POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

sabato, dicembre 24

NATALE CON I TUOI E IN ESILIO CON CHI PUOI di P. MAURO ARMANINO

 


  Natale coi tuoi e in esilio con chi puoi

Sembrava la santa famiglia di Nazareth aumentata di uno. Perché la Vigilia di Natale succede sempre qualcosa di particolare, sono arrivati assieme. Francis, Mimì e, appunto, due bambini piccoli. Awa, la bimba, di tre anni e lui, l’ultimo per ora, chiamato Success nato due anni fa in esilio. Erano partiti nel 2019 dalla Liberia che, dopo la guerra civile offre al suo popolo la lotta quotidiana per la sopravvivenza. Il solito amico aveva consigliato a papà Francis, elettricista di professione, di tentare di riaccendere la luce della sua vita in Algeria, dove c’erano improbabili possibilità di lavoro ben remunerato. Una volta in Algeria, dell’amico in questione neppure l’ombra e allora Francis lavora per un minimo salario come muratore nei cantieri di Tamanrasset. Sua moglie Mimì, di professione parrucchiera, rimane in casa e inventa acconciature a buon mercato per le donne migranti che popolano e seducono la città algerina. Due anni or sono nasce il piccolo e, per rincuorarsi, lo chiamano Success, nome solo apparentemente inadatto in quel contesto.

Forse per scongiurare la sorte o semplicemente per darsi coraggio l’hanno chiamato con l’unico nome che poteva dare loro un futuro. Il Successo non è solamente l’accaduto ma soprattutto quanto potrebbe accadere: nuove prospettive di vita per loro che si trovavano in esilio lontano da casa. Francis, come buona parte dei migranti e rifugiati in territorio algerino, è stato identificato e, essendo senza permesso di soggiorno, derubato dei suoi averi ed espulso con la famiglia nel deserto adiacente alla frontiera col Niger. Il solito meccanismo di deportazione ed espulsione che, ormai da anni e nell’impunità assoluta, caratterizza la politica migratoria dell’Algeria dei colonnelli. ‘Senza nulla sei venuto in questo Paese e senza nulla lo lascerai’, questo il motto che accompagna le esportazioni della ‘mercanzia migrante’, pur utile quando si tratta di sfruttarla sui cantieri di lavoro. Altre seccature e minacce erano in agguato durante il viaggio di ritorno effettuato su un camion che trasportava cipolle nigerine verso il Benin, sull’Oceano Atlantico.

Non c’era posto per loro da nessuna parte in città e, nell’attesa, sono ospiti da qualche giorno nella stazione principale dei bus Rimbo, una delle compagnie più rinomate della piazza che si sta saturando di nuove e fiorite sigle. Hanno preso inutilmente contatti con l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, OIM, che ha per ora sospeso nuove iscrizioni per i ritorni volontari nei Paesi di partenza dei migranti. Vivono accampati nel salone di aspetto su materassini di spugna rivestiti di plastica offerti dalla ditta di viaggi. Il censimento dei passeggeri volontari avrà luogo a tempo debito quando gli uffici dell’OIM saranno riaperti e funzionali. Success è nato in esilio perché la sua famiglia, onde salvarlo dal Re Erode della miseria che voleva eliminarlo nel suo Paese, l’ha fatto nascere a Tamanrasset. Si trova in salvo nella stazione dei bus bianco-blu Rimbo di Niamey, prima che suo padre decida di tornare a casa.

  Mauro Armanino, Niamey, 25 dicembre 2022

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