Ricevo via What'sApp le immagini del libro sopra riportato, da parte del poeta e critico letterario Roberto Vittorio Di Pietro, e cominciamo a chattare un poco sull'argomento, anche se non ho letto il testo in questione.
Robi Di Pietro: È un saggio assolutamente DETERMINANTE visto il gusto attuale per le autifiction di taglio buonista.
Danila: La scoperta dell'acqua calda a mio avviso!
Robi Di Pietro: Mi spiace contraddirla questa volta, Dani: è la giusta presa di posizione di fronte a troppo ciarpame odierno che viene spacciato come "letteratura. Non a caso il saggio è stato oggetto di attenzione in lungo e in largo su Rai-Radio3, come pure alla tele su Rai5, da parte di critici letterari nostrani di primaria importanza e lucidità.
Danila: Mi sono basata sulla sola pagina in allegato. Non ho letto il saggio. Ma posso dirle che sono stanca di tutti quelli che si ergono sul podio quali possessori del sapere. Ognuno ha il personale modo di filosofare rispetto tutti ma non desidero lavaggi del cervello di nessun tipo.
Robi Di Pietro: Un esempio corretto di Letteratura secondo la tradizione classica, destinata a perdurare nel tempo, a livello umanistico internazionale? Ebbene, pensi pure al suo ONEIRIKOS
Perché? Perché rappresenta una "avventura conoscitiva" anziché una cosiddetta "testimonianza diretta" secondo la pretesa di tanti cosiddetti romanzi autobiografici, che non hanno neppure diritto a rivendicare una collocazione legittima nel filone "diaristico/memorialista" (v. Silvio Pellico su su fino a Primo Levi...) dato che gli aspetti veramente biografici troppo spesso sono farciti di cosiddetto 'wishful thinking' o autofiction.
Danila: Mai come in questo periodo ho amato tanto il silenzio. Intendo quello dei giornali, telegiornali e quant'altro. Parole e parolone, parolacce perfino, sparate a destra e a manca, da tanti sottutto, sapientini, tuttologi, politicanti del menga, che ne ho (o meglio dire, se le avessi) le scatole piene. Lo stesso vale per tanti libri che esprimono il parere personale di pseudo scrittori, del tutto male informati sugli argomenti che trattano e maltrattano.
Danila: Lasciarsi guidare dalle parole? Dipende da chi le esprime. Quel che è certo è che ben pochi si soffermano ad ascoltare.. alla maggior parte della gente piace parlare e scrivere le proprie "parole" e soprattutto auto-ascoltarsi. La conoscenza altrui va bene, ma penso che la propria conoscenza avviene per esperienza personale ed è la sola che ci arricchisce e lascia il segno.
Robi Di Pietro: Pienamente d'accordo. Perché perfino...perfinooo...
Robi Di Pietro: Le arriverà il testo di PERFINO come allegato ad una emal
Danila: Molto bella e simpatica. È protetta da copyright o la posso pubblicare su Versi?
Robi Di Pietro: Inviata ad HELICON, com'è mia consuetudine - ma può anche pubblicarla, magari precisando che è tutelata da copyright. Contento che le sia piaciuta.
Fine del dialogo, tutto questo per presentare la lirica ironica, divertente e attualissima del Poeta con cui ho scambiato quattro chiacchiere (o forse meglio dire, un po’ più di parole!).
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