Il Governo del Pianeta
Seguo con profondo dispiacere la storia di Saman, che pure è solo una delle tante donne uccise nel silenzio perché si sono rifiutate di aderire all’imperativo familiare.
Donne che nessuno cercherà mai e per le quali nessuno sarà mai punito.
Nella vicenda di Saman, quello che mi rende più triste è la figura della mamma: mi pare impossibile che abbia caldeggiato, come afferma l’accusa, e accettato la morte della propria figlia, quella che si era staccata un giorno dal suo ventre ma che era stata parte del suo stesso corpo, carne della sua carne.
Non capisco come abbia potuto non salvarla e non fuggire insieme a lei da quell’associazione a delinquere della loro famiglia.
Sappiamo che i figli non assecondano tutto ciò che vorrebbero i genitori perché imparano a pensare con la propria testa. Eppure, di solito, non vengono uccisi anche perché, se le generazioni non avessero avuto pensieri diversi dalle precedenti, non sarebbe mai esistito il progresso.
Oggi, nei tempi moderni, immaginare un matrimonio combinato fa semplicemente orrore. Andare a vivere, mangiare, dormire, fare sesso, con una persona che non si è scelta, che non si conosce, per la quale non si provano sentimenti che aiutino a superare le difficoltà della convivenza, è una punizione enorme sia per il maschio che per la femmina. Può essere che l’uomo sia contento di sfogare semplicemente i suoi istinti di animale, visto che non può fare altrimenti, ma è ben triste cosa.
Una volta, forse, il matrimonio combinato poteva essere una difesa affinché i figli non finissero con cattive persone, specialmente in società di tipo tribale.
D’altra parte, siamo stati tutti nelle grotte nella preistoria e andava bene così, era una protezione. Poi abbiamo progredito.
Infine, Saman si era fidanzata con un pakistano come lei, non si voleva allontanare troppo dalla sua cultura di origine. Perché, in fondo, non si abbandona mai completamente la propria cultura natale.
Eppure, ai genitori non è andato bene neppure così.
Ora sento che il Pakistan gioca a rimpiattino per non consegnare alla giustizia italiana gli assassini.
Mi verrebbe da pensare che, in fondo, in quel paese diano ragione ai carnefici e non vogliano cederli perché riconoscono giusta l’uccisione.
Ho imparato, però, che gli Stati non seguono nulla di ciò che potrebbe essere giusto o ingiusto, perseguono solo interessi di potere ed economici ed è là che bisogna indagare per capire se l’Italia è abbastanza conveniente per ottenere l’estradizione.
D’altra parte, se il Qatar, uno stato che rispetta i diritti umani ancora meno del Pakistan (ma è infinitamente più ricco), ha ottenuto di ospitare i mondiali di calcio ed è stato pure giustificato e difeso (per denaro) da persone belle, ricche, colte, famose, libere, europee, cosa possiamo chiedere a questi genitori pakistani tribali e ignoranti?
Non c’è umanità né moralità né credenza religiosa.
Qui, sul nostro Pianeta, governa solo il demonio.
Renata Rusca Zargar
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