E' arrivata oggi l'antologia LE PAGINE DEL NATALE, per la quale ho partecipato con un mio breve racconto. Colgo l'occasione per pubblicare anche la parte del Segnalibro che tratta di questa bellissima iniziativa da parte dell'Editore FRANCESCO SICILIA di AGROPOLI, che ringrazio e al quale auguro, come a tutto lo staff e a tutti voi, buone Feste!
Autori Vari
Titolo: Le Pagine del Natale
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2022
Numero pagine: 180
Copertina: a colori con alette
Formato: 15x21
Codice ISBN: 979-12-80205-46-9
Prezzo di copertina euro 15,00
Spese di spedizione euro 5,00 (raccomandata postale)
Per info e ordini: largolibro@gmail.com
Il grande Concorso nazionale “Le Pagine del Natale”, organizzato da “L’ArgoLibro”, è arrivato quest’anno alla Quinta Edizione. Ancora una volta hanno partecipato diverse centinaia di poeti e scrittori da tutt’Italia, tra di essi la giuria ha scelto gli elaborati che impreziosiscono l’Antologia di quest’anno.
Gli artisti sanno gettare lo sguardo al di là delle banalità e delle superficialità, e questo capita anche riguardo il Natale, la festa “per eccellenza”, forse oggi un po’ troppo preda di consumismo e banalità.
Le pagine che compongono quest’opera vi commuoveranno, vi faranno riflettere, vi inviteranno a vivere il Natale rallentando: abbiamo bisogno soprattutto di questo, oggi più che mai.
Ogni artista affronta il tema con la propria particolare visione: dallo sguardo incantato dei bambini al dolore dei grandi problemi che dobbiamo affrontare, da un verso fulminante e illuminante ad una preziosa considerazione legata alle tradizioni, c’è spazio per una moltitudine di punti di vista che non mancherà di catturare tutta l’attenzione di chi legge.
Ecco, in ordine alfabetico, i nomi delle vincitrici e dei vincitori di quest’anno, a loro va il più profondo ringraziamento:
Angela Anna Acquaviva, Solidea Basso, Sara Beniamini, Milena Bonvissuto, Eleonora Callegari, Fabio Carbone, Melissa Ceccon, Beatrice Ceci, Jaia Mary Chesterfield, Letizia Chilelli, Lorella Cioci, Stefania Cruciani, Giulia De Caprio, Luigi Di Mieri, Marzia Estini, Monica Fiorentino, Umberto Forlini, Marco Fusi, Barbara Gaiardoni, Gaia Maria Galati, Michela Gammino, Carlo Giffoni, Maria Granito, Roberta Guerrieri, Maria Luisa Limongelli, Mauro Lo Sole, Claudio Lucchesi, Sandra Ludovici, Patricia Luongo, Cinzia Mainini, Milena Maniezzo, Rossella Marchese, Giovanni Marino, Elisabetta Mattioli, Giusy Mazzola, Carolina Melfa, Erica Milia, Giovanni Minio, Rita Minniti, Maria Mollo, Concetta Maria Negretti, Antonio Nicolò, Maria Grazia Nocera, Pina Nonominato, Danila Oppio, Teresa Palladino, Marta Palumbo, Alina Pedruzzi, Rosa Penna, Saro Pennisi, Angie Patti Picciolo, Renata Pieroni, Vanda Pirone, Gabriella Pison, Stefania Pitrè, Simona Pruiti Ciarello, Mario Puzzilli, Annamaria Rizzo, Valeria Ruffo, Mariuccia Sciutto, Mario Salvatore Senatore, Maria Spoto, Emilia Tartaglia Polcini, Rosella Tirico, Paolo Zanelli, Zorzetto.
Tutti sappiamo e riconosciamo che ogni anno il Natale può essere ed è un’ottima occasione per far risaltare il “lato umano” che troppo spesso dimentica che bontà, fiducia nel prossimo, altruismo costruttivo, non sono sterili ideali irraggiungibili, ma concrete possibilità che si aprono a noi ogni giorno.
