Sono molto felice per LAURA VARGIU, che ha ottenuto il premio per questo concorso, con la sua poesia scritta su piastrella:
LA SIRENA
Abissi e fondali di coralli
risalii nella tempesta dell’onda
or che con la risacca degli anni
come virginea ombra s’è infranto
su Megaride il pianto
qui dove da me, Parthenope
una città sul mare avrà nome
e la malia del mio canto
In questa occasione è stato letto un mio ricordo di TOMMASO MONDELLI, che in tante occasioni ha partecipato a questo splendido concorso, e ha avuto le sue poesie inserite nelle precedenti piastrelle. Laura mi ha anche inviato il video dell'evento, dove era letta la mia dedica al poeta e scrittore scomparso lo scorso anno, amico comune di Laura Vargiu, di Francesco Sicilia e di Milena Esposito e mio.Francesco e Milena sono gli organizzatori del premio e editori dei nostri libri.
Ed ecco quanto ho scritto in suo ricordo, poiché questo concorso è dedicato proprio al Cavalier Mondelli.
Mi è stato chiesto di ricordare il poeta e scrittore Tommaso Mondelli in occasione del Premio Keramos dedicato alla sua memoria. Non posso che essere grata ai promotori del concorso per questa loro scelta. Tommaso ne sarà felice, ovunque egli sia.
Nella manciata di anni durante la quale collaborai con lui e fino alla sera prima della sua scomparsa, non abbiamo mai interrotto i nostri scambi di email quotidiani. C’era molto da lavorare sui suoi testi poetici e prose biografiche, e nel decidere a quali concorsi letterari partecipare, quali opere spedire. Ma trattavamo anche di quanto avveniva nel mondo.
É nata così l’idea di fingere di ritrovarci in uno chalet montano, sui suoi indimenticati Monti della Luna. Seduti a tavolino con un buon bicchiere …d’acqua - aveva smesso di bere vino o bevande gassate ritenendole dannose alla salute, cui teneva molto e distribuiva consigli dietetici anche nei suoi libri - prendevamo in esame tanti argomenti di scrittura e poesia.
Eravamo tanto in sintonia da diventare un unico pensiero. E non contavano le date di nascita molto distanziate tra noi. A forza di occuparmi della revisione ed editing dei suoi libri, ho imparato a conoscerlo così a fondo, tanto da parermi a partire dalla sua più tenera infanzia. Non mancava mai di parlarmi del suo editore Francesco Sicilia e di Milena, di tante amiche poetesse che l’hanno seguito nel suo cammino letterario, e sempre con profonda stima e affetto. Era simile a un antico Cavaliere e frattanto s’immergeva nel presente dal punto di vista politico e umano. É stato il mio mentore, un padre putativo e amico fidato e, nonostante la distanza cosmica, ancora lo rimane.
L’ho incontrato di persona solo lo scorso anno, a Limbiate, quando andammo a ritirare il reciproco premio del concorso letterario La girandola delle Parole, avvenuto nel giorno esatto del suo 100mo compleanno. Anche quest’anno ha ricevuto un secondo premio allo stesso concorso, che ha ritirato la figlia Ilya, e insieme abbiamo ricordato il suo meraviglioso papà.
Questo per spiegare l’origine della poesia che ho composto per lui quando ho appreso della sua dipartita. E’ raro che io scriva in rima e in quartine, ma in suo onore ho tentato, sicura che lui ne sarebbe felice.
La cintura di Orione
Avevamo ideato il nostro chalet
sgranando parole o nessuna,
costruito sulle ali della fantasia
In alto, sui Monti della Luna.
Lì, il serotino appuntamento
in dialogo serrato di scritture,
di poesie o del malgoverno
analizzando alcune congetture.
Ora cristallizzato nello spazio
sei involato oltre la stratosfera
e, nonostante l’immane strazio
cala ancora e ancora la sera.
Sospeso con un filo dorato
simile a fibbia che allaccia
ciondola dalla cintura d’Orione
e il Gigante Hunter abbraccia.
Ora che vivi nell’universo
polvere di stelle già sei
in una diversa dimensione
rivivi ancor nei pensieri miei.
Pochi, come accade ai poeti
nel lasciare il corpo mortale,
indossan ali e volano lontano
mutandosi in essenza vitale.
Il loro pensiero trascende
le umane miserie funeste
e va oltre, i sogni sospende
nell’immensitudine celeste.
E saremo ancora insieme
a fantasticar di rime e canti *
come a noi di certo conviene
In spazi eterei e sognanti.
*Canto a due voci, silloge poetica di Tommaso Mondelli e Danila Oppio edita da Largo Libro
Caro Francesco, come mi hai chiesto ho cercato di mettere insieme un pezzo (spero non sia troppo lungo) dedicato al sempre presente comune amico Tommaso.
Ho scritto di getto la parte in prosa, e rielaborato una poesia che avevo composto il giorno dopo la triste notizia della sua dipartita.
Lui è lì nella mia biblioteca privata, nei suoi libri che negli ultimi tempi ho curato personalmente e spedite le bozze a te. Quindi sai quanto tenesse alla scrittura, e quanta passione ci metteva, nonché al feeling che si era instaurato con te e con me. E anche con Laura Vargiu che lo ha seguito nei primi tempi dei suoi esordi letterari e in seguito sempre come buona amica.
Lui è dentro di me, la sua serenità e pacatezza mi ha plasmata, io che ero sempre agitata e timorosa di tutto. Lui mi ha dato sicurezza, coraggio e fiducia. Sono elementi che cambiano drasticamente il modo di affrontare la vita, anche nelle situazioni più difficili. Ecco forse era questo che avrei voluto scrivere, ma penso sia fin troppo personale, per cui quel che ho scritto in precedenza lo allego a questa mia.
Ti ringrazio tanto per aver pensato a me, non posso essere presente ad Agropoli per la premiazione e messa in posa delle piastrelle, ma sono lì con tutto il cuore. Abbraccia per me Milena e Carmine Mondelli, suo amato nipote, Covid permettendo!
Danila
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