto, ad insegnar loro come coltivare e come nutrirsi. E questo l'ho ben messo in chiaro nella mia composizione poetica.
Ecco alcuni dipinti che ho trovato nelle mie ricerche e che ben illustrano i tempi di allora.
Solo tre immagini...il vascello, la partenza, la condivisione con i nativi del luogo. Penso che basti, per raccontare una lunga storia!
Danila Oppio
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