La voce dell’artista, in modo molto più efficace di altre voci, ce lo ricorda. Leggere “Le Pagine del Natale” è un salutare e benefico “strattone” che ci richiama a coltivare speranze concrete, tangibili. Possiamo gettare alle ortiche il pessimismo che si auto-alimenta. Come? Proprio ascoltando la voce di chi non si sottrae al dolore ma al tempo stesso conosce bene la possibilità del riscatto, del nuovo percorso, della possibile “Rinascita” che è poi il messaggio più importante lanciato dalle festività natalizie.
Charles Dickens ha scritto: “Ho sempre pensato al Natale come ad un bel momento. Un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono. L’unico momento dell’anno che conosco in cui gli uomini e le donne sembrano aprire consensualmente e liberamente i loro cuori, solitamente chiusi.”
Possiamo lasciarcelo alle spalle, quel “solitamente chiusi”, magari imparandolo proprio dalle parole di questi artisti, che non si tirano mai indietro di fronte alla necessità della consapevolezza.
Tra nostalgia e profumo di nuovo, tra fiabe rivelatrici e sorrisi inaspettati, tra versi commoventi e altri che fanno riflettere, tutto il calore natalizio di questi bravi artisti si fa strada in un mondo che spesso smarrisce la bussola.
Nemmeno in questa edizione mancano vari saggi che sono un ulteriore motivo per dedicare a queste pagine tutta l’attenzione che meritano.
Per acquisti e per contattare la Casa editrice:
La bacchetta magica del Natale
Fata Serenella era perplessa, non sapeva cosa regalare ai bambini del mondo per Natale.
Molti piccoli avevano di tutto, altri proprio nulla. Ma non sono i giochi quel che lei desiderava donare ai bambini, piuttosto cose o situazioni di cui avevano veramente bisogno.
Le guerre esplodevano quasi in ogni luogo, e a lei questa faccenda non piaceva per nulla.
In alcuni luoghi del mondo mancava l’acqua, i bimbi morivano di sete, e non solo loro.
In altre zone soffrivano la fame, o venivano colpiti da malattie piuttosto gravi.
Insomma, Serenella era molto preoccupata, allora chiese alla Regina delle Fate di darle una bacchetta magica che facesse meraviglie.
La Regina le disse che per poterla usare, doveva caricarla di tanto Amore, altrimenti non avrebbe funzionato a dovere.
- Oh, di amore ne ho tanto nel cuore, ma quella bacchetta dovrebbe farlo nascere anche nel cuore degli umani, altrimenti quel che desidero donare ai bambini non sarebbe sufficiente.
- Stai tranquilla, farò in modo che questa bacchetta trasformi i cuori degli uomini.
- Grazie mia Regina!
Fata Serenella pensò che dovesse cominciare a volare sul mondo molto prima di Natale, per riempire i cuori di tanto Amore.
Volò sopra i Paesi dove infuriavano le guerre, e gettò la polverina magica che fuoriusciva della bacchetta.
Poi volò sopra quei Paesi dove non pioveva da tanto tempo e la siccità bruciava ogni cosa.
Fece piovere, di una pioggia leggera che non causasse alluvioni o allagamenti.
Inviò poi medicine per curare quelle malattie che facevano soffrire i bambini.
Quindi, sempre usando un particolare movimento della bacchetta, creò una carovana di camion pieni di cibarie, di ogni tipo e sapore, per nutrire i bambini e le loro famiglie, che da tempo non avevano nulla da mettere sotto i denti.
Sperava che per Natale tutti fossero felici, perché non sono le cose inutili a donare felicità, ma il necessario per vivere serenamente.
Il lavoro di Serenella non è cosa da poco, ma se gli esseri umani non si impegnano ad abbracciare la fratellanza, la generosità e tutti quei sentimenti che fanno parte della parola Amore, la sua sola bacchetta magica può fare ben poco.
Il Natale più bello è apprendere che le guerre sono scomparse dal mondo, che nessuno muore di fame o di sete, che tutti abbiano l’opportunità di curare la propria salute.
Cara Fata Serenella, tu fai quel che puoi, e noi ci impegneremo di affiancarti in questi bellissimi doni natalizi, perché l’Unione fa la Forza. Purtroppo, una sola bacchetta magica non serve, se tutta l’umanità non si impegna sul serio.
Noi abbiamo apprezzato le tue buone intenzioni, ma il cuore degli uomini non sempre accoglie il vero Amore. Che sia un Natale colmo di buone notizie!
Danila Oppio
Nessun commento:
Posta un commento