POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

sabato, ottobre 30

COSPIRATORI DI SABBIA di P. MAURO ARMANINO


                                           Cospiratori di sabbia 

Lei, la sabbia, è una buona insegnante davvero. Ci mette ogni giorno di fronte alla nostra inevitabile, fragile e umana verità. I cimiteri contengono un numero indefinito di progetti di cambiamento imperituro del tipo programma agricolo del ‘Rinascimento’ detto le tre Enne. I Nigerini che (si) Nutrono dei Nigerini che va avanti da vari anni e ancora sono promesse carestie per milioni di persone. Vedeste come finiscono i piani di sviluppo autocentrato e gli imperi dalle nostre parti. Lasciate passare un po' di tempo e la sabbia tutto coprirà col suo manto dorato che s’illumina d’immenso al cadere del giorno. Palazzi, crocevia, semafori, cavalcavia, mercati e negozi che sembravano eterni sono spazzati via dal vento e dal tempo che, almeno qui, si misura ancora con la sabbia. Ci sono, riconosciamolo, lodevoli e disperati tentativi di programmazione, promozione e gestione di strategie di crescita economica. Esse durano, quanto basta, per illudere  gli incauti donatori che ancora credono alle scadenze delle tabelle e degli algoritmi dell’occidente.

Lei, la sabbia, è una buona insegnante davvero. Ci mette ogni giorno di fronte alla materialità storica che contraddistingue e accompagna la nostra fugace esistenza. Da questo punto di vista è onestamente rivoluzionaria perché riporta alla verità delle parole e delle cose che la ‘dematerializzazione’ impone dappertutto. Si dematerializzano i soldi, i corpi, i centri di potere e le religioni che dovrebbero sparire perché inutili paradisi d’altre epoche. La sabbia contesta, impolvera, fragilizza e fa naufragare questi tentativi che altrove sembrano coronati da successo. La nostra sabbia è carnale perché evidenzia ciò di cui siamo fatti, e ciò cui torneremo, un giorno qualunque. Qui amiamo ancora le mitiche monete sonanti, la carta moneta che porta le impronte del lavoro, dello scambio, del baratto, del sudore e della fatica. Una banconota che passa di mano in mano e si sporca e si stropiccia nelle tasche del muratore, del contadino o della donna che vive nella strada. Da noi i corpi sono ancora di carne e si stancano, soffrono, muoiono per mancanza di cibo, malattie e attenzione. Sono corpi che hanno un peso e una storia che non appare sbiadita come succede nelle finzioni televisive. I centri di potere, così come le industrie di estrazione e trasformazione, si delocalizzano e si allontano dagli sguardi indagatori dei pochi democratici che restano.

Lei, la sabbia, è una buona insegnante davvero. Ci mette ogni giorno di fronte alla nostra umana nudità sempre in bilico tra mendicanza e cecità. Ci aiuta a non barare con la vita perché costringe a cogliere l’essenziale della nostra identità di polvere che il vento trasporta altrove. Non ama le distanziazioni, né sociali né politiche perché si fa prossimo di tutti a cominciare dai poveri che della sabbia sono i più grandi sostenitori. Loro e la sabbia hanno in comune il trovarsi in basso, calpestati e spesso neppure presi in considerazione come marginali. La sabbia ha in orrore l’astrazione, la presa in ostaggio delle parole da parte dei potenti e l’allontanamento dalla stoltezza della pura materiale spiritualità delle cose. Non si lascia illudere da chi promette un futuro radioso che mai si avvicina al presente di un volto da carezzare o labbra da ricordare. La sabbia accoglie cospiratori che, come lei, sanno nascondere e custodire il seme dell’unica ribellione che meriti questo nome. Hanno imparato a chiamarla libertà.

                                                                                                         Mauro Armanino, Niamey, 31 ottobre 2021


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